CAPITOLO 29

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"If you want to leave me, you got to love me harder "
Ariana Grande ft The Weeknd

Jennifer
Questa lezione è incredibilmente noiosa.
Non ho capito un accidente di quello che sta dicendo il professore, solo: fattura bla bla prezzo bla bla economico bla bla. Chissà cosa avevo in testa quando mi ero iscritta a questo corso e se con me ci fosse qualcuno di mia conoscenza mi distrarei un pò. Purtroppo ci sono solo io qui.
In realtà anche Meghan ma non è una persona con cui.. conversare amabilmente.
Appena finisce l'ora, prendo la mia roba ed esco. M'incammino per la prossima aula per una lezione ancora più noiosa. Prima, però, mi fermo al mio armadietto per prendere il necessario. Vedo Kim passare a testa bassa, non mi ha vista così la raggiungo dopo aver preso quello che mi serviva.
Dopo la sua discussione con Jonathan ieri, più nessuno ha visto quest'ultimo. Lo abbiamo chiamato ma niente.
So che è sicuramente successo qualcosa con la madre di Jonathan, quando sono tornata ieri, l'ho vista uscire da casa. Forse è per questo che lui è arrabbiato, perché Kim l'ha fatta entrare.
A ogni modo non ho chiesto particolari, so bene che quando Kim non parla non bisogna costringerla.
-Ehi -la affianco - Lo hai visto? -

-No. Non credo sia venuto oggi.-la sua voce è monotona- Io vado a casa.-mi avvisa - Non riesco a stare qui un solo minuto in più -

-vuoi che venga con te? -

Mi sorride -Non ce n'è bisogno. Ci vediamo dopo -

Mi fermo e resto a guardarla allontanarsi. Mi dispiace vederla in quello stato. Ha sempre tenuto tutto dentro e anche con me volte fatica ad aprirsi. È fatta così. Non è che non si fida, ha solo paura. Costantemente. È sempre in allerta,in tutto e per tutto.
Metto la mano nella tasca del pantalone per prendere il cellulare ma non lo trovo.

Panico.

Dove l'ho messo? Ritorno a controllare nell'armadietto. Niente. Forse l'ho lasciato nell'aula di prima.
Quando sono vicina, sento un odore strano e cattivo. Sembra quasi pesce andata male.
Sto per entrare quando sento delle voci. Una la riconosco subito,è di Meghan. Con lei c'è qualcun altro, un ragazzo ma non capisco chi.
Dovrei entrare,controllare se c'è il mio cellulare ed uscire eppure c'è una parte di me che mi dice di restare fuori finché non usciranno loro.
-Hai detto a Jonathan quello che dovevi? -chiede Meghan

-Sì,ieri. Sai, è stato strano. Ero quasi pronto per fare a pugni -ridacchia -Alla fine mi ha solo ucciso con lo sguardo.E senti, voglio smettere con questa commedia -dice il ragazzo -non capisco a cosa ti possa servire rovinare un rapporto se neanche ti interessa il ragazzo! -

Di cosa stanno parlando? O meglio, di chi?

-Stai tranquillo.Dovrai fare solo un'ultima cosa,ok? -questa volta è Meghan.

Sento il ragazzo sospirare -L'ultima. Cosa devo fare? -

-C'è tempo. Tra qualche settimana ti dirò cosa fare. Ora voglio lasciarli 'riposare 'se così si può dire. Intanto puoi anche uscire con quella Jamie che ti piace -

-Si chiama Abby e non mi piace-ribatte lui.

-Jennifer? -mi giro di scatto dopo aver sentito pronunciare,o peggio,urlare il mio nome.
Lo avranno sentito anche Meghan e quell'altro ragazzo.
Accidenti!

-Nick -sussurro. È l'amico delle Hawai di Kim.. beh.. sempre che sia un amico conoscendo Kim.

-Perché parli a bassa voce? Hai visto Kim? -

-È andata a casa -rispondo sempre in un sussurro. ci possono essere tante Jennifer in questo college,se Meghan non sente la mia voce non capirà mai che sono io. O almeno lo spero.
Lui mi guarda sconcertato per qualche secondo -Ok. Salutala da parte mia. A dopo -

Mi limito ad annuire e lo guardo allontanarsi. Mi giro e mi spavento vedendo Meghan. -Ehi!Come va? -cerco di sorridere.

-Bene. Hai iniziato a origliare adesso? -

-IO? Cosa? Ho dimenticato il mio cellulare e sono tornata a prenderlo e ho visto un amico e abbiamo parlato un pò e stavo per entrare. A prendere il mio cellulare. Già -balbetto.

-Già -ripete -Non voglio Jonathan, ok? Dì a Kim di tenerselo comunque molto stretto e se ha bisogno di un'amica,io ci sarò-sorride in modo sghembo- Si gira per andarsene ma si ferma di nuovo-Ah, non dire le bugie,lo sai quanto le odi -

Qui c'è qualcosa che puzza.
E non parlo solo dell'aria irrespirabile che c'è in questo corridoio.
Entro nell'aula e per fortuna trovo il mio cellulare. Lo prendo ed esco di corsa.

Qualche ora dopo sono a casa. Stanca e affamata. Non ho voluto mangiare alla mensa oggi per vedere Kim. La trovo stesa sul divano con un sacchetto enorme di patatine tra le mani e la televisione accessa.
Come mi aspettavo.

Mi siedo sul pavimento incrociando le gambe. -Nick mi ha detto di salutarti-le riferisco.
Si limita ad annuire portandosi una patatina in bocca.-Anche Meghan. Mi ha detto che non ti vuole rubare il ragazzo -

-Certo. E io sono la figlia della regina Elisabetta -
Mi metto a ridere e prendo anch'io una manciata di patatine-e se fosse vero? Cioè, se lei si fosse veramente arresa? Non la conosco molto bene ma so che se veramente avesse voluto mettersi con Jonathan, non avresti un secondo di pace -

-Forse. -risponde distaccata e cambiando canale -Come fai..a essere sempre così buona? Trovi sempre il lato positivo nelle persone e sei sempre così dolce con tutti! Dove la trovi la calma e la forza di non riempire di insulti o schiaffi? -

-Non lo so. -alzo le spalle -sono fatta così. Ora che ci penso bene, da piccola,la mamma mi diceva sempre: "le azioni umane sono come i boomerang, puoi lanciarli con forza o piano come le azioni possono essere gravi o banali ma alla fine tornano sempre indietro,in un modo o in un altro". Me lo ha ripetuto così tante volte! Credo sia stato anche questo a rendermi quella che sono. -

- Non ci credo sai? Cos'ho fatto per meritare la perdita di mio padre e la divisione della mia famiglia? Magari in'altra vita ero un'assassina o una ladra. Tu questo come lo spieghi? -

Apro bocca ma non riesco a trovare le parole.
-Sfortuna. -continua lei -Io la chiamo sfortuna -

Sentiamo la porta dell'ingresso aprirsi e pochi secondi dopo si presenta davanti a noi Jonathan. A essere sincera non mi aspettavo un suo rientro così presto.

Passa lo sguardo da me alla mia amica fermandosi su quest'ultima. Si avvicina e si inginocchia prendendole le mani.
Tranquilli. Fate come se io non ci fossi.
-Lo farò -le dice -l'ascolterò ma devi darmi del tempo. Ti prometto che lo farò -ripete.

La distanza tra loro inizia a diminuire fino a quando le labbra si toccano.
Ehm.. -io sarei ancora qui -muovo la mano davanti a loro.
Non sono poi così invisibile!
Sono comunque contenta che abbiano risolto.
Sorrido e mi alzo togliendo il disturbo.


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