Convivendo (3)

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Tornati da Amsterdam abbiamo subito iniziato la ricerca della casa e devo dire che è stato abbastanza semplice.
Ne abbiamo scelta una fuori Bologna in un piccolo complesso, e' una casa piccolina ma molto accogliente.
Abbiamo ancora qualche lavoro da fare ma abbiamo il caminetto e questo per noi era fondamentale.
Al piano terra c'è la cucina, il salotto ed il bagno mentre al primo piano due camere ed un altro bagno più grande con la vasca, neanche a dirlo la seconda camera è già diventata la stanza della musica e io che speravo in una cabina armadio.
Pazienza in camera nostra abbiamo comunque un armadio immenso e credo che mi basterà, altrimenti farò mangiare ad Anzio il pianoforte.
Ha un piccolo giardino dove ci abbiamo messo il tavolo con le sedie e la mega cuccia di Anzio anche se sta sempre dentro.
Io lavoro al supermercato a tempo indeterminato ormai e purtroppo studio sempre meno. Mi mancano pochissimi esami e mi dispiace però adesso sono troppo presa da altro.
A: Igna' no, c'è un buco sul muro! Ma perché non lo fai fare a tuo padre Mannaggia.
I: è la nostra casa lo voglio fare io!
A: vabbè io vado al lavoro tu appendi quei quadri e passa l aspirapolvere.
I: sì e poi?
A: c'è roba da stirare se vuoi!!
I: pureeeee!!
A: ah e Igna...
I: siiiiii lo so, devo sballare la credenza ma non potevo essere in tour io no eh!
A: ciao Anzio mamma va, ti amo. Ciao Igna' mi raccomando.
Si mette sull attenti.
I: arrivederci generale.
A: cretino, ti amo.
Mi abbraccia.
I: sono il tuo fidanzato o il tuo cameriere fammi capire?
A: Uh sì vestiti da cameriere stasera, bello porcone.
Gli do una pacca sul sedere ed esco.
Mi corre dietro fino alla macchina.
I: Hey Angeli' vedi che ti aspetto sveglio eh stasera.
Mi fa l occhiolino.
A: siiii come no! Ciaone!

Come previsto quando rientro lo trovo addormentato sul divano con Anzio, russano entrambi.
Beh vedo che ha stirato almeno.
Gli bacio la fronte e vado a farmi la doccia.
Amo questa casa, c'è l essenza di noi, ovunque.
A: aiutoooooooooooo
Grido come una pazza.
A: aiutoooooooo
Arriva Ignazio seguito da Anzio entrambi spaventati ed addormentati mentre io continuo ad urlare.
I: amore che c'è?
A: guardaaaaaaaaaaa.
Salgo in piedi sul water.
I: che c'è?
A: li, nella doccia un ragno enorme.
I: eh vabbè enorme.
Lo prende con la carta.
A: noooooo non ucciderlo poverino.
I: calmati no, lo butto fuori.
Lo fa uscire dalla finestra ed io mi calmo.
Prendo un asciugamano e mi copro.
I: non così in fretta Angelina.
Mi prende in braccio e mi porta in camera.
I: come è andata al lavoro?
A: bene.
I: bene.
Rido.
I: ho stirato.
A: ho visto, hai fatto solo il tuo dovere.
I: ah sì?
Inizia a mordermi le braccia ed io rido ancora di più.
I: pensavo che i miei doveri fossero altri.
A: ho fame devo cenare!
I: oh sì anche io ho fame, tantissima.

La convivenza mi piace, mi piace tornare a casa e trovarlo sul divano o in cucina (quando c'è), mi piace vedere le sue cose sparse in giro, mi piace sentirlo suonare a qualsiasi ora del giorno (e della notte), mi piace litigare con lui per la disposizione delle posate nel cassetto o per chi deve fare la lavatrice ma soprattutto mi piace aprire gli occhi e vederlo lì accanto a me che dorme sereno, anche se so' che ci sarà sempre per lui una valigia da fare o da disfare io so che questa è la sua casa e che alla fine tornerà sempre qua, dove ci sono anche io ad aspettarlo.
I nostri parenti si sono conosciuti e abbiamo fatto delle cene interminabili tutti assieme, ormai siamo una grande famiglia. Ho guadagnato una mamma in più un papà in più e la sorella che non ho mai avuto.
Oggi è un giorno no, perché deve partire per Los Angeles ed anche se so che starà via per solo per una settimana stavolta mi pesa, forse perché è la prima volta che rimango da sola in questa casa.
A: hai preso tutto?
I: no! Perché tu non vieni con me!
A: lo sai che non posso.
I: lo so' ma ci spero sempre.
A: fai il bravo tu?
I: sì, parola di scout
A: ma tu non hai fatto lo scout
I: appunto!!
Ride e rido anche io, me lo sono presa così me lo tengo così.
I: Anzio non combinare troppi danni eh.
A: chiama quando arrivi.
I: siiiii Angeli', ma ti amo mi mancherai quando me lo dici? Il taxi sta' aspettando.
A: ti amo!
Lo sbaciucchio ancora qualche minuto.
Non voglio che parta.
I: e?
A: mi mancherai tanto tanto.
I: uhh tanto tanto?
Dice con la voce da bambino per prendermi in giro.
A: vattene dai vai!
Esce di casa ridendo e prende il taxi che lo accompagnerà all aereoporto.
Dopo pochi secondi mi arriva un messaggio vocale.
" ti amo anche io e mi mancherai tanto tanto anche tu"
Il solito cretino.
A: Anzio siamo da soli, abbraccia la mamma che è tanto triste.
Ma Anzio sta' giocando con la palla e non mi guarda nemmeno.
Cane ingrato.
Devo abituarmi a stare sola anche in questa casa perché le partenze faranno sempre parte della nostra vita.
Ma dopo una partenza c'è sempre un ritorno.

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