The Cure - Harry Styles & Louis Tomlinson

Worries

Casey, dopo che Harry aveva accennato a qualche cosa che potesse essere successa in Svizzera, aveva tentato un paio di volte di intrappolare l'amica per farsi raccontare i minimi dettagli, ma nulla, Liv sgusciava via non appena entravano in discorso, forse non ancora pronta a raccontare quello che, più che probabilmente, era successo. 'Ma non potrà sfuggirmi per sempre' rifletté Casey, sorridendo a Liv da sopra la tazza di caffè che stavano bevendo quella mattina. Stranamente, entrambe avevano la mattina libera, e Liv aveva voluto aspettare Casey per fare colazione.

"Potremmo andare a sgranchire le gambe più tardi, fare una corsetta magari!" Propose Casey, dopo che Liv le aveva chiesto se volesse fare qualcosa con lei. Liv tentennò; Casey lo sapeva, che Liv preferiva di gran lunga altri tipi di allenamento, ma la giornata soleggiata e la temperatura estiva erano proprio invitanti.

"Ah e va bene dai, ma solo se poi possiamo andare a fare shopping. Devo andare a prendere un reggiseno nuovo, perché purtroppo il mio completo nero è da buttare" Rispose Liv, affranta, dando involontariamente all'amica l'aggancio per soddisfare le sue domande.

"Te l'ha strappato via in un momento di foga?" Domandò, sogghignando, mentre Liv spalancava gli occhi.

"Ma sei seria? Certo che no! Non siamo mica animali, noi. Dai andiamo a prepararci prima che mi passi la voglia di correre" Insistette Liv. Sapeva benissimo che Casey non avrebbe demorso facilmente, che l'avrebbe perseguitata per tutta la mattina, ma non sapeva nemmeno da dove cominciare, con tutto quello che era successo in quel weekend. E poi voleva tenersi un po' per lei certe cose, seppure prima o poi Casey ne sarebbe comunque venuta a conoscenza. Docilmente, l'amica lasciò stare l'argomento, alzandosi per andare a lavare la tazza e poi cambiarsi. Liv rimase seduta un istante di più, poi sorrise e si alzò a sua volta.

"Puoi andare un po' più piano? Non ti sto dietro, non sono un'atleta olimpica, io" Urlò Liv a Casey, qualche metro più avanti, mentre l'amica si voltava sorridente.

"Dai non ti lamentare e andiamo!" Replicò Casey, rallentando comunque in modo che Liv la raggiungesse.

"Allora..."

"Se stai per chiedermi qualcosa riguardo a Louis perché pensi che la fatica mi faccia parlare – Liv interruppe Casey, rallentando nuovamente per ritrovare il fiato – non è così, non ce la faccio"

Casey si fermò istantaneamente, di botto, mentre Liv quasi cadeva per l'improvviso alt. Mise le mani sulle ginocchia, poi si voltò verso l'amica, che la stava guardando con un sorrisone.

"Beh ma allora fermiamoci per respirare! Su Olivia non puoi tacere per sempre" Insistette Casey con aria implorante: si appese al braccio di Liv, che alzò gli occhi al cielo, poi annuì.

"Va bene, ma solo se ci sediamo su quella panchina"

"Butta le sigarette dottoressa Blake, non hai più polmoni qui" Casey prese in giro l'amica, che la fissò con uno sguardo truce. Respirava a fatica, intenta senza grande successo a fare respiri profondi.

"Oppure no: stare con Louis ha reso i tuoi sguardi più cattivi – ritrattò, con una mano sulla schiena di Liv, poi aggiunse con mal celata curiosità – Okay, sono pronta, raccontami del weekend!"

"Sei una ficcanaso, Casey Halliday" Si arrese Liv. Le raccontò tutto, o quasi, per filo e per segno. Le parlò della prima serata, le vicende dell'idromassaggio e la fine del suo completo di pizzo nero, poi la camminata del mattino seguente, la voglia matta di tornare alla pace e solitudine dello chalet, quel momento, al ritorno, mentre ancora erano nel bosco e Louis l'aveva spinta con la schiena contro il tronco dell'albero, facendo vagare le mani sul corpo l'uno dell'altra, prima che uno stormo di uccellini li scuotesse, convincendoli che, prima di sfogare i loro desideri, avrebbero dovuto rientrare. Tentennò al momento di raccontare quel che era accaduto una volta rientrati, ma Casey, presa dal racconto e con un'espressione che altro non diceva che "avevo ragione io", insistette perché l'amica le confidasse, nei limiti di quel che riusciva, il più possibile.