"When you say you need me, no i need you more"
Miley CyrusAllungo un braccio sperando di sentire di nuovo il tocco di Jonathan ma la mia mano arriva fino al materasso.
Vuoto.
Alzo gli occhi di colpo e mi giro a guardare notanto con grande dispiacere di essere sola nel letto. Sola nella stanza.
Le lenzuola sono anche fredde quindi si deve essere alzato da parecchio.
Apro le porte che portano al balcone per lasciare passare un pó di aria fresca e mi vado a preparare in bagno prima di scendere al piano inferiore per fare colazione.
Mancano circa due ore per pranzo e il mio stomaco brontola,purtroppo ieri non ho mangiato correttamente.
In casa regna il silenzio e mi chiedo se Jennifer si sia ormai svegliata.
Con mia grande sorpresa e delusione non incontro nessuno.
Oltre a essere silenziosa, la casa è anche deserta.
O Jennifer non si è svegliata.
Apro il frigo per prendere del latte e quando lo richiudo noto un post-it sopra di Jennifer stessa. Dice di essere uscita con Ally a iscriversi a un corso di yoga.
Rileggo la frase altre tre volte.
Yoga.
A cosa le servirebbe? Più si va avanti più Jennifer fa uscire idee strambe.
Yoga.
Pff.Prendo il cellulare e le mando un messaggio: Ally impazzirà ancor prima di partorire.. a forza di stare con te.
LA risposta non tarda ad arrivare ed è proprio quello che immaginavo avrei ricevuto: cattiva.
Con tanto di faccina triste!
Mi scappa un risolino e appena terminata la colazione decido di chiamare Jonathan.
Vorrei sapere quello che gli è successo ieri. O per lo meno,qualcosa in generale. Insomma voglio sapere.
E ora poi? Dove sarà andato?
Non voglio sembrare ossessionata da lui ma il desiderio di conoscere le sue mosse è troppo forte.
Non credo si possa definire ossessione ma semplicemente "desiderio di conoscere le postazioni del proprio ragazzo ".
Per il suo bene. In caso succedesse qualcosa.. e per sapere se caricare un fucile in caso si dovesse scoprire che con lui vi è qualcuno di diversamente simpatico o meglio, diversamente simpatica. Altrimenti chiamata, Meghan.Resto con il cellulare tra l'orecchio e la spalla mentre apro leggermente le finestre del salone, in attesa di una risposta ma niente.
Non è raggiungibile, dice la solita voce programmata.
Cosa significa che non è raggiungibile?
Panico.
Ha spento il cellulare forse.
Perché l'avrebbe spento?
Si sarà scaricato forse.
Ok, questo ha senso.
Ma lui dov'è?
Chiamo Jennifer e anche lei non ha sue notizie.
Stessa cosa per Ally.
Chiamo allora Ty.
-hei-mi saluta-hai visto Jonathan? -chiedo
-buongiorno anche a te. -
-si,scusa,ciao. Hai visto Jonathan? -richiedo ansiosa
-dopo ieri sera non l'ho piú rivisto né sentito. C'è qualche problema? -
-sì.. cioè no.. non lo so. Sto provando a chiamarlo ma non mi risponde -
-Kim? -
-sì?-
-calmati.-ridacchia - Forse è a casa sua o magari è andato a prendere qualcosa,chissà. Capita a tutti di avere la batteria scarica quando si è fuori casa, sono poi guai con la mamma,ma a parte ciò è tutto ok. -
Già. -sì, hai ragione -mi siedo sul divano un pò meno tesa -sto esagerando. -Ridacchio per la battuta. Altro che guai, mia madre mi riempirebbe di domande e di botte.
È più probabile la seconda opzione. Ha dormito da me stanotte perché si sarebbe dovuto svegliare per andare nel suo letto?
Per nostalgia?-ok, grazie. E scusa se ti ho svegliato --Pff. Ci ha pensato Jennifer a svegliarmi,tranquilla. E per qualsiasi cosa comunque, puoi contare su di me -
Dopo aver chiuso la chiamata mi vado a lavare.
Mi asciugo i capelli e mi vesto dopo aver controllato il cellulare. Niente.
Kim, calmati.
E Se fosse veramente andato a casa sua?
Non avrebbe motivo ma tentare non nuoce.
Esco di casa e con pochi passi raggiungo quella accanto.
Busso e mi viene ad aprire la..zia.
-Kim! --salve. Volevo..-mi blocco non appena vedo la figura che si presenta pochi secondi dopo dietro di lei. Dovevo immaginarlo.
Hanna si gira seguendo il mio sguardo.
La signora del fast food. La stessa della chiamata e la stessa che ha scombussolato ancora di più la vita di Jonathan con una telefonata.
-tu! -dice quasi come se mi minacciasse.Già, io. -ehm.. scusate il disturbo. Torno.. -faccio un passo indietro-..magari più tardi-e prima che qualcuno di loro possa rispondere, mi giro e mi dirigo verso casa alla velocità della luce.
Avrei dovuto pensarci che la madre sarebbe passata lì. Era ovvio.Rientro e mi chiudo la porta alle spalle appoggiandomi.
Dove sei Jonathan? Dove?
Ho paura che la madre possa venirmi a fare una bella visita dato che ora è a conoscenza di dove abito.
Fantastico.
Bussano alla porta pochi minuti dopo e quando vedo chi è attraverso lo spioncino mi affretto ad aprire.
Il caro Jonathan ha deciso di tornare. Chissà, forse ha sentito le mie urla di disperazione.-preparati , usciamo. -dice entrando
-dove? -
-via -
-cosa? -
Prima sparisce senza dare sue notizie, ora torna e mi dice, anzi, ordina di seguirlo?-no, fermati. 1.dove cavolo eri? 2.perché non rispondevi alle mie chiamate? E 3. Andare dove? --quante domande! -si va a sedere in salone e lo seguo -dai muoviti,ti dico tutto per strada -
È tranquillo,come se non fosse mai successo niente. Questa è sicuramente una delle tante cose che abbiamo di diverso,il riuscire a far finta di nulla. Io mi sarei chiusa in una stanza e non sarei uscita per mesi prendendomela con il mondo. Perché non posso sembrare serena e sono sempre piena di odio e dolore?Non voglio fare la guastafeste ma temo lui abbia preso alla lettera quello che gli ho detto questa notte. È vero, mi piacerebbe partire per un viaggio, magari su un'isola tropicale,ma non ora. Non adesso. -senti, non posso lasciare la mia vita per seguirti chissà dove. Magari per le vacanze di Natale potremmo andare da qualche parte -mi siedo accanto a lui che avvolge un braccio attorno a me.
-uhm.. non credo tu possa mancare a qualcuno se ti dovessi assentare di poche ore -mi prende in giro
-ore? -
Evidentemente non capisco mai niente.-si. Ora andiamo?-richiede lasciandomi piccoli baci sul collo facendomi andare in tilt.-prima che cambi idea e ti liberi di questi vestiti pesanti e ingombranti-sussurra sulla mia pelle.
Pesanti e ingombranti? Indosso dei semplici jeans scuri con una camicia bianca. Del freddo non c'è ancora nessuna traccia in questa città e non ce ne sarà per abbastanza.
Lo guardo un'ultima volta e tra curiosità, ansia e felicità vado a prendere una borsa in cui metto il necessario,cioè di tutto.
Mando un messaggio a Jennifer per dirle che non saremo a casa per il loro ritorno probabilmente ma dovremmo essere a casa per cena e dopo aver richiuso le finestre,possiamo uscire. 'Loro' perché la mia casa è diventata anche quella di Jennifer, Tyler, Ally e.. Jonathan. Non credo che Jennifer torni a casa sola ad ogni modo.
Non ho la più pallida idea di dove stiamo andando,ma poco importa,purché sarò con lui,starò bene.
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Stay
Teen Fiction"Anche se stenti a crederlo,arriverà un giorno in cui tutto sembrerà perfetto e anche se non durerà per sempre saprai che anche a te è stata data l'opportunità di essere felice " Proprio quando desideri qualcuno più di qualunque altra cosa, lei se n...