Aveva dormito male, Louis, quella notte. Aveva sognato qualcosa, non se lo ricordava bene. Non era stato un incubo, ma l'aveva reso irrequieto, come se avesse avuto qualcosa che voleva ma gli fosse sfuggito nuovamente. Decise che aveva bisogno di un caffè, prima di cominciare la sua giornata lavorativa, un caffè vero e proprio, non l'acqua sporca del distributore.
Ordinò un macchiato e un krapfen alla crema, poi si sedette a un tavolino appartato per godersi dieci minuti di calma prima della sua routine lavorativa.
Quando aveva i turni del mattino, Liv non mancava un giorno di partire da casa in ritardo e doversi fermare a prendere un cappuccino e qualcosa da mangiare al bar dell'ospedale. Certo, alcuni giorni era stato Chad a farle trovare la colazione in ufficio, ma quelli ormai erano tempi passati. Era affamata quel mattino, complice la serata precedente, che l'aveva vista crollare a letto non appena arrivata a casa, dimenticandosi di cenare.
"Un cappuccino e una brioche alla crema, per favore" Ordinò, senza fare caso al fatto che di brioche non ce n'erano che due.
"Ne ho una vuota e una vegana dottoressa, mi spiace"
"Oh... Okay, allora qualcosa alla crema, qualsiasi cosa. Un krapfen c'è?" Domandò speranzosa, per vedersi tutto sfumare nello scuotere della testa della barista.
"Riesce ad aspettare mezz'oretta? Per ora alla crema non ho nulla, l'ultimo krapfen l'ha preso il signore seduto lì in fondo" Raccontò la barista, indicando un tavolino in cui un uomo leggeva il giornale sportivo, con il krapfen poggiato ancora sul piattino, intero se non per un morsetto. Cosa ti costa Liv; si domandò la donna, facendo un respiro profondo e chiedendo alla barista soltanto il cappuccino.
"Non esiste più la cavalleria, non credi?" Fu la domanda rivolta a Louis, che alzò gli occhi al cielo al riconoscere la voce. Olivia Blake aveva preso posto al suo tavolino, poggiando il proprio cappuccino.
"Siediti pure dottoressa Blake, non attendere il mio permesso per sederti" Mugugnò, prendendo la sua colazione e addentandola. Non aveva ancora alzato gli occhi sulla dottoressa, ma sapeva che gli avrebbe fatto la predica per qualche cosa. D'altronde, è sempre così.
"Voglio dire, mettiamo che tu abbia preso l'ultimo krapfen, e che io voglia un krapfen. Un cavaliere si scuserebbe e mi darebbe il suo krapfen. Eppure figuriamoci se lo faresti, tu"
Louis in tutta risposta alla provocazione diede un altro morso alla pastina, esagerando la reazione alla bontà, poi arrivò con lo sguardo su quello severo della dottoressa.
"Lo vedi? Voi uomini siete tutti uguali, siete tutti egoisti e i cavalieri non esistono più" sostenne, bevendo l'ultimo sorso di cappuccino.
"E poi – riprese pulendosi le labbra dal latte – chi poteva essere se non tu a prendere quello che di solito prendo io. Secondo me lo fai di proposito"
La trovava fastidiosa, Liv, tanto che per farla stare zitta Louis avrebbe fatto perfino l'impensabile. Stava per fare l'impensabile? La dottoressa era imbronciata, le braccia conserte sul petto, in un atteggiamento che fece quasi ridere Louis. Forse fastidiosa non era il modo più giusto per descriverla.
Tagliò l'ultimo pezzo di krapfen, quello con una maggiore quantità di crema, poi con un gesto fluido avvicinò a lei il piattino, si alzò e andò a pagare, seguendo l'incredulità di Olivia con la coda dell'occhio. Pagò la colazione di entrambi, poi si riavvicinò all'orecchio della dottoressa, senza fare troppo rumore.
"Ora oltre alla sigaretta mi devi anche metà colazione, Blake, io non dimentico" Le sussurrò, girando poi sui tacchi e uscendo dal locale, fallendo nel trattenere un sorriso al pensiero dell'espressione della donna.
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The Cure - Harry Styles & Louis Tomlinson
FanfictionCasey, promessa del judo inglese, si sta preparando a raggiungere uno dei traguardi più importanti della sua vita. Olivia, chirurgo pediatrico, ha una vita intensa, divisa tra il lavoro che tanto ama ed i rapporti extra professionali con un altro me...