CAPITOLO 10

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"Actions talk louder than words "
SAM Kield

Le ore passano in fretta e finalmente è tempo di pranzare. L'unica lezione che ho in comune con Jonathan è letteratura che purtroppo oggi non ho avuto.
Mi dirigo nella mensa velocemente ma una mano mi tira per un braccio facendomi tornare indietro di pochi passi. -dove vai di fretta? -

Mi libero dalla stretta appena vedo che è Derek. Ma certa gente che problemi ha? -ho da fare-sbotto
-vengo con te -
-vieni dove? Scusa, non hai capito quello che ti ho detto questa mattina? Sono impegnata e lasciami stare! -
-voglio solo sapere il tuo nome, quello vero -
-ti tiro un calcio in mezzo alle gambe,è il mio nome. Vattene! -cerco di oltrepassarlo ma continua a bloccarmi la via.

-scusa amico, cerchi qualcosa?-riconosco subito la voce di Ty e ringrazio il cielo.Si avvicina con una mano in tasca e un braccio attorno al collo della sua ragazza -ti appena chiesto di andartene -
Derek sposta lo sguardo da me a lui e infine a Jennifer per poi tornare di nuovo a me -quando voglio qualcosa, lo ottengo,Kim -mi sussurra all'orecchio prima di andarsene con un ghigno.
Ha detto il mio nome! Come faceva a saperlo?

-è tutto apposto? -mi chiede la mia amica
No, non va bene! Questo tizio si è messo in testa di volermi frequentare e sono solo guai. Proprio ora che ho appena risolto con Jonathan.

-ehi ,perché quelle facce? -chiede Jonathan.
Parli del diavolo e spuntano fuori le corna.
Ci lanciamo una rapida occhiata. Spero nessuno di loro accenni al fatto di pochi secondi fa. Non ora almeno.
-niente. Ti stavamo aspettando-risponde tranquillamente Ty e lo ringrazio mentalmente.
Andiamo a mangiare e per fortuna non c'è nessuna traccia di Meghan.
-si torna a casa! -esulta Jonathan
-no.. io e Ty abbiamo alcune cose da fare.Per le sei dovremmo tornare -comunica Jennifer
-ah si? -chiede confuso l'interessato
-si. Prima dobbiamo andare a vedere Ally e fare un giro in centro per comprare qualcosina per il bambino o la bambina -dice carica

Qualcuno le dica che mancano nove mesi al parto e non nove giorni o tantomeno ore. È più eccitata della madre stessa di questa cosa!
-se volete potete venire -propone
-no.. -rispondo io -abbiamo altre cose da fare -

-Ah si?-mi chiede confuso Jonathan. Annuisco e lo vedo avvicinarsi a Ty-è un complotto-gli dice
-già. Non dovevamo essere noi a commandare? -
Io e Jennifer scoppiamo a ridere a ridere e ci dividiamo, ognuno per i suoi programmi.

Una volta giunti a casa, mi chiudo la porta alle spalle e mi libero delle scarpe buttandole da qualche parte vicino alla porta.
-quindi quali sarebbero i nostri piani? -chiede malizioso avvicinandosi
Lo oltrepasso e salgo le scale -parlare.Dobbiamo parlare di un sacco di cose. -dico seria -seguimi -
È deluso ma mi segue e quando entra in camera mia ,chiude la porta -di cosa si tratta? -chiede preoccupato rigirando il cellulare tra le mani. Glielo prendo e lo metto nella mia borsa per poi lasciarla cadere a terra. Niente distrazioni.

-di me. Di te. Di noi. Volevo ringraziarti -dico dolcemente -per la canzone di questa mattina. E non sono brava con le parole -faccio dei cerchi immaginari sul suo petto. -di conseguenza -inizio a sbottonargli la camicia -lo farò.. a modo mio -Sciolgo la cintura e abbasso la lampo dei pantaloni che cadono a terra.
Con un calcio se ne libera, mi cinge la vita e poso le mie labbra sulle sue.
Il bacio è pieno di passione, vorace. nel frattempo mi libero dei miei vestiti restando in intimo. Faccio qualche passo in avanti costringendolo a indietreggiare sino a stendersi sul letto. Salgo a cavalcioni su di lei,muovo i fianchi sulla sua parte intima e lo sento gemere. Gli mordo dolcemente il labbro inferiore e la mia bocca scende al collo, dove gli lascio dei piccoli baci umidi, continuo fino al petto, al ventre e dopo aver buttato via i suoi box, arrivo al suo pene. Ci passo la lingua e lo metto in bocca allontanando e avvicinando la testa. -cazzo Kim.. sto per v..venire -balbetta
Stringo un pò di più la stretta e lui viene. Sorrido e mi passo la lingua sulle labbra.
-wow. -ricambia il sorriso -sai, un semplice grazie poteva anche bastare-ridacchia
-mi piace fare le cose per bene -mi stendo accanto a lui
Mi bacia la fronte e mi stringe -penso di dover cambiare le coperte -scherzo -sei l'unico ragazzo che si è permesso di sdraiarsi sul mio letto -

-davvero? -chiede

-si.. neanche Will lo ha mai fatto. Mio padre era d'accordo che lo frequentassi ma ripeteva sempre: tu,lui e un letto non dovete mai trovarvi in una stessa stanza -mi viene da sorridere per il ricordo.
Non ho passato tanto tempo con mio padre negli ultimi due anni, anzi, ormai sono tre ma di lui ho comunque tanti ricordi e sono felice di aver avuto l'occasione di trascorrere sedici anni con lui.
---
Riconosco dove sono,a scuola. Ma cosa ci faccio qui? Non ricordo,ero venuta a prendere qualcosa. Cerco ovunque, nelle aule dove sono stata, nel mio armadietto e infine alla mensa. Scorgo due persone sedute che riconosco subito.
Sono girati di spalle e continuano a ridere e scherzare tranquilli e spensierati. -oh Jonathan, quanto mi sei mancato. -
-anche tu, piccola -la tira e la fa sedere sulle sue gambe
-non vedo l'ora che tu finisca la tua recita con quella sciocchina-
-anch'io. E accadrà presto Meghan, molto presto -
Sorridono compiaciuti e si baciano scambiandosi saliva che riesco a vedere persino io.
No, non può farmi questo! Mi sono fidata di lui. Pensavo ci tenesse davvero a me, invece, appena ha visto la sua vecchia fiamma, mi ha abbandonata.
Anche lui.

Mi sveglio di soprassalto con il battito accelerato e la gola secca.
Lancio una rapida occhiata al mio fianco e riprendo a respirare quando vedo che lui è ancora lì.
È stato solo un brutto sogno. Incredibile ,quella Meghan si presenta anche nei miei sogni,o meglio , nei miei incubi.
Il citofono suona e mi rivesto per andare a controllare.
Apro senza guardare dallo spioncino e Jennifer entra di fretta parlando seguita da Ty che scuote la testa in segno di disapprovazione e Ally che sorride divertita.

Scommetto tutto l'oro del mondo che ha voluto comprare tutte le cose per neonati che c'erano nel supermercato.
-Susan è bello o Cris. Oh, che ne dici di Austin? -consiglia Jennifer
No,un attimo -stai giá cercando un nome? -chiedo anche se temo di sapere la risposta.

-per tutto il tragitto ha sparato nomi di ogni tipo -mi informa Ty-anche per animali! -

-Briciola non è un nome per cani -si difende lei

Briciola? -stai scherzando vero, Jennifer? -non so se ridere o piangere

-chi sta scherzando? -Jonathan scende le scale con i capelli splendidamente disordinati.
Perché lui può essere bello anche così mentre io potrei sembrare avere un nido sulla testa.
Si mettono a discutere su nomi e bambini e io sono l'unica che pensa ad altro. Non dimenticherò quell'incubo molto presto. Se ne andrà veramente anche lui?



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