A. (3)

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Il gala' è andato bene, ci siamo seduti in platea e abbiamo visto le presentazioni dei programmi per la nuova stagione, i ragazzi hanno cantato una canzone e poi abbiamo mangiato al buffet.
Ci siamo divertiti tantissimo.
Ho visto un sacco di personaggi famosi e spesso mi sono sentita a disagio ma per fortuna uno dei miei tre cavalieri per la serata era sempre pronto a levarmi dall imbarazzo.
Sono stati adorabili. Tutti e tre.
Al rientro in hotel avevamo ancora fame quindi abbiamo preso la pizza e mangiato in camera mia e di Ignazio guardando un film ( ebbene sì pizza al taglio in un hotel a cinque stelle) abbiamo riso e scherzato fino a quando Ignazio non li ha cacciati perché aveva sonno.
Si sonno. Se abbiamo dormito quattro ore è tanto.
Al rientro in macchina mi sono aggiornata su Instagram, si cel ho ma lo uso poco.
Ci sono un sacco di foto di ieri sera ed anche foto che neanche sapevo mi avessero fatto.
No però questa di me mi trucco in macchina potevano evitarla.
Scopro che ho tantissimi follower e altrettanti messaggi in posta, di cui qualcuno veramente assurdo in cui mi chiedono dettagli sulla mia vita di coppia.
Ma cosa gli cambia sapere se Ignazio dorme a destra o a sinistra del letto?? E poi mica posso rispondergli che non lo so' perché quando è con me generalmente non dorme.
Seguo qualcuno ma non rispondo a nessuno. Si stuferanno?
Dopo aver recuperato Anzio andiamo a casa, domani io lavoro e Ignazio parte per Madrid.

Due giorni più tardi sono in collegamento Skype con Ignazio che ora è a Barcellona e suonano alla porta.
A: aspetta hanno suonato.
Apro la porta e ci sono appoggiati per terra dei bellissimi girasoli.
Li prendo e corro al pc.
A: grazie amoreeeee, sono bellissimi.
Dico felice mostrando i fiori.
Lo vedo perplesso.
I: ti sono arrivati i fiori?
A: si amore grazie.
I: non te li ho mandati io!
Ora sono io quella perplessa.
A: no? E allora chi?
I: non lo so guarda il biglietto.
Dice piuttosto alterato.
In effetti guardandoli bene mi accorgo che non sono di una fioreria devono essere stati appena raccolti.
Cerco il biglietto ma non lo vedo. Eccolo e' un post-it a forma di cuore.
Lo prendo e lo leggo ad alta voce.
" Angelica sei bellissima, troppo bella per lui e lo sai. Tuo A. "
I: eh chi cazzo e?
A: non ne ho idea.
I: non mi dire minchiate Angelica perché se questo scrive "tuo" vuol dire che vi conoscete.
A: A? Boh Alessandro, Alessio, Antonio, Andrea..non conosco nessuno.
I: e ti arrivano i fiori così?
A: ma Ignazio che ne so, pensavo me li avessi mandati tu!
I: si ok ciao, ci vediamo tra due giorni, ti avevo detto che quel vestito era troppo sexy, falli sparire.
A: ma ti arrabbi con me adesso? Io che c'entro?
I: ma credi che sono stupido? È impossibile che tu non lo conosca!!
A: ma Ignazio!!
I: ciao devo andare.
Sbuffo, spengo il computer e metto i fiori in un vaso, sono bellissimi, li butterò venerdì quando tornerà Ignazio. Lo odio quando fa così.
Falli sparire? Si come no!!! Lui non mi comanda.

Per due giorni non si fa quasi sentire per niente ed io lo aspetto al varco alquanto incavolata.
Mette la chiave nella serratura ed entra.
I: ciao a tutti.
Mi appoggio alla porta con le braccia conserte.
A: complimenti, ti sei rivelato una persona molto matura.
Mi fissa e si avvicina per baciarmi.
A: no, non funziona così. Mi hai ferita ed hai messo in dubbio la mia parola.
I: lo so mi dispiace, sono geloso lo ammetto, geloso pazzo.
Sto' per replicare ma suonano la porta.
I: chi è?
A: non lo so apri.
Apre la porta e per terra c'è un altro mazzo di girasoli, oh no, proprio adesso.
Li prende e stacca violentemente il post it a forma di cuore dalla carta di giornale in cui sono avvolti mentre io rimango pietrificata.
Lo legge e lo appoggia sul tavolo.
I: vado a farmi la doccia.
Sale velocemente le scale e io prendo il biglietto per leggerlo.
" Angelica, lui non ti merita, io potrei renderti felice. Tuo A."
Stavolta i fiori li butto direttamente, sta diventando inquietante questa cosa.
Però sono meravigliosi.
Mi siedo sul divano e penso che non ho nemmeno baciato il mio fidanzato.
Dobbiamo chiarire questa situazione, prima che sia tardi.
Lo vedo scendere con una valigia.
I: vado a Marsala un paio di giorni, ti chiederei di venire ma so che devi lavorare.
A: ma sei appena tornato!
I: vado dalla mia famiglia, c'è qualche problema?
Mi domanda alterato.
A: no, no vai. Spero solo che non sia per questa storia dei fiori perché credimi io, io no so chi sia A.
I: non so se riesco a crederti!
A: ed è questa la fiducia che hai in me? Complimenti Ignazio, complimenti.
I: ho bisogno di pensare, mi dispiace ma questa cosa mi fa stare male.
A: anche a me fa stare male il
tuo comportamento ma va bene, vai. vai. Ciao.
Si avvicina per baciarmi ed io mi scanso di nuovo.
I: ah già non mi baci più?
Gli prendo il viso tra le mani e lo guardo negli occhi.
A: Hey, io ti amo e voglio solo te.
I: ti amo anch io.
Prende la valigia ed esce.
Ed io rimango così, immobile.
Capisco che gli dia fastidio, capisco la gelosia ma non riesco comunque ad accettare questo comportamento, mi allontana anziché stringermi a se.

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