CAPITOLO 13

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"I will always love you "
Whitney Houston

JONATHAN

Sto uscendo dalla doccia strofinando il piccolo asciugamano sui capelli quando sento provenire dalla mia camera una voce femminile. Sta parlando con qualcuno ma non capisco chi nè sento la voce di un'altra persona.
Apro la porta e Ros è sdraiata sul mio letto a pancia in su con un telefono in mano.
Da quando ne ha uno?
Appena mi vede sorride -aspetta, è uscito dalla doccia. Ora te lo passo. Ci vediamo domani. -mi allunga il cellulare e solo ora noto che è il mio.
Mi sorride dolcemente come per scusarsi e decido di chiudere un occhio sulla cosa. Ma non dovrebbe già essere a scuola?
Ora però ho paura a rispondere. E se fosse di nuovo lei ? -pronto?-

-ma allora sei vivo! -

-Meghan? -

-si, sono proprio io. È da una ventina di minuti che parlo con Ros. Mi ha raccontato tutto quello che ha fatto in un anno senza di me e non ha ancora finito -ride leggermente -ehi, ci sei? -

-si..si ci sono. Ti serve qualcosa? -

-oh si. La mia macchina non parte,non è che mi daresti un passaggio? O ha già prenotato Kim?-

-Non c'è nessun problema, dammi il tuo indirizzo e ti passo a prendere. Ma.. non dormi al campus? -

-io? No. Mia madre ha preferito un appartamento fuori dal campus. -

-..ah vero -me ne aveva parlato l'ultima volta -...mezz'ora e sono da te -

-perfetto. A dopo -

Abbasso lo sguardo e due occhi mi stanno ancora fissando -che c'è? -le chiedo

-Kim non si arrabbia se dai un passaggio a Meghan? -

Si -no. Ora esci che mi devo vestire -

-Meghan è simpatica però anche Kim è simpatica.-

-ok -
Non capisco dove voglia arrivare.
Devo solo dare un passaggio,non credo Kim possa uccidermi per questo. E ora che ci penso devo ancora chiarire la questione su quel Derek.
-devi passare molto tempo con Kim -aggiunge

-mi vuoi insegnare anche come comportarmi con gli amici? Esci. Grazie -

Mi fa la linguaccia ed esce dalla stanza.
Sarà anche la bambina più dolce e carina del mondo ma parla troppo.
So come fare con Kim. Non ho bisogno del consiglio di una bambina.

Poco dopo sono all'indirizzo che Meghan mi ha mandato per messaggio. Gliene mando un altro per informarla del mio arrivo e lei si presenta dopo un paio di minuti sorridente.
-ciao Jonathan -mi lascia un rapido bacio sulla guancia e metto in moto.

-ok-mi dice Jennifer dopo che ho parcheggiato la moto,venendomi incontro con Ty vicino. Ma sono sempre insieme? -lei cosa ci faceva sulla tua moto? Con te? Abbracciata..-

-guarda che sono qui -la informa Meghan -e non ero abbracciata, mi stavo tenendo -

-lei dov'è? -chiedo ponendo fine alla discussione

In tutta risposta Jennifer mi lancia un'occhiataccia e si allontana.
-non guardare me -alza le spalle Ty e dopo aver dato una rapida occhiata a Meghan se ne va anche lui.
Ma cos'hanno tutti oggi?
È vietato aiutare? Conosco Meghan da anni ormai e stare con Kim non mi vieta di aiutarla.
-ti fidi di lei? -mi chiede riportandomi alla realtà

-si..certo -
Che domanda è? Beh, ognitanto discutiamo ma penso sia normale.
-allora posso dirti che la tua ragazza è lì-accenna con il capo un punto non distante da noi.
Kim.
Ma non è sola, è con un altro ragazzo.
Mi fido.
Mi fido.
Mi.. e se fosse lui Derek?
Non faccio in tempo a ripetermi di stare calmo che il mio pugno gli finisce in faccia.

-ma che..?Sei impazzito? -Kim mi guarda male e gli porge un fazzoletto per pulirsi dal sangue dopo avermi urlato contro e ripetendo così tante volte 'mi dispiace ' che mi viene voglia di spaccare la faccia a quello.

Ma certo! Aiutalo! Tanto ci sta solo provando con te.
Il ragazzo guarda prima me poi Kim e di nuovo me -non ti sto portando via nessuno, sai? -dice tranquillo.
Certo, dillo a un altro.
-ci vediamo domani Kim. E fa attenzione -mi dà un'ultima occhiata prima di allontanarsi.

-cos'avete da guardare? -chiede lei alla piccola folla che si era fermata a guardare -idiota -aggiunge rivolgendosi a me -lo sai vero che lo sei? -

-idiota io? Ti manda a casa da mangiare accompagnato da una poesia del cazzo e mi chiami idiota? -

-non era lui! -
Cosa?
-senti lasciamo stare. Gli chiederai scusa di persona e..si può sapere cosa vuoi ancora? -chiede a Meghan.
Ero così distratto da non essermi accorto della sua presenza. Quest'ultima alza le spalle e mi ringrazia di nuovo per il passaggio prima di andarsene.

Perché la gente ha la fissa di ripetere i ringraziamenti e le scuse più di mille volte?

Kim mi guarda per qualche istante e si sposta i capelli da una parte. Se non fosse ancora arrabbiata la riporterei a casa e le toglierei i vestiti uno ad uno. Vederla mentre compie questi piccoli e banali gesti mi fa impazzire.
-ok. Non voglio sapere niente. Dimentichiamoci di questi ultimi minuti,va bene? -

Annuisco ancora poco convinto. Se il ragazzo di prima non era Derek,allora chi era? E cosa ci faceva con Kim?
-scusa. Pensavo fosse lui a provarci con te-mi avvicino e la stringo in un abbraccio-perchè lui non ci sta provando con te, vero? -

-no. E ora basta parlare di lui o dovrei chiederti un paio di cosette su Meghan -

No, per amor del cielo! Un paio di cosette che porteranno a litigare per l'ennesima volta.
-è un ragazzo molto.. -

-calmo? -termina la mia frase -sì. Ero pronta a vedervi fare a pugni ma..niente. Ehi stiamo ancora parlando di lui -mi fa notare

Mm, già.
Le ravvio i capelli dietro l'orecchio e senza aspettare altro faccio incontrare le nostre labbra.
L'ultima volta non l'ho baciata come si deve a causa della rabbia. Ero così nervoso e fuori di me che me la sono presa involontariamente con lei.
-trovatevi una stanza -ci interrompe una voce femminile fin troppo familiare.
Jennifer.
Ma non doveva essere a lezione? -Oggi non ho voglia di fare lezione. -si lamenta. E a me cosa importa? -mi vado a comprare da mangiare. Di nuovo-ridacchia prima di andarsene.
È la prima volta che la vedo senza Ty vicino.

-penso tu debba parlarle -mi dice Kim seria -ti sentiresti meglio,credimi -

So già a chi si riferisce. Perché deve fare uscire questo argomento proprio adesso? Sbuffo e indietreggio di un passo.-lascia stare -

-davvero. -continua-Puoi odiarli quanto vuoi ma resteranno i tuoi genitori e t..-

-fatti gli affari tuoi -quasi urlo -è un mio problema e decido io come risolverla. Non voglio vederli né sentire quello che hanno da dire. Saranno le solite cose:non è come pensi, il lavoro ci ha tenuti occupati, noi ti vogliamo bene.. tutte cazzate. Apprezzo il fatto che tu mi voglia aiutare ma non ne ho bisogno. -

Non voglio parlare con loro. È deciso.Niente mi farà cambiare idea.


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