15 - 12 - 1999

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Come tutti i sabati, da quando sono qui, devo inventarmi qualcosa da fare per non impazzire. Bene o male sono sempre riuscito ad organizzarmi ma questa mattina ero proprio insofferente. Giravo per le strade senza una meta. Poi, mi sono rifugiato in un internet point. Sono rimasto lì tutto il giorno.
Ovviamente sono stato su Mirc e come sempre, per non essere "invisibile" ho dovuto accedere come Veronica. Non avevo obiettivi, chattavo con chiunque mi scrivesse. Cercavo di parlare con altre ragazze ma nelle rooms ce ne sono sempre di meno. Poi, ad un certo punto, il mio canale #ancona2.0 si è improvvisamente riempito di cloni. Ho capito subito cosa stava per succedere ma non ho fatto in tempo a correre ai ripari e prendere le contromisure. Il canale è stato attaccato e occupato. Dopo cinque minuti si poteva entrare solo ad inviti. Il nervosismo si è impadronito di me, l'unica cosa buona che ero riuscito a creare su Mirc mi era stata portata via. Ho cercato nei forum hacker un sistema per riappropriarmi del canale ma quando è ristretto ad inviti c'è poco da fare. L'unica è scoprire chi è il nuovo owner e attaccare il suo computer. Ma non avevo modo di saperlo. Sono rimasto a fare ricerche fino a sera. Poi, mentre ancora cercavo di accedere al canale un signore si avvicina alle mie spalle e mi chiama per nome. Mi sono girato di scatto spaventato. Era il capo della Polizia, quello che avevo conosciuto alla Polizia Postale. Li ho capito che stavo per fare una stupidaggine, ero stato già avvertito. Ma questa volta non avevo ancora fatto nulla. Mi ha chiesto di seguirlo e mi ha condotto nella sua auto, una comunissima Alfa Romeo. Ero nervoso ma in cuor mio ero sicuro di non aver fatto nulla di male, anzi mi era stato sottratto il canale. <<lo so già che ti hanno preso il canale che avevi creato. Ma ti ho bloccato prima che potessi fare una cazzata delle tue>>, ha esordito mentre si accendeva una sigaretta seduto sul sedile anteriore. Io lo ascoltavo da dietro senza poterlo guardare in faccia.
<<è possibile che in chat ognuno fa quello che vuole e io devo sempre pagarne le conseguenze e non posso reagire?>> ho chiesto nervoso.
<<quando ti parlo devi stare zitto. Sei una testa calda e non capisci le situazioni che ti circondano. Il canale #ancona2.0 è stato rubato dagli stessi a cui tu hai sottratto #ancona e adesso devi stare fermo. Altrimenti questi soggetti ti scoprono e sei fregato>>, sono rimasto raggelato da quella rivelazione. Adesso, questi malviventi si erano impadroniti della mia creazione e l'avrebbero usata per i loro scopi. Non ci potevo credere. Ero furioso, <<e voi non fate nulla? Com'è possibile che questi sono ancora in circolazione, venite a cercare sempre me, perché non li prendete?>>, ero consapevole di stare un po' esagerando ma volevo provocarlo, non è giusto quello che sta accadendo.
<<ascolta! tu non sai di cosa stai parlando e ti invito di stare zitto. Non ti posso rivelare dettagli di alcun tipo. Ma se non li abbiamo ancora presi un motivo c'è. Dimenticati di questo nostro incontro. Non provare a rubare canali, soprattutto #ancona2.0. Fatti la tua vita e non interferire con noi. Ti sto avvertendo, la prossima volta che ti becco a fare cazzate con un computer ti sbatto dentro>>.
Sono sceso dalla macchina che nel frattempo si era mossa, mi trovavo in una zona che non conoscevo. Perché mi hanno lasciato in giro non l'ho ancora capito. Ho dovuto chiedere informazioni ai passanti per tornare a casa. Una giornata terribile. Ma ancora non è finita, più tardi incontrerò un ragazzo conosciuto in chat. È simpatico e mi ha invitato a farmi un giro con lui. Si chiama Francesco e ha vent'anni. Spero che abbia altri amici e amiche da presentarmi.

Ore 23:55
Sono tornato dieci minuti fa. Ho fatto un giro con Francesco, è un ragazzo molto basso, biondino con gli occhiali spessi. Studia giurisprudenza ed è proprio un bravo ragazzo. Ci siamo presi una birra e abbiamo parlato della Sicilia che lui ama molto e di questa città per cui provo un sentimento di amore e odio. Se da una parte mi ha dato il lavoro dei sogni, dall'altra mi ha privato del calore umano. È una città fredda in tutti i sensi. La gente è diffidente, raramente sono riuscito ad uscire con qualcuno senza avere grossi problemi. È come se qualsiasi cosa che faccio abbia delle conseguenze disastrose. Francesco mi ha dato ragione su tanti argomenti. Tendenzialmente parla poco e si vede lontano un miglio che è uno che esce poco. Mi ha detto di avere pochissimi amici e che passa le giornate sui libri. La serata non è stata male, almeno sono stato in compagnia ma non posso dire che Francesco sia la compagnia ideale. È malinconico e ha problemi a socializzare. Mi ha contattato in chat proprio perché non riesce ad avere amici, è timido e chiuso nel suo mondo. Non ha passioni di alcun genere, non pratica sport, non ha hobby, nulla di nulla. È al limite della depressione. Quando ci siamo salutati mi ha detto <<è stato bello uscire, per la prima volta in vita mia ho capito di avere un amico>>. Sono rimasto senza parole. È davvero strano il ragazzo. Devo dedurre che in questa città socializzare è molto difficile. Domani incontrerò Marco, quel ragazzo appassionato di videogames che vive a Milano. Spero che sarà una giornata più interessante.

Nei panni di una donna - il diario dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora