Scarlett afferra la mia mano con prepotenza, tirandomi dentro il locale. Dopo quaranta minuti, a dir poco piacevoli, entriamo dentro questo famoso locale- di cui non so nemmeno il nome.
L'amica di Scarlett, Katy, sparisce tra la folla, gridando "Vado a cercare gli altri!"
Rimaniamo solo io e Scarlett, mentre le nostre mani sono ancora intrecciate. Le guarda di sfuggita, per poi ritrarre la mano di colpo.
"Hai sete?" Chiede in imbarazzo.
"Si" Annuisco, scrutando il bancone che dovrebbe servire da bere. Lo individuo quasi subito, afferrando la mano della ragazza. Non che io lo faccia per provocarla, ma questo posto è dannatamente pieno e la perderei in mezzo ad una folla di ragazzi pieni di ormoni.
Raggiungiamo facilmente il piano bar, e ci sediamo su due sgabelli liberi.
"Allora, come trovi Dublino?" Le chiedo, avvicinando la sua sedia alla mia.
"Bella. Anche se sono appena uscita, dato che oggi ho dormito sempre" Sorride. Se non fosse buio, potrei mettere una mano sul fuoco che sta arrossendo.
"Anche io" Sospiro, cercando di evitare l'argomento sulla chiamata che mi ha fatto meno di un'ora fa.
Il barman ci si presenta davanti, ignorandomi completamente. "Cosa posso portarvi?"
"Una vodka liscia a me" Ringhio, facendomi notare. Lui annuisce sorridendo, per poi ritornare a fissare Scarlett.
"A me un Malibù" Dice gentilmente, passando un biglietto da visita.
"Metto in lista" Ammicca un sorriso, per poi andare a preparare le nostre ordinazioni.
"Dai il tuo numero di telefono agli sconosciuti? Che persona strana, io non lo farei mai" La derido, facendola ridacchiare.
"Non ho dato il mio numero a nessuno" Si difende, sistemandosi sulla sedia. "Ho solo fatto vedere il nome della mia ditta, dato che pagano loro"
"Quindi loro ti pagano per venire nella terra della birra a sbronzarti? Dimmi subito dove lavori che mando il mio curriculum" Rido, facendo ridere anche lei.
"No, cretino. Solo che abbiamo un trattamento speciale" Alza giocosamente le sopracciglia, sembrando una pazza.
"Cos'è? Ti scopi il capo?" La derido, avvicinando la mia faccia alla sua per una risposta.
"Come osi?" Fa finta di essere indignata, trattenendo un sorriso. "Io non mi scopo nessuno!" Sibila.
"Ah, davvero?" La provoco, ottenendo in risposta le sue spalle in piena faccia.
"Davvero" Ripete lei, ridacchiando.
"Ecco a voi" Interrompe il barman, passandoci i nostri drink. Noto un ombrellino nel bicchiere di Scarlett, ma non nel mio. E lei ha anche molto più ghiaccio.
"Grazie" Dice lei, prendendo il suo bicchiere tra le mani.
"Dovete ancora togliervi i cappotti, se volete posso darvi il pass per metterli giù" Dice lui, tirando fuori due foglietti gialli.
"Sarebbe fantastico" Sorride, afferrandoli. "Grazie"
"È la prima volta che vieni a Dublino?" Chiede lui.
"Oh mio Dio, non dirmi che vuoi davvero provarci con lei davanti a me" Affermo, prendendo il mio bicchiere tra le mani e sorseggiando da questo.
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Autostop • H.S.
Fanfiction"Da che cosa stai scappando?" "Dalla mia vita" ** Un viaggio programmato, un evento inaspettato. Questa e' la storia di Scarlett Hill, e del suo viaggio verso Dublino. Chi l'accompagnera' verso quest'avventura? [Completata]