Adesso (2)

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E poi all' improvviso il buio.
E' saltata la luce.
Siamo completamente al buio, sento che Ignazio cerca qualcosa e poi vedo una luce, ha acceso una candela.
Vedo Anzio che continua a dormire beato nella sua cesta, Ignazio lo accarezza, appoggia la candela sul tavolino e si siede accanto a me.
Lo vedo illuminato dalla fiamma dorata e mi sembra più bello che mai.
Mi guarda con gli occhi pieni di dolcezza.
Vedo gli occhi dell'amore e capisco che lui non ha mai smesso di guardarmi così.
I: Angelica?
A: sì.
I: il destino ci ha sempre fatti rincontrare a noi due.
A: non pensi che il destino sia solo la conseguenza delle nostre scelte?
I: ti ricordi al compleanno di Piero è bastato uno sguardo tra di noi. Per me era fatta ma poi tu non hai nemmeno voluto lasciarmi il numero.
Sorride e mi perdo tra le sue fossette.
A: sì facevo la vip.
Rido anche io e mi ritrovo nei suoi occhi.
I: poi ho bucato la gomma proprio sotto casa tua.
A: e io pensavo ma chi è questo cafone che grida.
I:cafone a me??
Ridiamo ancora.
A: e quando mi sono ritrovata in mezzo alle vostre fans, senza saperlo.
I: ah sì mi ricordo, la prima volta che ti ho vista coi vestiti.
A: che stupido!!
I: anche quando volevi scappare ti beccavo sempre, pure in discoteca, l unica volta che ci sono andato a Bologna.
Ridiamo tantissimo ricordando i nostri momenti insieme, rido ma in realtà ho un nodo in gola. 
A: povera me, e poi la storia dei non fidanzati ah ah ah che ridicoli.
I: noooooo era dolce, eravamo forti, peccato che poi tu sei partita per l Australia!
A: peccato che poi tu sei venuto pure in Australia a fare lo stronzo!!!
Inizia a ridere come un pazzo ed io non posso fare a meno che seguirlo nel suo delirio.
I: dai ma poi mi sono fatto perdonare ti ho cantato la canzone!
A: si' dopo avermi fatto quasi prendere a calci un cartellone con te e Gaia all aereoporto!
I: nooooo l hai preso a calci?
A: non io!
I: Martina!!!
Annuisco e non smettiamo di ridere.
A: shhhhh che svegli Anzio.
I: sì quello manco con le bombe si sveglia.
Lo guardiamo che dorme beato a pancia in su'.
A: ti ricordi com'era piccolo quando l abbiamo preso? Ti stava in una mano.
I: e quanti danni ha fatto, io non avevo più scarpe in quel periodo.
A: gia', io non avevo più un divano.
Mi guarda ed io lo guardo, quante cose che abbiamo passato insieme la nostra storia sembra quasi un film.
Il nostro film, alla fine solo io e lui possiamo sapere cosa abbiamo provato davvero in quei momenti e quanto ogni singolo minuto vissuto insieme ci abbia legati indissolubilmente.
A: per favore pero' saltiamo la parte in cui eravamo felici e innamorati.
I: eravamo?
Adesso entrambi siamo seri.
Lo guardo senza rispondere.
Mi fissa, vuole una risposta ma io vorrei dire no e si contemporaneamente.
Si avvicina a me mi accarezza lentamente la guancia ed io prendo la sua mano tra le mie mani, la stringo forte e mi avvicino al suo viso.
Chiude gli occhi.
I: Angelica?
Sussurra.
A: dimmi.
I: eravamo?
Una luce abbagliante ed un tuono fortissimo ci fanno spaventare e mi salvano dal rispondere.
Piove anzi diluvia.
Il rumore della pioggia è talmente forte che riesce quasi a coprire quello dei nostri pensieri che fanno rumore.
Mi alzo di scatto, il temporale mi mette sempre un po' d ansia mettici poi che è saltata anche la luce e la cosa peggiora.
A: devo andare prima che la situazione peggiori.
I: che situazione?
A: climatica, la pioggia.
I: ah.
Mi metto la giacca e mi avvio alla porta seguita da Ignazio con la candela in mano.
A: Igna' e dai non seguirmi mi fai ansia sembra un film horror.
Si punta la luce della candela in faccia e fa una smorfia.
I: uhhhhhhhhhh sono il fantasma degli spazzolini.
A: dai scemo!! Buonanotte.
Sto per uscire ma mi trattiene prendendomi per la vita ed io smetto di respirare.
Sento il suo respiro sul mio collo.
I: dai piove resta qua stanotte, io dormo sul divano, tanto il tuo spazzolino è ancora qui.
Mi volto, lo guardo negli occhi e mi trema l anima.
A: no!
Soffio sulla candela e la spengo.
Si avvicina, mi stringe tra le sue braccia e mi tremano le gambe mentre il mio cuore sta per scoppiare.
La luce lieve che entra dalla finestra mi fa intravedere solo il suo profilo ma sento le sue mani su di me, il suo cuore battere, il suo profumo inebriarmi e il suo respiro sulla mia bocca.
I: no?
A: no!
Non molla la presa ed io mi avvicino quanto basta per far sfiorare le nostre labbra.
A: quando pensi di baciarmi?
I: Adesso.

-"Se accarezzassi quel tuo naso adesso,
solo per correre quel rischio di trovarmi senza fiato sui tuoi occhi.
Adesso.
Planando forte e poi spingermi nell'aria così calda, così lenta che ci separa.
Adesso.
Non è domani.
Non è neppure quell'istante in cui le menti ci si affannano per far l'amore senza un lamento, dover comprendere che è bello rimanere stretti all'angolo di un muro e dirti...
e dirti ancora...
Io entro adesso, facendo piano e ricoprendoti d'argento
io vengo adesso, rubando alle ginocchia il tempo di tremare.
Ho la tua carne che si incolla addosso, e le mie gambe che non trovano un intreccio per scoprirti da lenzuola che sanno di
adesso.
Se poi potessi farmi invadere
dalla città che splende dai tuoi lunghi desideri.
Adesso,
e sempre adesso.
In questa notte ti ho tirato via dal sonno poco mi importa se poi dura solo un lampo.
Ancora.
Io entro adesso facendo piano e ricoprendoti d'argento, io vengo adesso rubando alle ginocchia il tempo di tremare. "-

Fine

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