Capitolo 22

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Arrivata l'ora di cambiare il telefono, ormai rotto, ho litigato con Phoebe tutta la settimana sulla tariffa da dover fare. Non ce la faccio davvero più a sentirla brontolare, implorandomi di metterla tra i numeri preferiti- così da avere minuti illimitati per sentirci al telefono mentre lei è al college.

Così, mentre sono seduta sul sedile della mia macchina, continuo a domandarmi se è giusto cambiare numero di telefono. Da un lato, sarebbe un bene- così non avrei più paura che persone del mio passato, come Darren o i miei genitori, possano contattarmi. Dall'altra parte, mi dispiace perdere il numero che ho usato per anni. Ma tanto questo poco importa, perché io uso il telefono solo per comunicare con Harry e Phoebe.

Il mio telefono è ormai troppo vecchio per i 'nuovi aggiornamenti' che bisogna per forza fare- così la mia conoscenza sulle piattaforme che ora vanno di moda, è strettamente limitata. Non mi ossessiona il telefono, quanto lo fa la televisione. Mi sento leggermente.. vecchia, come se una sessantenne fosse intrappolata in un corpo di una ragazza che ha appena sorpassato i vent'anni.

Parcheggio fuori dal negozio di cellulari, prendendo un bel respiro e scrivendo velocemente il numero di Harry sulla mia mano- con una penna trovata in macchina. Apro la casella dei messaggi, decidendo di scrivergliene uno- giusto per avvisarlo del mio cambio di numero.

Da Scarlett, 6.27 p.m. :

Sto cambiando numero di telefono, quindi ti farò uno squillo con il numero nuovo e potrai salvarti il numero nuovo. A proposito, quando torni?

Mi sento leggermente abbandonata. Come se la sua assenza improvvisa ed inaspettata mi abbia spiazzata- lasciandomi bruciata. Questo suo comportamento, mi sta dando un'idea di lui molto brutta. Come se si diverta soltanto a donare case alle ragazze che conosce da poco ed offrendogli un posto di lavoro fin troppo facile. Come se avesse una sfilza di donne che lo aspettano, ed ora sta facendo il giro completo per controllarle.

Ma d'altronde, sono stata io la prima a dire di non voler di più da lui- e lui sembra solo voler catturare le mie labbra in un bacio quasi proibito. Non so perché lo faccia, non so perché io acconsenta- ma la solitudine porta a fare cose stupide.

Scendo la macchina quando, dopo alcuni minuti, la risposta di Harry non arriva. Cammino lentamente verso la grande porta di vetro, che spingo con le poche forze che mi rimangono. Ringrazio il cielo che almeno questo negozio non abbia già chiuso, dato che sono quasi le sette di sera- di domenica.

Quasi tiro un sospiro di sollievo quando noto le poche persone che passeggiano per i tavoli allestiti- sbavando dietro ai telefoni di ultima generazione. Mi avvicino lentamente, osservandoli tutti quanti. Questa volta voglio accontentarmi, prendendo un bel telefono. Sono stanca di farmi vedere sempre con lo stesso catorcio- mi vergogno quando devo rispondere ad un messaggio se sono in pubblico.


Dopo una piccola lotta con me stessa, esco dal negozio un po' dopo le sette- fiera del mio acquisto. Ho comprato un telefono bianco, ultimo modello, ed ho cambiato numero. Ho fatto la tariffa che mi ha implorato Phoebe, ed la ragazza del negozio mi ha anche aiutato a sistemare tutto- dato che sono poco pratica di queste cose.

Compongo velocemente il numero di Harry, scritto ancora sul dorso della mia mano, e sento le mie dita fremere. Mi sento quasi come una bambina che ha appena preso il suo giocattolo preferito.

Prevedo molte notti insonni con questo telefono.

Conto tre, quattro squilli- fino a quando la linea non cade del tutto. Delusa ed anche un po' arrabbiata, mi infilo in macchina e guido velocemente verso il cottage inglese. Odio essere ignorata in quel modo, perché mi fa sentire tremendamente sbagliata. Mi sento come se avessi fatto qualcosa di male, quando invece è lui a non rispondermi ed a nascondermi le cose.

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