12 - 12 - 1999

13 4 0
                                    

Si avvicina il Natale, la Sicilia mi aspetta. Oggi ho prenotato il volo per giorno 20 da Roma Fiumicino alle 11:30. Qui in città si sente forte l'atmosfera, non me l'aspettavo, Ancona nel periodo natalizio si trasforma. Ho preso l'abitudine di girare per negozi, grandi magazzini, librerie, anche senza comprare nulla. Mi piace entrare in questi luoghi pieni di gente, Profumi e musiche che mi ricordano il Natale in famiglia.
Alla Ubivision, invece, non c'è traccia di addobbi, il Natale non si sente affatto e Oliviero, alla riunione di venerdì scorso, ha minacciato tutti noi di farci lavorare anche durante il periodo festivo. Dobbiamo assolutamente recuperare il ritardo. Sono tutti concentrati, alcuni non fanno neanche la pausa a pranzo e in molti restano davanti al PC anche la sera. L'obiettivo è fare uscire una demo entro il 31 gennaio per inviarla alla casa produttrice e distributrice americana che ha promesso di comprare il gioco. Oliviero non ci ha detto di quale casa si tratta ma a quanto pare è una delle più importanti al mondo.
Lo sviluppo di World War Battle ora procede più rapidamente. Si sono oleati i meccanismi e Oliviero è riuscito a mettere in riga tutti i colleghi che non finivano in tempo la loro porzione di lavoro. La demo è quasi pronta. I game designer sono più avanti di noi sviluppatori e ci stanno dando una grossa mano per finire di sviluppare tutte le funzioni, i comportamenti degli actors e i comandi da joypad. Io sto andando velocissimo, ogni giorno stupisco me stesso e faccio ancora di più. Oliviero è felice e si vede. Tutte le volte che passa dalla mia postazione mi prende in giro con qualche battuta delle sue. Si vede che il suo atteggiamento è cambiato. A giudicare dalle grida che sento quando gira per le stanze non posso che essere sicuro di stare facendo un ottimo lavoro.
Ho iniziato a sviluppare il "regalo" di Natale per i miei amici. Un nuovo videogame, semplicissimo che credo finirò presto. Ho sfruttato alcuni meccanismi e comportamenti di WWB che si cui mi sono già occupato, ma cambiando i personaggi e l'ambientazione. Siamo all'interno di un grande mall americano, di quelli con diversi piani che si affacciano sul grande spazio centrale a tutt'altezza con le scale mobili che li collegano. Per ogni piano un livello di gioco diverso. In tutto cinque livelli. Il protagonista è un personaggio biondo di cui si vede solo la testa. È ispirato a Matteo, un ragazzo che conoscevamo quando eravamo piccoli. Era un nostro compagno pluri ripetente che aveva il vizio di sputare a terra in continuazione. Era un tic oramai, camminava e ogni dieci passi sputava. In classe, in particolare durante la lezione della professoressa di geografia, smontava una di quelle penne bic trasparenti e la usava come cerbottana per sparare palline di carta contro la lavagna o le compagne. Un giorno alle scuole medie fu sospeso perché sputò dalla finestra del bagno sulla testa di una professoressa che scendeva dalla macchina. Io e gli altri miei compagni non capimmo mai se lo fece di proposito e era uno dei suoi soliti tic. Per anni le sue imitazioni animarono le nostre giornate. È lui il protagonista del gioco. Il grande mall a cinque piani addobbato a festa è l'ambientazione.L'obiettivo è colpire, sparando con la penna/cerbottana, le persone mentre fanno shopping. Più persone si colpiscono entro lo scadere del tempo, più punti si ottengono. Quando si colpiscono tutti e dieci i babbo natale che girano per gli scaffali, si supera il livello e si va al piano successivo da cui è più difficile colpire i bersagli. Si gioca con il mouse, il piccolo Matteo si muove solo lungo la ringhiera e spara al click del mouse. Ieri sera mi sono divertito da matti a giocare, ridevo da solo, avevo le lacrime agli occhi. Ho chiesto a Daniele Candiero se mi dava un po' di personaggi usati per fare i civili in WWB, mi servivano per utilizzarli come clienti del mall. Appena ha visto il gioco è impazzito. Gli è piaciuto tantissimo e ha iniziato a giocarci, non smetteva più. Mi ha dato una decina di uomini e donne che ho inserito a ripetizione. Realizzerà i babbo Natale e altri personaggi bizzarri. Non vedo l'ora di giocarci con Lorenzo, Giuseppe e tutti gli altri miei amici, saranno felici e ci faremo tantissime risate insieme.
Adesso sto morendo di sonno. Non si dorme più qui la notte. Nando peggiora. Dalla sera che ha litigato con Franco è più nervoso e quando è stressato dorme male e fa ancora più casino. Franco si sente preso in giro e lo sveglia tutte le volte. Abbiamo passato nottate insonni. Enrico Bosco rimane chiuso nella sua stanza come se non abitasse qui. Io cerco di mediare tra Franco e Nando, evito di far degenerare la situazione ma il risultato è che non dormo neanche io. Magari dopo le ferie natalizie cercherò un'altra casa. Mi piacerebbe un appartamento più confortevole, luminoso, con un soggiorno dove tutti possiamo guardare la TV e soprattutto una atmosfera più allegra e amichevole.
Ah dimenticavo la cosa più importante, venerdì incontrerò quel ragazzo di Ancona che vive a Milano. Lui è un appassionato di videogame e ha promesso di uscire con me e presentarmi un po' di amici. Torna domani per andare al matrimonio di un cugino. Almeno conoscerò gente nuova. Non c'è la faccio più con questi disastrosi incontri al buio. Ho ancora problemi con Fabiola, la ragazza dell'ultimo incontro. Mi sta infastidendo, l'altro giorno le ho scritto in chat per dirle che non ci vedremo più e lei si è innervosita. Ha provato ad insistere e quando io le ho fatto capire che non avrei cambiato idea mi ha detto <<peccato che mio padre non ti abbia picchiato, se non mi incontri di nuovo gli dico che mi aspetti all'uscita di scuola e mi infastidisci, così ti viene a cercare!>>. Incredibile, minacciato da una ragazzetta di diciassette anni. Non le ho dato peso. Credo sia solo repressa, non deve essere bello avere un padre così.

Nei panni di una donna - il diario dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora