Parte 80

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Alexa's POV
Mi siedo sul letto, lasciando uno scomodo spazio tra di noi. Sembra come se qualcosa si fosse rotto, le nostre corde si sono spezzate. Non sento più la connessione che una volta condividevamo-e sapere che ne sono io la ragione mi uccide.

Restiamo in un fitto silenzio per non so quanto, nessuno dei due ha il coraggio di cominciare a parlare. Ripenso alla mia lettera, pensando a tutti i miei 'mi dispiace' e quanto significavano per me. Non penso di essere mai stata così sincera nella mia vita. Spero solo che lui lo veda.

Infine, Harry parla. "So della droga, Lexi. So quello che hai fatto."

Con la coda dell'occhio, lo vedo girarsi nella mia direzione ma non riesco ad incontrare il suo sguardo. "Ti prego, non essere arrabbiato con me" mormoro. "Ho fatto quello che era giusto in quel momento. Non l'ho fatto per me o per noi, l'ho fatto per te, Harry-solo per te."

C'è silenzio per dei secondi. Non ho ancora il coraggio per guardarlo. Improvvisamente lo sento ridacchiare, il che non è la reazione che mi aspettavo.

"Il fatto che tu creda che questo mi renda arrabbiato dimostra quanto sia incasinato tutto questo." Le sue parole mi colgono di sorpresa e non ho scelta se non quella di sollevare gli occhi su di lui, cercando di capire cosa intende. C'è un sorriso gentile sul suo viso mentre mi studia.

Non riesco a dire altro che un perplesso, "What?" come risposta.

"Lexi," prende le mie mani nelle sue, "ti ho detto che sono a conoscenza di quello che ho fatto. So che ti sei presa la responsabilità per me, scegliendo di preservare la mia immagine sulla tua. È stata una delle cose più stupide, idiote, assurde e cretine che avresti mai potuto fare." Abbasso il capo quando dice questo. È arrabbiato. Il suo tono cambia con questa frase. "Ed una delle più altruiste."

I miei occhi si spalancano alle sue parole. Cerco nel suo viso una traccia di rabbia o falsità, ma non ne trovo. È assolutamente serio-cosa che mi spaventa a morte.

"Non posso credere che hai fatto questo per me. Beh, in realtà riesco perché sei una delle persone più straordinarie che io abbia mai incontrato. Non so neanche come ringraziarti per questo, o per tutto quello che hai fatto per me-perché hai fatto molto. Ho bisogno che tu sappia che cosa significa per me e quanto sono grato. Metti sempre i miei bisogni prima dei tuoi e questa non è stata un'eccezione. Mi ami incondizionatamente-anche quando non lo merito-quindi io te lo devo."

Sono senza parole, completamente stupefatta da quello che sento. Sta per perdonarmi? Ho aspettato per questo per quello che sembra una vita. L'ultima volta che stava per arrivare, stavo sognando. Forse la mia mente sta giocando ancora con me. Forse voglio così tanto il suo perdono che sto avendo delle allucinazioni.

"Il modo migliore in cui posso provartelo è con queste tre piccole parole. Ascolta attentamente quello che ti sto per dire, perché voglio che tu sappia che lo intendo davvero." I suoi occhi verdi sono incatenati nei miei e sento che la nostra connessione si sta riparando. Il mio cuore praticamente mi balza fuori dal petto mentre aspetto. Potrebbe essere quello, tutto potrebbe finire.

Lui pronuncia quelle due, semplici parole che ho tanto aspettato. "Ti perdono."

Tutto sembra congelarsi. Entro in una sorta di trance ultra corporea dove non riesco a sentire o dire nulla se non le sue parole. Non riesco a fare nulla se non restare seduta qui, la mascella spalancata come i miei occhio. Il sollievo scorre per il mio corpo immobile mentre il mio cuore comincia ad aumentare di battito.

Lui mi perdona. Lui mi persona. Continuo a ripetermi nella mia testa, psicoanalizzando ogni parole nello scrutinio più intenso.

"Mi perdoni" mormoro inconsciamente sotto voce.

Dominant Styles (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora