Vieni da me

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Come se niente fosse Ignazio si fa sentire spesso e le nostre conversazioni sono le solite a parte il fatto che mi racconta anche di Sara e del fatto che adesso lui è molto più spesso a Marsala per stare vicino a lei.
Io e lui però non ci siamo più visti e sono passate due settimane dal nostro ultimo incontro insieme a Sara ed oltre un mese dall ultima volta che..beh sì che abbiamo fatto " l amore".
Nel frattempo ho conosciuto un ragazzo, Davide, mi piace ha dei grandi occhi blu e capelli castani è molto dolce, intelligente e simpatico ed usciamo spesso insieme tra di noi non è ancora successo nulla a parte qualche bacio ma credo di essere interessata a lui non solo "fisicamente", mi trasmette qualcosa di più, mi fa battere il cuore mi emoziono al solo pensiero di uscire con lui. Voglio stare con lui credo di sentirmi pronta per riaprire il mio cuore all amore, quindi voglio aspettare per andare oltre.
Sono al supermercato dove lavoro, tra un ora finirò il mio turno e devo correre a casa a studiare per un esame.
X: mi scusi dove sono i biscotti?
A: seconda corsia a destra.
Rispondo senza voltarmi.
X: e la panna spray?
Mi volto.
A: Ignazio!! Ciao, che ci fai qua?
I: ciao, compro la panna ed i biscotti.
Mi risponde candido.
A: ah comunque la panna è nella stessa corsia dei biscotti.
I: grazie e buon lavoro.
Si allontana indifferentemente.
Mah la stranezza fatta persona.
Tra l altro questo supermercato è lontanissimo da casa sua.
Passata un ora esco di corsa e lo trovo li appoggiato al muro vicino alla mia macchina ad aspettarmi.
A: aspetti me?
I: sei molto sexy con la divisa da commessa.
A: cosa vuoi?
I: vieni da me!
A: e Sara?
Sorride il cretino.
I: sta' bene grazie.
A: non era quello che intendevo comunque mi fa piacere sapere che sta bene.
Mi scappa da ridere anche a me.
I: ti aspetto a casa Angelina.
E si avvia verso la sua macchina.
A: no, aspetta!!
Lo fermo.
A: senti io non sono quel tipo di ragazza ok, va bene il sesso senza impegno ma non con un ragazzo impegnato.
I: sei sicura?
A: sì!!
Dico senza guardarlo, il suo fascino non mi è indifferente ma so che poi me ne pentirei.
I: peggio per te!
Riprende a camminare poi improvvisamente si ferma si volta e inizia a ridere.
Credo sia pazzo.
I: ah Angelina, Piero ti ha vista ieri con quel ragazzo dagli occhi blu, perché non usciamo a cena tutti e quattro una sera così almeno lo conosco!
Mi sta sfidando??
A: certo, quando vuoi! Fammi sapere quando Sara viene a Bologna allora.
I: martedì!
A: perfetto, da Ricci in centro?
Ride.
I: va bene, alle 20?
A: ottimo, a martedì.
I: a martedì Angelina.
Ok, non so' se ho fatto la cosa giusta ma lui mi ha sfidata ed io non potevo tirarmi indietro, non cel avrà vinta lui.
Sì fare l amore con lui era bellissimo, appagante era unico ma adesso non è che non posso vivere senza di lui.

Il giorno dopo incontro Davide e gli propongo la cena con un mio amico e la sua ragazza, gli spiego chi è il mio amico ma ometto il fatto del nostro trascorso ed ora capisco perché Ignazio non l abbia raccontato a Sara, effettivamente non sono cose così facili da raccontare e poi sono cose nostre, il passato non conta.
Davide è entusiasta di accompagnarmi, un bacio tira l altro e finiamo per fare l amore ed è stato strano.
Non che non mi sia piaciuto ma il paragone con Ignazio purtroppo è inevitabile lui era beh era diverso c era molto più coinvolgimento fisico forse perché non ce ne sentimentale, mi sentivo più..libera.
Comunque intendo riprovarci prima di dare giudizi affrettati.
Questa cena mi mette ansia e nervosismo non so il perché ma mi sembra tutto così surreale. Già è surreale andare a cena con un cantante internazionale se poi ci aggiungi che eravamo amanti e che la cena la faremo con i nostri rispettivi fidanzati è ancora peggio.
Mi metto un vestito nero corto ( forse troppo corto) a palloncino, giacca in pelle, tacchi alti e rossetto rosso. Voglio essere bella e sexy, sexy come lui non mi ha mai vista.
Lui.. Ma lui Ignazio o Davide?
Ignazio!! Deve pentirsi amaramente di aver voluto sfidarmi con questa cena.
Quando arriviamo al ristorante ormai sono nel panico, non so' cosa potrà succedere.
Intravedo da fuori Sara e Ignazio già seduti al bancone che ci aspettano.
Prendo Davide per mano e mi avvio all entrata forse un po' troppo di corsa.
A: Davide corri siamo in ritardo.
D: ma no sono le otto meno dieci.
Accelero ancora il passo.
Varco la soglia del ristorante e mi sento gli occhi di Ignazio puntati addosso.
A: buonasera a tutti!

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