Dominant Styles (Italian Translation)

Parte 40

Harry's POV
Dopo aver terminato la chiamata con Louis, sento la porta di casa chiudersi e realizzo tutto. Se n'è andata davvero, se n'è andata ed è colpa mia.

No, no, no, no, no.

Corro su per le scale e dentro la nostra camera. Alcune delle sue cose non ci sono più, ma i cassetti sono ancora pieni di vari capi di abbigliamento e trucchi. La maggior parte delle sue cose che teneva in bagno non ci sono più, ha lasciato solamente il dentifricio sul lavandino che condividevamo. In base a questo, credo abbia portato via abbastanza cose per stare via due notti, quindi spero tornerà da me.

Ma so che anche se tornasse a casa, non resterebbe. Le ho detto di averla tradita. E ciò che lo rende anche peggiore è che io non l'ho fatto davvero, le ho probabilmente spezzato il cuore a causa di questa bugia e dovrò convivere con la colpa per sempre. Me lo sarà ricordato ogni volta che guarderò il suo viso, ogni volta che la vedrò ridere o piangere, ogni volta che semplicemente la penserò. E so che continuerò a vederla, lei è una parte del gruppo ora, i miei amici sono i suoi amici.

Sento una singola lacrima scorrere sulla mia guancia prima di cadermi sul petto, ma sorprendentemente non è seguita da altre. Mi siedo sul letto dopo aver preso una maglietta dal pavimento ed averla indossata. La stanza sembra mezza vuota senza Lexi, come se qualcosa mancasse al solito posto felice.

Mi sento come se fossi tornato indietro al nostro anniversario dei sei mesi, indietro a quei momenti terribili che ho passato piangendo e colpendo le pareti. Sento lo stesso dolore al petto, e ricordo tutto perfettamente. Non ero ubriaco, avevo il controllo completo delle mie azioni e ho deciso di fare la cosa sbagliata. Ho scelto di mentirle, ho scelto di farle credere a questo pezzo finto di informazione così lei non avrebbe scoperto ciò che ho fatto realmente. Non ho scuse per il mio sbaglio e per le mie povere decisioni, non ho possibilità di incolpare qualcun altro per questo, è stata tutta colpa mia.

La scorsa volta è stato più facile, mi ricordo solo delle parti di quella notte a causa dell'alcol ma non è lo stesso caso questa volta. Non c'è scampo dalla tetra visione del suo viso ricordandomi quello che ha fatto. Mi immagino il tormento e il dolore che ho visto nei suoi occhi cristallini. Le ho spezzato il cuore con una mezza verità.

Mi siedo sul letto che una volta condividevamo e mi allungo per afferrare il cuscino. L'oggetto odora ancora del suo profumo e riesco a vedere delle macchie rimanenti del suo rossetto rosso macchiare il tessuto. Sento altre lacrime scorrere sulle mie guance, questa volta accompagnate da piccoli singhiozzi e gemiti. Alzo il materiale della maglietta per asciugarmi il viso e mi meraviglio di quanto umido questo diventi.

Passano diversi minuti in cui non faccio altro che piangere, prima che decida di scendere le scale. Lascio riluttante il cuscino che tenevo stretto al petto per annusare il suo profumo. Non appena sono in piedi, sento una sensazione strana e la mia vista si appanna improvvisamente ma prima che possa capire cosa sta succedendo l'effetto bizzarro se n'è andato.

Ma che diavolo?

Scrollo via quella sensazione, non era nulla di serio. Quando entro in cucina, tutto sembra essere normale, vedo che la macchina del caffè e stata usata recentemente, cosa che non mi sorprende; Lexi beve il caffè solo dopo le mattine pesanti e questa è definitivamente una di queste. Ma qualcosa sul bancone attira la mia attenzione, qualcosa di piccolo e bianco.

Cammino verso l'isola al centro della stanza e il mio cuore fa un balzo quando realizzo cos'è l'oggetto. È la collana in oro bianco di Lexi, quella che le ho regalato tre mesi fa per scusarmi per il mio errore.