Parte 81

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Alexa's POV

"Perché non ricominciamo?" Suggerisco.

"Che cosa intendi?" Harry chiede.

"Intendo noi, perché non ricominciamo, un nuovo inizio. Voglio avere la possibilità di fare le cose nel modo giusto."

Lui sorride e annuisce. "Ciao, sono Harry" si presenta allungando la mano verso di me.

Ritorno il gesto gentile, mettendo la mano nella sua e scuotendola. "Sono Lexi."

Riesco a sentire improvvisamente l'energia dei nostri tocchi sparata nel mio corpo come se fossi connessi e dal modo in cui i suoi occhi si scuriscono, capisco che anche Harry ha avverte questa sensazione. Wow, che cambio di situazione.

Devo trattenere tutta la mia forza per non chinarmi e baciarlo su quelle labbra che non sento da settimane, almeno non in un senso romantico.

Dobbiamo ricominciare da capo, con una lavagna bianca, mi dico. Riesco a vedere che lui sta facendo fatica come me. Riconosco la lussuria nei suoi occhi mentre mi guarda fissarlo. Mi mordo il labbro inferiore d'istinto e guardo come ingrossa le narici e chiude i pugni.

Cazzo, sarà più difficile del previsto.

Non dovrei pensare già al sesso, giusto? Voglio dire, abbiamo appena chiarito. Tutto ciò a cui dovrei pensare è quanto lo amo e quando significa per me il suo perdono.

Ma non è questo il caso.

Ora che tutto tra di noi è tornato al proprio posto, non voglio nulla di più che ripartire da dove ci eravamo fermati. È quello che abbiamo fatto ieri, no? Abbiamo scopato nello sgabuzzino di una dannata caffetteria perché siamo incapaci di tenere le mani al loro posto.

Rimaniamo fermi, a fissarci l'un l'altro con il desiderio ed il bisogno che annuvola le nostre menti. Guardo la sua lingua fuoriuscire dalla sua bocca, umettandosi le labbra nel processo. Io continuo a mordicchiarmi il labbro, cercando con fatica di zittire le immagini erotiche nella mia mente.

Che cosa diavolo c'è di sbagliato in me? È come se tutta la mia vita ruoti intorno a lui e-specialmente in questo momento-il suo corpo. Non sono passati neanche dieci minuti da quando ho ammesso di averlo tradito e sto già immaginando di togliergli i vestiti di dosso. Sono un disastro.

"Dovrei, um" comincio ma mi perdo nei suoi occhi color verde smeraldo. "Dovrei andare. Penso che Eleanor abbia bisogno di me o qualcosa del genere, forse era Sophia, non sono sicura" parlo velocemente.

"Sì..." mormora, non concentrato chiaramente su quello che stavo dicendo. "Oh, voglio dire, certi" esce dal suo piccolo stato di trance. "Dovresti andare."

"Giusto, dovrei andare. Okay, sì. Vado." Probabilmente sembro delusa perché non riesco a processare un singolo pensiero.

Esco dalla stanza senza un'altra parola, solo per tornare indietro notando di aver dimenticato le scarpe. Harry si gira al suono della porta che si apre e poi si richiude.

"Io uh, ho dimenticato le mie cose." Indico la poltrona con i miei tacchi e borsa, il mio cappotto appeso sullo schienale. Afferro il tutto, faticando per indossare le scarpe mentre cammino-il che è quasi impossibile, specialmente nel mio stato disorientato. "Dannazione" mormoro mentre inciampo. Sono talmente concentrata sui miei tacchi che camminando vado a scontrarmi sulla parete. "Cazzo" gemo di dolore e giuro di sentire Harry ridacchiare dietro di me.

Perché sono così stupida?

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Non appena chiudo la porta dietro di me, rilascio un sospiro profondo. Perché l'ho fatto? Perché ho suggerito di ricominciare da capo? Mi sto già pentendo della decisione che ho preso meno di cinque minuti fa. Sono stata stupida e impulsiva, è completamente ridicola a pensare di poterlo gestire.

Dominant Styles (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora