The Trap

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Louis spense con la scarpa la sua sigaretta, poi si voltò verso Harry.

"Come se ci interessasse il cambiamento della direzione – si lamentò, mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni – per noi non cambia niente, è solo qualcun altro che farà soldi in più e proporrà progetti inutili"

Harry accennò una risata, poi si abbassò per spingere Louis spalla a spalla.

"Fa parte del lavoro in ospedale, non te l'hanno detto quando te l'hanno offerto al posto della clinica privata?"

"Sì, ma tu puoi svignartela facendo un turno, a me tocca andare comunque... Va a finire che salto anche io, mi toccherà tirare fuori i trucchetti che usavo per saltare le interrogazioni a scuola"

Harry si irrigidì all'istante, fortunatamente senza che Louis se ne accorgesse, poi si guardò intorno in cerca di un appiglio per convincere l'amico ad andare.

"Senti, ma vacci, almeno mi puoi dire cosa dicono e quali saranno i nuovi progetti no? Magari questa è la volta buona che i progetti aiutano l'ortopedia" Suggerì il chirurgo, facendo spallucce quando Louis alzò un sopracciglio.

"Speri che mettano a disposizione una sede più nuova o le nuove macchine per gli esami? Illuso. Probabilmente l'unico settore che si migliorerà sarà quello di Ol- della Blake, dato che Reese entra nel giro delle persone importanti. Te l'ho detto, è inutile andarci" Sostenne ancora Louis, mentre con la scarpa lanciava un sasso oltre la stradina che stavano percorrendo. La trovava davvero una baggianata, quella della presentazione della nuova direzione; un modo per aumentare l'ego di palloni gonfiati, che così facendo si sarebbero gonfiati ancora di più.

"Eddai Louis, fai il bravo per una volta, segui quello che dicono ai piani alti. Prometto che alla prossima riunione ci sarò anche io" A Harry non rimase che insistere, nella speranza che Louis fosse mosso dal suo lato di medico diligente.

"Tanto lo sai che alla fine ci andrò. Ma se mi annoio, esco e me ne vado"

"Puoi sempre sederti vicino a Olivia, sicuramente lì non ti annoi" Suggerì Harry candidamente, guadagnandosi una spinta dall'amico.

"Se mai lo farò, mi assicurerò di pizzicarmi una coscia perché non potrà che essere un incubo. Un orribile incubo – replicò Louis, in tono drammatico – soprattutto se è ancora isterica come la settimana scorsa"

"Già, speriamo le sia passata. Così magari se tu ti controlli riuscite ad andare d'accordo per più di due minuti" Concluse Harry, poi diede una pacca sulla spalla di Louis.

Come Louis aveva previsto, la presentazione si rivelò di una noia mortale: parlò l'ex presidente, poi il nuovo, e di seguito avrebbero parlato tutti i nuovi membri della direzione, tra cui anche Reese, seduto tra gli altri, sul volto un'espressione da uno che si crede il re del mondo. La Blake, al contrario, era seduta diverse file dietro di lui; quando Louis era arrivato, aveva gettato un occhio, vedendo il chirurgo in un'animata conversazione con due colleghe, sembrava essere scocciata per qualche motivo. Strano, aveva ironicamente pensato, poi aveva proseguito oltre. Si era seduto a fianco a una giovane infermiera, che non appena lo vide sorrise intimidita e abbassò gli occhi, increspando le labbra di Louis in un sorrisetto.

Erano passati tre quarti d'ora dall'inizio, la lista di nomi era lunga, e l'infermiera vicino a Louis, carina ma fin troppo timida per i suoi gusti, non aveva ancora mai alzato lo sguardo verso di lui. Annoiato e un po' colpito nell'orgoglio, si alzò e  si diresse verso l'uscita, cercando nella camicia e i pantaloni le sigarette e l'accendino. Si accese la sigaretta inspirando prima una boccata d'aria fresca, poi si avvicinò al posa cenere poco distante. Dalle porte a vetri, seppure non si sentisse nulla, si capiva che Reese sarebbe stato il prossimo a dire la sua fetta di stronzate. La Blake sarà con gli occhioni a cuoricino a questo punto; pensò, alzando gli occhi al cielo, prima di vederla alzarsi e avvicinarsi anche lei alla porta, un'aria indignata sul viso. Che stia venendo a farmi la ramanzina e portarmi dentro per le orecchie? Si chiese, pensando che la dottoressa avrebbe soltanto dovuto provarci, prima di essere, cordialmente ma non troppo, mandata a quel paese.

The Cure - Harry Styles & Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora