CAPITOLO 20

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"What you want,baby i got it "
Aretha Franklin

-la madre di Meghan -ripeto -e..perché era così buona con me. Insomma, sei stato con sua figlia, non avrebbe dovuto uccidermi o cacciarmi dal negozio? -

-Io e Meghan non siamo proprio stati insieme. Eravamo molto amici e negli ultimi tempi sembrava quasi che ci fosse qualcosa di più ma non lo scopriremo mai, dato che mi sono trasferito e nel giro di poche settimane ho smesso di avere contatti con lei. E la madre è fatta così,buona con tutti, anche con le persone che la figlia odiava-

Molto simili vedo.

-tu l'avevi mai vista? -mi chiede continuando a camminare.

-no. Non credo. È la prima volta che la vedo. Posso farti una domanda ?-

-mi avrai chiesto mille cose in meno di due ore. Ma quanto sei curiosa? -

-Penso sia un mio diritto sapere quello che mi accade attorno -

In realtà non ci faccio tanto caso. Quello che succede, succede. Lo prendo come dato di fatto e non chiedo spiegazioni anche se alcune volte mi viene da pormi delle domande.
Ma con lui, è diverso. Ho quasi questa necessità di sapere di più su di lui, anche le cose più banali che ignoro di me stessa. Tuttavia,non capisco se sia una buona o una cattiva cosa. Buona perché mi interesso e cattiva perché non mi faccio gli affari miei.

-ok. Ma solo se dopo te ne faccio una anche io -
Odio le condizioni e i ricatti  ma devo accettare. Non è questione di vita o di morte ma mi interessa -ok. -accetto -Ti piaceva tanto? -chiedo

-chi? -

-Lei.. insomma..hai capito.. -non voglio nemmeno pronunciare il suo nome.

-uhm.. no, non ho capito -

Mi prende in giro?Sono sicura abbia capito benissimo chi sia il soggetto della frase -Meghan!Sto parlando di Meghan e non dirmi che non avevi capito -

-non credo essermi mai innamorato di lei -dice franco -e poi 'amare 'è una parola grossa -

Ah no? Parla davvero? Sto per morire. Mi metterei a saltare di gioia. Mi sta per comparire un sorriso sul volto ma mi vengono in mente le parole di Jennifer il primo giorno al college: lei e Jonathan sono stati insieme.
Che senso ha? -quindi non ti eri messo con lei?E non eri innamorato? -

-no. Era solo un'impressione degli altri e mia. L'idea dell'amare qualcuno è diverso dall'amare veramente -
Perché lui e mia madre amano usare queste espressioni filosofiche?
Dunque non sono stati insieme e lui non è mai stato innamorato di lei. Sì, posso fare i salti di gioia.
Ah no, un attimo. Questo non significa che non siano andati a letto insieme. E questo, temo purtroppo sia accaduto.

-ora ti chiedo io una cosa -annuisco poco convinta -se non fossi restato a Los Angeles, cosa avresti fatto? -

Che? Perché mi chiede questo? E cosa intende dire con cos'avrei fatto? -in che senso? -

-nel senso che hai capito. Cosa sarebbe successo se non fossi rimasto? -

Questo non lo so. -non ne ho la più pallida idea.-Non riesco neanche a immaginare tutte queste settimane senza di lui.
Non credo che sarei tornata ai miei incontri occasionali come una volta. E se ho questo pensiero è sicuramente grazie a lui. Avrei aspettato forse, un'altra persona che potesse riempire il vuoto che aveva lasciato lui, sempre che ci sarebbe riuscito. O forse sarei restata per conto mia, tenendo in considerazione solo due o tre persone, esclusi mia madre, Peter e i suoi figli.
Ma non lo so e non lo saprò mai.

-Andiamo a mangiare ora.-propongo-O sarai la mia cena -
Nom so da quanto tempo camminiamo verso chissà dove.

-vuoi andare a piedi o chiamo un taxi? -

-Ti ho appena minacciato di mangiarti e tu mi chiedi se voglio andare a piedi? -

Accenna un risolino e va in cerca di un taxi libero.
Ci mettiamo a discutere su dove andare a mangiare, io preferisco un fast food e lui un ristorante con tanto di prima e seconda portata.
Il taxista quasi impazzisce e alla fine vinco io.
Dopo aver mangiato ritorniamo nell'hotel.
Dopo questa lunga giornata,ho voglia di rifarmi la doccia ma prima dovrei chiedere o proporre qualcosa a Jonathan. È da quando ce ne siamo andati dal negozio di abbigliamento che ci penso.
-lo sai che puoi restare da me finché vorrai, vero? -chiedo
Dopo quello che è successo ieri sera, non credo abbia intenzione di ritornare a dormire dagli zii sapendo che i genitori potrebbero presentarsi a ogni occasione.

-grazie ma non credo sia una buona idea -dice calmo mentre si toglie la maglia.
Sì, mi sto ancora chiedendo come abbia fatto a patire il freddo di questa città. La temperatura non è tanto bassa ma nemmeno alta. -potrei comunque incontrarli e verrebbero da te -

È già successo, penso tra me e me. -e allora?Non andranno oltre la porta dell'ingresso con me lì. Aggiungerò altri allarmi se necessario e comprerò un cane da guardia,anche due se vuoi -

Riesco a strappargli un altro sorriso -i cani da guardia non mi piacciono.-

-Bene, niente cani. Prenderò dei criceti. Sai,se sono ben addestrati possono rosicchiare i piedi alle persone non desiderate-

-e questo dove l'hai letto? -

-da nessuna parte. -alzo le spalle-È una mia teoria ma dovrebbe funzionare. Altrimenti assumo delle guardie. Peter sta ancora cercando un modo per starmi simpatico del tutto e questa potrebbe essere la sua occasione, ci penserà lui a pagarli -
Lui crede di starmi ancora antipatico certe volte e lo vedo da come si trattiene dal dirmi alcune cose.
Non ho niente contro il suo rapporto con mia madre,però, è indiscutibile il fatto che preferirei avere i miei genitori ancora insieme.

-niente allarmi aggiuntivi, niente cani, niente criceti e niente guardie. Verrò da te a una condizioni -

Non mi piacciono le condizioni.Oggi è la giornata del 'ok, a patto che.. ' -e sarebbe? -

-Smetterai di maledirmi ogni volta che mi vedrai con Meghan o sentirai parlare di lei. Non c'è più niente tra noi,ok?Anzi, non credo ci sia mai stato qualcosa -

Maledire chi? Io non maledico lui, è quella cacchetta che riceve tutti gli insulti del mondo. E lo so bene che non c'è niente tra di loro, solo che lei pensa che in fondo Jonathan sia ancora innamorato di lei,o che lo sia stato.
E se fosse così veramente? -affare fatto -
No, non lo è più. Non lo è stato. Me lo ha detto lui stesso.
Mi sorride compiaciuto -bene -
Sono tentata dal proporgli la stessa cosa su Derek ma non penso sia una buona idea tirar fuori questa storia.

Vado in bagno, mi spoglio e entro nella doccia sotto l'acqua bollente.
Poco dopo sento la porta aprirsi e successivamente anche quella della doccia.
Jonathan mi squadra per qualche secondo e con malizia chiede: -posso lavarmi con te? -

Non attende risposta, si libera del tessuto che gli resta e entra.
Sappiamo entrambi che faremo tutto tranne che lavarci. Non solo quello almeno.
Inizia a insaponarmi la schiena e la sua mano inizia a scendere facendomi venire la pelle d'oca nonostante il contatto della mia pelle con l'acqua calda.
Passa poi alle mie cosce e ritorna di nuovo su, fermandosi sulla mia parte intima. Si ferma per qualche istante e mi sorride ancora malizioso.
No, non sarà una semplice doccia.


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