CAPITOLO 14

5.2K 290 30
                                    

"There's a energy. When you hold me, when you touch me, it's so powerful "
Major Lazer, Ellie Goulding

JONATHAN
Sono al telefono con Jennifer da almeno cinque minuti perché mi sta facendo la predica. Dopo aver quasi litigato con Kim, ci siamo divisi, ognuno per conto proprio pronto ad affrontare altre ore di scuola.
Per pranzo non si è presentata alla mensa e già lì la sua cara amica mi ha esplicitamente minacciato di morte mentre Ty ha cercato di calmarla.
Abbiamo pensato fosse direttamente andata a casa e ora che loro ci sono andati e non l'hanno trovata, Jennifer mi ha chiamata per sgridarmi.
Perché per lei, qualsiasi cosa accada a Kim, è sempre colpa mia.
Questa volta non penso averci a che fare. Le ho solo detto di non parlarmi dei miei genitori. Forse in modo un pò brusco ma non era mia intenzione.
-è tutta colpa tua -mi ripete per l'ennesima volta
-smettila. E se fosse semplicemente andata da sua madre? O un giro al parco? -
-vedi di venire qua -mi ordina -subito! -mi chiude il telefono in faccia infuriata.

E io che speravo riposarmi un pò. Questa notte non ho praticamente chiuso occhio sempre per la questione dei miei genitori e..Derek.
E se fosse con quel ragazzo? Mi alzo di colpo e vado nella casa accanto.
-avete provato a richiamarla? -chiedo dopo essere entrato

-secondo te? -ironizza Jennifer sventolandomi davanti un cellulare, quello di Kim. -l'ha lasciato qui -lo lancia sul divano-ti ha visto con Meghan, vero -

-ancora questa Meghan? -interviene Ally.
Ma ora è diventata la nuova migliore amica di Kim o cosa?

-sì.. -mi gratto la nuca nervoso -ma non credo sia questo. -

-cos'altro hai combinato? -

-io non ho fatto niente. Lei mi ha consigliato qualcosa ma io non volevo ascoltarla. Non penso si sia arrabbiata per una cagata simile -mi difendo

-visto? Maschi! Vi vogliamo aiutare e rifiutate, non lo facciamo e vi arrabbiate! -nota con disprezzo Jennifer

-ehy-interviene Ty -frena, voi non siete di certo le migliori -

Si mettono a litigare proponendo tesi e antitesi su quale sesso sia il migliore. Ma siamo qui per Kim o altro?
-voi maschi non sapete fare nulla -scandisce Jennifer

Ok, ora non posso stare zitto -parliamone -
Si aggiunge anche Ally alla discussione e continuiamo per qualche secondo in cui tutti parlano e nessuno ascolta fino a quando sentiamo la porta d'ingresso chiudersi.
Sotto lo sguardo attento di tutti, Kim entra e sale le scale -non urlate troppo, voglio dormire -dice tranquilla per poi chiudersi la porta della sua stanza dietro.
Ma dove diamine è stata? Faccio per seguirla ma una mano mi blocca, quella di Jennifer -vuoi che ti lasci andare così combini altri guai? No signore. Vado io -

-ma che le prende oggi? -chiedo a Ty quando si è allontanata
-credo abbia le sue cose -ridacchia
Ritorna un paio di minuti dopo-sta bene. Non c'entri tu -mi informa -ma sappi che ti terrò d'occhio -
Alzo le mani in segno di resa.
L'avevo detto io.
Rimane il fatto, però, che io non sappia dove sia stata.

KIM
Ho fame, ho sete e ho sonno. Anche se mi sono appena svegliata.
Ma quanto ho dormito? Guardo fuori e si sta facendo buio ormai.
Scendo per andare a mettere qualcosa sotto i denti e quasi sussulto quando vedo Jonathan seduto su una sedia in cucina con la testa appoggiata al bancone. Chissà da quanto tempo è qui.
Oggi ho rivisto Nick prima di andare a lezione e mi aveva chiesto di uscire ma ho ovviamente rifiutato spiegandogli di essere occupata e gli stavo giusto proponendo di conoscere Jonathan quando è arrivato quest'ultimo come una furia.
All'inizio mi sono arrabbiata perchè se l'era presa con lui, quando in realtà non aveva fatto nulla di male. La mia furia è aumentata quando ho visto che c'era anche quella sanguisuga di Meghan che se la rideva divertita sotto i baffi, per non parlare di quando ha ringraziato Jonathan per il passaggio.
Poi mi sono calmata, o almeno, ci ho provato. Sono sicura che Meghan stia facendo tutte queste scene apposta così da farmi litigare con il mio ragazzo per poi portarmelo via.
Ma non gliela darò vinta.
Non ora né mai.

Prendo del pane e ci spalmo qualcosa, sto per dare un morso quando la voce di Jonathan mi fa sussultare. -te l'hanno mai detto che sei una gran dormigliona? -
Mi giro a guardarlo e mi sta fissando -anche una mangiona -aggiunge -e la ragazza più fredda e apatica che io conosca -continua la lista-e menefreghista. Molto menefreghista -

Menefreghista io?
Io mi faccio gli affari miei, è ben diverso. A volte mi interesso a chi mi sta intorno, ma solo se c'entra con me. Nel caso di Jonathan ad esempio, vorrei sapere tutto e poterlo aiutare come ha fatto lui con me. Pensavo essere una ragazza molto chiusa ma direi che lui lo è molto di più.
L'unica volta che ha accennato alla sua famiglia oltre a ieri sera, è stato durante il viaggio verso San Francisco, poi, mai più.

-dove sono gli altri? -

-sono andati al centro a vedere qualche spettacolo. -

Annuisco mentre dò un morso al panino sotto il suo sguardo attento. Vuole dire qualcosa, si vede e immagino già cosa. -ho accompagnato Ashley a comprare alcune cose -rispondo alla domanda che si starà ponendo.
Ne ho approfittato per comprare dei preservativi. Non so se lui ne abbia o meno ma per sicurezza ne ho comunque presi.

-Ashley?-

-la mia.. sorellastra..a proposito, mia madre ci ha invitati a cenare da loro uno di questi giorni.. -Lo informo.-dovrai prepararti mentalmente perché anche se ti conosce, ti riempirà di domande-sorrido

Annuisce quasi distratto ma continua a fissarmi. -che c'è? -chiedo infine.

-..mi dispiace per prima..è che non amo particolarmente parlare di loro. -afferma guardandosi le mani mentre giocherella con il cellulare

-ehy, è tutto ok. Ci ho pensato ed è anche colpa mia. Avrei reagito allo stesso modo al posto tuo -mi avvicino e lo abbraccio da dietro.
Beh, in realtà, avrei ammazzato quella persona ma sono dettagli.
Mi afferra il polso e mi tira a sé facendomi sedere sulle sue gambe dopo essere indietreggiato con la sedia. Mi fissa per qualche secondo facendomi sentire diversa.
È così che mi sento con lui.
Una persona totalmente diversa da quella che spesso faccio vedere. Con lui divento timida e continuo a provare brividi di piacere a ogni suo tocco. Il cuore accellera i battiti a ogni bacio e la gioia che provo quando mi sorride come se ci fossi solo io non è paragonabile agli altri momenti di felicità.
Non resisto più e poso le mie labbra sulle sue facendo poi unire anche le nostre lingue per l'ennesima volta.
Le sue mani scivolano sotto la mia maglietta e sento le sue labbra aprirsi in un sorriso -potresti anche mettere giù quel panino -mi prende in giro

Ops. Me ne ero scordata.
Lo butto sul piano del bancone e avvolgo le mie braccia attorno al collo dell'unica persona che desidero più di tutto riportando le mie labbra sulle sue.
Tra un bacio e un altro, ci troviamo nella mia camera, con un calcio mi chiudo la porta alle spalle.
I nostri vestiti finiscono a terra in pochi secondi tranne i suoi boxer.
Le mie mani scorrono sul suo petto fino a raggiungere l'elastico dei boxer che viene anch'esso spazzato via. Le sue labbra si staccano dalle mie per posarsi sul mio collo mentre mi sdraio sul letto.
Mi lascia baci umidi su ogni centimetro della mia pella fino ad arrivare ai seni.
Passa la lingua su di essi, torturandoli fino a farli diventare turgidi.
Gemo sotto il suo tocco. Riprende a baciarmi con foga e sento la sua erezione. Porto una mano sul suo membro andando su e giù sentendolo gemere. Allungo la mano e prendo un preservativo dal comodino e glielo metto mentre continua a baciarmi sul collo.
Entra dentro di me, le spinte diventano sempre più veloci e ritmate fino a farmi raggiungere l'apice del piacere.
Viene pochi secondi dopo di me e si accascia sopra di me restandomi ancora dentro.
Mi sorride facendomi sentire per l'ennesima volta rinata e protetta e mi lascia un bacio a stampo sulle labbra.
Vorrei momenti del genere durassero sempre. Quando ci siamo solo io, lui e il nostro piccolo mondo.
Il nostro.
Già, che bella parola.


StayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora