The Cure - Harry Styles & Louis Tomlinson

Magnetic Moments

Solitamente la doccia le faceva bene, la rilassava lasciarsi scorrere l'acqua calda sulle spalle, sciogliere i muscoli un poco alla volta sotto il getto, ma quella sera niente sembrava riuscire a toglierle di dosso la tensione accumulata durante l'allenamento. Uscì dal box doccia, avvolgendo il suo corpo in un asciugamano, poi si asciugò il viso e strofinò i capelli con un altro, e si guardò allo specchio, sbuffando al suo stesso riflesso. Infilò velocemente l'intimo, poi uscì godendosi per un momento lo sguardo sorpreso di Harry, che la percorse da capo a piedi, procurandole un brivido lungo la schiena.

L'uomo sembrò riscuotersi dal momento di stupore, portando gli occhi all'altezza di quelli di Casey, per poi chiedere "Come va ora?", ricevendo solo un'alzata di spalle in risposta.

"Allora bisogna procedere con le maniere forti – Annunciò, lasciando Casey interdetta per un attimo e poi battendo una mano sul letto – Vieni qui"

Casey obbedì, andando a sedersi dove lui le indicava e lasciando che Harry scorresse indietro, alle sue spalle. Chiuse gli occhi quando sentì le mani del medico posarsi sulle sue spalle, e lasciandosi andare ad un mugolio soddisfatto non appena le sue dita iniziarono ad applicare pressione sui punti giusti. Poco a poco, finalmente, sentiva la tensione abbandonarla completamente, lasciandole libera la mente e concentrandosi solo sul tocco magico di Harry. Le sue labbra si piegavano in sorrisi di piacere fin troppo spesso, così come le parole di ringraziamento che avrebbe voluto rivolgere ad Harry si riducevano a mormorii indistinti che spingevano il chirurgo a continuare. Ad un tratto, assieme alle dita sul fondo della sua schiena, Casey percepì le labbra morbide di Harry sulla spalla, che si spostavano lentamente verso la base del suo collo, sfiorandola delicatamente.

I respiri di Casey si fecero più profondi, facendo affiorare sorrisi sulle labbra del medico. Non ci volle molto prima che la ragazza portasse una mano alla sua nuca, per tenerlo più vicino a lei.

"Sei bellissima anche quando sei arrabbiata, lo sai?" Le sussurrò Harry all'orecchio, vedendo la pelle di lei decorarsi di brividi.

"E tu sei fin troppo comprensivo, dottore" Replicò Casey, la voce ridotta ad un mormorio.

"Comprensivo o opportunista?" Obiettò l'uomo, abbassando la spallina del reggiseno di Casey e continuando a baciarla dal collo alla spalla, per poi decidere di unire le mani sul gancetto e levarlo completamente.

"Sai come trattare i tuoi pazienti in ogni occasione, mettiamola così" Concluse Casey, voltandosi ed andando a cingere il collo di Harry con le braccia e baciarlo sulle labbra, approfondendo il contatto e lasciando le mani dell'uomo vagare sul suo corpo.

Fu poi lei ad infilare le mani sotto la t-shirt bianca del medico per percorrere il suo torace con la punta delle dita, lasciando una scia di brividi sulla pelle del medico ed una sensazione di frenesia che andava velocemente impossessandosi di lui, tanto che, una volta senza maglia, cinse la vita della ragazza con un braccio per farla stendere sotto di lui, senza smettere di baciarla.

Poteva essere considerato un luogo comune, ma la delicatezza e l'esperienza che trasudava dalle mani di Harry durante il suo lavoro, era pari a quella che usava sul corpo di Casey in quel momento e sembrava magicamente trasferita anche alle labbra dell'uomo, che la stavano percorrendo in ogni suo centimetro. Si trovò ad ammirare Harry, in ginocchio sul letto davanti a lei, gli occhi verdi che la fissavano come a chiedere il permesso, ma anche a constatare che avrebbe fatto come voleva in ogni caso. Fu solo un attimo, poi l'uomo si chinò a baciarle il ginocchio, lasciando Casey interdetta per un attimo, finché non realizzò cosa Harry stesse facendo realmente: stava percorrendo con le labbra, baciando con estrema dolcezza ogni tratto della sua pelle, la cicatrice lasciata dall'operazione avuta dopo l'incidente, senza la quale probabilmente non si sarebbero mai conosciuti. Lo lasciò tornare più su, lentamente, chiudendo gli occhi mentre le sfilava le mutandine e la baciava, prima sul basso ventre, poi più giù, costringendola a stringere tra i pugni le lenzuola e tentando di rimanere ferma, per poi lasciarsi andare ed accarezzare i capelli di Harry, a tratti strattonandoli leggermente.