Dominant Styles (Italian Translation)

Parte 70

LA MIA NUOVA TRADUZIONE; "Lights, Cameras, & Harry Styles". Aggiungetela alla vostra biblioteca, se vi va ❤️

Alexa's POV
Tiro lo sciacquone per la terza volta questa mattina, quasi soffocando a casa del sapore acido del vomito nella mia bocca. Ogni notte dei giorni scorsi, da quando Harry ed io abbiamo rotto, mi sono ubriacata come se non ci fosse un domani, sperando che farà passare il mio dolore. Tossisco mentre sollevo il mio corpo debole dal pavimento. Fisso il mio riflesso a pezzi nello specchio. I miei occhi sono rosso sangue e le mie guance  bianche che portano al giallo. Le mie labbra sono screpolate e senza colore, non piene e rosa con il loro solito.

Qualcuno bussa alla porta del bagno. "Lexi?" Eleanor chiama esitante.

"Sì, entra" rispondo debolmente.

Entra nel piccolo spazio tenendo in mane un'enorme pastiglia bianca, un bicchiere d'acqua e una tazza di caffè. "Non sapevo se volevi del caffè per la sbornia, ma ti ho portato anche una pastiglia di Alka-Seltzer per lo stomaco."

"Grazie." La mia risposta è brusca, probabilmente rude. Fingo un sorriso mentre lei mi passa la pastiglia bianca, che getto prontamente nel bicchiere di acqua. Non mi offre il caffè ora, probabilmente turbata dal mio aspetto disordinato.

"Io uh, ho anche dei cracker in cucina se vuoi qualcosa da mangiare" offre. "Mi preoccupa il fatto che se non hai niente nello stomaco finirai per vomitare sangue o qualcosa del genere."

"Certo, cercherò di mangiare qualcosa" scrollo le spalle. La mia sofferenza fisica è abbastanza feroce per distrarmi dalla mancanza di Harry.

Eleanor mi accompagna in cucina e posa sul tavolo un piatto di noiosi cracker. Ne prendo uno e ne mordo metà. Faccio del mio meglio per masticare il cibo senza sapore, ma il mio corpo vuole rifiutare l'alimento. Con la coda dell'occhio, vedo la mia migliore amica guardare attentamente ogni mia singola mossa.

"Non risponderà alle mie chiamate" dico all'improvviso, rompendo il silenzio fitto che ha infestato la stanza. "Ho chiamato, chiamato e chiamato ma tutto ciò che ricevo è la segreteria."

"Dovevi aspettartelo, Lex" risponde. Il suo tono è dolce, non vuole ferirmi.

"Lo so" sospiro. "Vorrei solo potergli parlare. Sono passate quasi due settimane e lui non mi ha detto una parola. Vorrei che mi desse una possibilità, una possibilità; due minuti, è tutto ciò che mi serve. Ho bisogno che mi ascolti." Spingo il piatto di cracker lontano da me e tiro le ginocchia al petto, l'azione mi da un senso di protezione.

"Posso avere quel caffè ora?" chiedo, guardando la mia amica con occhi innocenti.

Lei sospira e mi passa reclutante la tazza. Prendo un sospiro e assaporo la sensazione di calore mentre ingoio il liquido dal sapore forte.

Improvvisamente, un'idea si accende nella mia testa. "Torno a casa per parlargli."

"Cosa?" Gli occhi di Eleanor si spalancano alla mia dichiarazione impulsiva. "No, non puoi."

Aggrotto le sopracciglia in confusione. "Perché?"

Lei si guarda intorno nervosamente, formulando una risposta plausibile nella sua testa. "Perché, um, probabilmente vuole avere il suo spazio. Non vuoi accalcarlo in un momento del genere."

"Basta con le stronzate" la fermo. "Che cosa non mi stai dicendo?"

Lei sospira profondamente, non incontrando i miei occhi. "Non è qui."

"Non è qui? E allora dov'è?" mi chiedo ad alta voce.

"LA..." Si prepara per la mia reazione, le spalle si tendono mentre incontra reclutante il mio sguardo.