Non e' te (2)

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Le settimane passano e notizia del fidanzamento di Ignazio sta mano a mano scemando, sulle copertine non ci sono più loro.
Ma nella mia mentre le ricordo bene quelle foto.
Io piano piano mi sto riprendendo, ho ripreso a studiare ad uscire e persino a guardare qualche ragazzo ovviamente non sono ancora pronta per frequentare qualcuno ma comunque credo di essere sulla buona strada.
A volte mi vengono ancora in mente i nostri momenti insieme e mi rattristo ma se poi penso a come lui si è comportato con me mi passa tutta la poesia, sono nella fase della rabbia.
Da quella notte non mi ha mai più richiamata e ovviamente neanche io cercato lui che stia con la sua fidanzata e vada a Parigi o dove cavolo vuole l'importante è che lasci in pace me.
Qualche giorno fa ho incontrato Piero in centro a Bologna e mi ha detto che per un po' di tempo non avranno impegni con Il Volo e quindi si godono la meritata vacanza ovviamente nessuno di noi due ha osato nominare Ignazio anche se il suo nome era nell aria.
Sto' seguendo un corso all università quando entra un assistente che mi chiede di uscire.
Esco e trovo un fioraio con un mazzo enorme di gerbere tutte colorate.
Che imbarazzo.
X: Signorina Rossini?
A: si sono io.
X: può firmare qui e questi sono suoi.
Firmo e prendo i fiori cercando il biglietto, eccolo lo apro.
" Angelina parliamo?"
Sorrido so chi è che mi chiama così non ha bisogno di firme.
Non devo farmi intenerire, lui ha una fidanzata e non mel ha detto.
Mi sale la rabbia.
Cosa pensa di vedermi per fare sesso e poi tutto come prima? No!
Merito di più.
Do' un ultimo sguardo ai fiori poi li butto nel cestino e torno a lezione ma visto che non riesco più a concentrarmi poco dopo decido di andare a casa.
Lui è sempre così, quando penso di averlo dimenticato di averlo quasi superato eccolo che ritorna all attacco e ogni volta mi stravolge i piani.
La sera stessa mi arriva un suo messaggio dove mi chiede se ho ricevuto i fiori e se ci possiamo vedere, non rispondo ma la mattina dopo mi arriva un altro messaggio dove mi chiede se ho ricevuto il suo messaggio ed i suoi fiori. Ma cosa pensa di fare?
Non gli rispondoooooo.
Si stuferà prima o poi.

Qualche giorno più tardi rientro a casa dal lavoro e lo trovo sotto casa mia appoggiato al portone con le braccia incrociate. Chissà da quanto è qui.
Chissà cosa vuole.
Non appena incontro il suo sguardo inizia a battermi il cuore fortissimo.
A: che ci fai qua?
Dico preoccupata.
I: Angelica basta adesso, dobbiamo parlare poi se vuoi potrai decidere di non vedermi mai più ma prima dobbiamo parlare, possiamo salire?
A: no, mi dispiace ho da fare!
Rispondo secca, se vuole parlare possiamo anche parlare qua.
I: che devi fare uscire con il tuo ragazzo?
Cerca di fare il simpatico ma io non ho nessuna voglia di ridere adesso.
A: ma Ignazio cosa vuoi eh si può sapere che cavolo vuoi da me?
I: voglio parlare ma soprattutto voglio che tu parli con me. Che cosa c'è? e non dirmi che è solo perché non ti ho detto di Gaia.
Oh Gaia penso, allora è così che si chiama.
A: cosa ne è stato del nostro sincerità sempre eh? Te ne sei dimenticato? Non sei stato sincero! Sei venuto in Australia dopo quattro mesi che non ci sentivamo, mi hai trattata come se fossi ancora innamorato di me ma poi mi ribadisci che non vuoi storie e sparisci di nuovo.
Sto alzando notevolmente la voce e lui mi fissa mordendosi il labbro.
I: sì ma il nostro rapporto è sempre stato così.
E' serio ma la sua voce trema per l'emozione.
A: ah sì? Mi hai detto che mi amavi te lo sei dimenticato? Mi hai dato le chiavi di casa tua, noi stavamo insieme, ah no scusa mi correggo noi non siamo mai stati insieme.
I: tu hai scelto la tua strada Angelica ed io ho continuato la mia!
A: hai fatto bene allora, non so più cosa dirti. Inoltre devo venire a sapere da altri che sei felicemente fidanzato è innamorato. Come pensi che ci sia rimasta?
Cerco di abbassare il tono anche se vorrei tirargli una sberla.
I: mi dispiace non avertelo detto, non era facile. E poi anche tu non sei stata sincera con me perché non mi hai detto che volevi di più, io mi sarei comportato diversamente.
Ora è lui quello arrabbiato.
A: tu devi comportarti come ti senti, io speravo che anche tu volessi di più, ti è mai interessato qualcosa di me veramente?
I: si'! Si! Ma, ma io..
A: ma tu cosa? Ma? Ma? Ma niente Ignazio e adesso per favore mi devi lasciare in pace. 
I: non posso!
Dice con un filo di voce.
A: devi!
I: io non riesco a lasciarti andare, so che dovrei, so' che ora cel hai con me, so che vuoi ricominciare senza di me ma io, io non ci riesco.
Lo guardo e vedo che è molto provato da questa discussione.
Credo che tra poco piangerò.
A: tu mi hai già lasciata andare senza neanche accorgetene e poi adesso hai una fidanzata ti credevo felice.
I: si anche io pensavo di esserlo ma da quanto ti ho rivista ho capito che non è così.
A: perché?
I: perché lei non è te Angelica!
..........

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