Parte 65

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Alexa's POV
"Dobbiamo proprio andare a trovarla questa sera?" Harry lagna.

"Sì Harry, ci ha invitati. Certo che dobbiamo andare" ridacchio.

"Ma possiamo andare a trovare mia mamma in qualsiasi momento, perché deve essere oggi? Il jet lag mi sta uccidendo."

"Si penserebbe che per una persona che viaggia così tanto, tu abbia imparato a disfarti del jet lag velocemente." Harry fa più difficoltà ad ambientarsi che quanta ne faccia io.

"Beh, chiaramente no" risponde definitivamente mentre si toglie la maglietta nera da sopra la testa. "Non posso credere che dobbiamo farlo stanotte" si imbroncia.

Sorrido e scuoto la testa alla sua immaturità, aggiungendo l'ultimo tocco al mio rossetto rosso. "Blocca i tuoi lagni Styles, è tua madre. Per la donna che tu ha dato la vita è il minimo che tu vada a trovarla ogni tanto."

"La vado a trovare! Solo che non voglio questa sera."

"Oh forza, tu hai conosciuto i miei. Non pensi che è arrivato il momento che conosca i tuoi?" mi giro verso di lui e chiedo. Gli rivolgo uno sguardo dolce prima di fare una faccia stupida a cagnolino bastonato per migliorargli l'umore. Fortunatamente ho successo. Lui ridacchia e mi sorride.

Afferra la mia mano con la sua. "Ah va bene. Mi arrendo" sospira.

"Yay" lascio un gridolino e lo bacio velocemente sulle labbra. "Vuoi guidare tu o pensi che lo debba fare io?"

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L'ultima cosa che so è che siamo davanti all'entrata di Anne, e stiamo per suonare il campanello. L'intero viaggio è stato un nervoso mordicchiarmi le unghie, incapace di calmarmi. Di tanto in tanto, quando incontravamo un semaforo rosso o un segnale di stop, Harry si allungava per stringere la mia coscia e distrarmi o promettermi che 'andrà tutto bene'. Non so perché ho così paura di incontrare sua mamma. Credo di essere solo preoccupata di non piacerle.

Harry preme un dito snello sul piccolo bottone, ottenendo un rumore soffocato provenire dall'interno. Sento delle voci gridare qualcosa prima che la porta si apre per rivelare una ragazza con dei capelli di un biondo scolorito, e so immediatamente chi è.

"Gem!" Harry dice e tira sua sorella in un caldo abbraccio. "Non sapevo che eri a casa."

"Sono tornata ieri sera" spiega. "E tu devi essere Lexi." Sposta la sua attenzione su di me. Harry si sposta di lato e sua sorella mi tira in un abbraccio che non mi aspettavo. "Piacere di conoscerti" sorride mentre mi lascia.

"Gemma, giusto? Harry non smette mai di parlare di te" le dico e vedo le guance di Harry arrossare leggermente al mio commento.

"È così?" Gemma ghigna verso suo fratello.

Lui fa spallucce. "Forse parlo un po' di te" ammette.

Lei sorride trionfante. "Mi fa piacere sentire che ti manco. Beh, entrate!" ci invita, spostandosi di lato per farci avanzare.

Afferro la mano di Harry e la stringo forte; mi fa sentire al sicuro, lui mi fa sentire al sicuro.

Sento dei passi sul pavimento di legno dietro di me e mi giro per trovare una donna scendere le scale. Il suo viso si illumina quando ci vede.

"Oh Harry, mi sei mancato" dice mentre scende dagli scalini. Harry lascia la mia mano per abbracciare sua mamma e io mi sento stranamente vuota alla perdita del contatto.

"Ciao mamma" Harry dice caldamente. "Lei è Lexi."

Lei gira il viso verso di me, squadrandomi e sorridendo. "Certo. È da molto che voglio conoscerti!" Anche lei mi abbraccia caldamente e inaspettatamente, proprio come ha fatto Gemma. "Non sono mai riuscita a farti portare qui da mio figlio. Penso che io lo metta in imbarazzo." Non posso fare a meno di ridacchiare al suo commento ed al suo modo amichevole.

Dominant Styles (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora