CAPITOLO 34

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"Tell them what i hoped will be impossibile "
Shontelle

Che bella giornata!
Peggio di così non poteva andare!

-Vi conoscete? -chiede il mio probabile 'zio '

-Certo-risponde Meghan alzandosi dalla sedia e avvicinandosi -Frequentiamo lo stesso college. Che strana coincidenza, vero? -recita giocherellando con i capelli.

Io.La.Odio.

-Michael, lo sai che è la ragazza di Jonathan? -si intromette la madre.

-Quel Jonathan? -

Entrambe annuiscono e io sono ancora qua, davanti alla porta che ho del fumo che mi fuoriesce dalle orecchie. Ci sarà da divertirsi.

-Farete le presentazioni più tardi-la nonna mi dà una leggera spinta per farmi entrare -Ora lasciatela respirare-

La casa è semplice e ben arredata.
Ci sono tanti bambini, troppi.
Ok. A dire il vero sono quattro e mi fissano fino a mettermi in soggezione.
Sorrido e cambiano espressione in un battibaleno, mi accerchiano e iniziano a riempirmi di domande:come ti chiami? Quanti anni hai? Da dove vieni? Chi sei? Sono i tuoi capelli?

No. HO preso un moccio, l'ho dipinto di nero e incollato alla mia testa!

-Bambini, smettetela su. Lasciatela stare -li tira via un'altra donna che non avevo visto prima. Ha i capelli castani e gli occhi sono chiari come quelli di mia madre.Mi sorride accogliente e mi allunga una mano. -Ciao, tu devi essere Kim-

A quanto pare.

-Io sono Samantha -si presenta-Immagino tu abbia già fatto la conoscenza di mio fratello Michael e di Sarah -indica con il capo la coppia che ha aperto la porta.

Annuisco. Continua a parlare mentre mi conduce a una stanza. Parla così velocemente che perdo pezzi dei suoi discorsi. Forse c'entra anche il fatto che io stia pensando a quello che accadrà appena avrò l'occasione di parlare con Meghan.

-Spero non ti dispiaccia dover dormire con Meghan e Jordan,il suo fratellino - Indica un bambino che avrà la metà dei miei anni.

-Certo che no -risponde al mio posto la prima -siamo ottime amiche! -mi circonda il collo con un braccio.

Giuro che si ritroverà senza arti se non si dovesse allontanare.
Amiche? Da quando?
Più si va avanti, più mi convinco di quanto stupida sia stata questa idea.
Entro nella stanza liberandomi.

-Bene. Ti lascio disfare i bagagli. Noi ti aspettiamo di là -

Wow. Sarà fantastico stare qua.

Mi siedo su un letto e mi nascondo il viso tra le mani.

'Mi dispiace.. non sono la persona giusta per te '
Queste sono le parole che mi tormentano di più.
Io credevo sì. Credevo e speravo.
Forse era giusto così. Lui doveva solo farmi capire che sbagliavo e poi se ne sarebbe dovuto andare. Magari non era veramente quello giusto. Sempre che ci sia uno giusto.
È accaduto tutto così in fretta!
Quando l'ha baciato? Quando si sono visti? E perché lei non ha cercato di rinfacciarmi questa cosa?

Oh, Jonathan, perché?

Mi sdraio e fisso il monotono soffitto.
In questi ultimi tempi i soffitti sono diventati molto interessanti.

Mi dispiace.
Mi dispiace sia finito tutto in questo modo.
Vorrei chiamarlo, nonostante tutto, non riesco a essere arrabbiata con lui.
Ho bisogno di sapere come siano andate veramente le cose e se prova veramente qualcosa per quella ragazza che risulta essere imparentata con me.
Perché a me?

Parlando del diavolo spuntano fuori le corna,anzi,in questo caso direi il diavolo stesso.
La guardo andare avvicinarsi al comodino e prendere il cellulare per poi dirigersi di nuovo verso l'uscita senza degnarmi di uno sguardo.

-E così..siamo imparentate -Mi alzo.

Si ferma e si gira a guardarmi. - A quanto pare.. -

-Tu lo sapevi, non è vero? -

-Ovvio. Sei tu quella che non è al corrente di nulla,non io -

E la colpa sarebbe mia?

-Lo sapevi dall'inizio? E perché non mi hai mai detto niente? E per quale ragione hai continuato a metterti in mezzo a tutto quello che facevo? Ti hanno mandata per fare da spia? -

Sbuffa e si rigira per andarsene ma la tiro per un braccio -Tu da qui non te ne andrai fin quando non avrò una risposta - mi posiziono tra lei e la porta.

-Non mi toccare -si libera con forza dalla mia presa -Le persone come te non meritano amore. Tu e tua madre siete identiche, lei si sposa con qualcuno che non ha mai veramente amato solo per dimostrare al nonno di poter prendere le decisioni da sola. Lo sai cosa si prova nel vederlo così giù di morale alla ricerca di quello che ha sbagliato nel crescere Helen? Certo che non lo sai e probabilmente non ne darai molta importanza ma io sì. -

-Non raccontare cazzate. Se lui tenesse veramente alla figlia, avrebbe accettato la sua scelta, poi, mia madre era veramente innamorata e cosa ne sai tu di quello che è importante per me?-

-Hai mai chiesto di vedere il nonno? No. Hai mai pensato di voler conoscere il resto della tua famiglia? Ancora no. Ti Sei mai chiesta quali potessero essere i problemi della nostra famiglia?Ovvio che no! E perchè mai? Perché non ti interessa niente di nessuno. Ti importava solo di avere un padre e una madre che ti volessero bene. Mi dispiace per te, cara, ora non hai più un padre e dovrai condividere la tua adorata mammina con qualcun altro -Fa una pausa e si passa una mano tra i capelli.

-Per questo hai cercato di dividermi da Jonathan? Perché credi che io sia egoista? -

-Non lo credo, ne sono sicura. Io sono cresciuta con lui. È un ragazzo meraviglioso, sempre disponibile e generoso. Era sempre pronto ad aiutarmi e per difendermi. Quando ho scoperto che eri tu la sua ragazza.. non riuscivo a crederci..non volevo lui passasse del tempo con una come te. Chiamala gelosia se vuoi, non m'importa, lui merita di più e non una ragazza con un brutto passato e piena di problemi. Lui stesso me ha abbastanza. Se adesso mi vuoi riempire di insulti o vuoi che ci tiriamo per i capelli, okay,fatti avanti. Forse mi sto sbagliando o forse no, finché non avrò una prova contraria, resterò della mia idea, ossia, TU.NON.PUOI.STARE.CON.LUI. -scandisce parola per parola.

Sono confusa, alla fine chi non merita l'altro? Io o lui?

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