7.

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I like to make good girls go bad.
Cobra

Mi risveglio il giorno dopo, in un letto mai visto prima e con addosso una coperta rossa piuttosto morbida.

Dal momento che sono più che sicura di non esserci arrivata spontaneamente, deduco che mi ci abbia portato Luke.

Devo ammettere che questo suo modo di fare così premuroso, mi lascia sempre più basita. Soprattutto perché non so proprio come comportarmi, ne tanto meno cosa dire. E quando io non ho un piano da seguire, succedono episodi come quello di ieri sera.

E ciò non va bene. Proprio per niente.
Io sono quella razionale, quella saggia, quella che non si lascia sopraffare dalle emozioni per paura di soffrire. Ho già perso la testa una volta e visti i risultati, non ho assolutamente intenzione di replicare.

Eppure sono anche quella che vuole disperatamente qualcuno che la travolga, qualcuno che sia capace di andare oltre quel muro che tanto faticosamente ho costruito e che riesca a farmi sentire importante.

Come se fossi l'unica per lui.

Esiste forse una ragazza più contraddittoria di me?

Io non credo.

Il mio intero carattere si basa sugli opposti e ormai sono giunta alla conclusione che non è uno di quelli facili, pronti all'uso.

Purtroppo o per fortuna.

Ho i miei tempi, i miei ideali, i miei gusti.

Non mi piace seguire le mode, né tanto meno fare le cose solo perché fa figo. Ecco perché non sono una patita dei social, da Instagram a Facebook. Ammetto che sono strumenti utili, e alle volte divertenti, ma se penso all'uso che adesso la maggior parte dei ragazzi ne fa, non riesco proprio a fare lo stesso. Si postano foto per il gusto di apparire, di esibire quello che si ha, come se fosse giusto e normale basarsi su oggetti, vestiti ed eventuali viaggi e ci si preoccupa più del numero dei likes piuttosto che di vivere la vita vera, troppo impegnati ormai a vivere quella virtuale.

Non tutti per fortuna sono così, ma tempo fa ho fatto una scelta, quella di di togliermi completamente, e non me ne sono ancora pentita.

Quante volte le mie amiche mi hanno proposto, per non dire talvolta minacciato di iscrivermi nuovamente, solo perché così avrei avuto più occasioni di incontrare gente...

E io ho rifiutato.
Preferisco restare "sola" ma contenta così, e nel mio piccolo fiduciosa che un giorno, arriverà anche il mio di momento.

Di colpo la voce di Luke irrompe nei pensieri, riportandomi sulla Terra.

<< Liv, sono le dieci passate ormai, muoviti a scendere che sto morendo di fame!>>

Fa per girare i tacchi e scendere, quando si volta nuovamente verso di me.
<< Quasi dimenticavo, prima mi ha chiamato Calum, chiedendomi dove fossi... Ho inventato una scusa e penso se la sia bevuta, ma rimango dell'idea che dovremmo ideare una scusa plausibile per quando torneremo. Non voglio che si sappia di questa fuga.>>

Nel sentire la sua richiesta, che poi tanto richiesta non e', lo guardo rapidamente e gli faccio un cenno senza rispondere. Per quanto io sia assolutamente d'accordo con lui, non posso evitare di sentirmi almeno un pochino, ma giusto un filo, ferita da questa sua uscita. Nel momento stesso però in cui realizzo ciò che ho appena pensato, scuoto la testa per scacciare quel pensiero assurdo e mi stiracchio bene, per poi scendere dal letto.

Scendo le scale più veloce della luce perché sono affamata come al solito e vado dritta in terrazza, dove ho la visione più celestiale del mondo.

Un barattolo di Nutella da 5 kg, intero.

La giornata non poteva iniziare meglio.

Dopo esserci fatti un cenno di assenso, ci sediamo quasi contemporaneamente e iniziamo a mangiare, mentre in sottofondo la radio trasmette una delle ultime canzoni dei Coldplay, A sky full of stars.

Semplicemente stupenda.

Senza neanche rendercene conto, iniziamo a canticchiarla insieme e mi accorgo che pure lui è piuttosto bravo a cantare.

Istintivamente gli sorrido e sento ancora quella strana stretta allo stomaco, la stessa stretta che avevo sentito ieri sera mentre mangiavo la pizza.

Possibile che ...?

Scuoto la testa, quasi a voler scacciare via quel pensiero assurdo.

La Nutella sembra averci messo d'accordo, perché decidiamo senza difficoltà come passare la giornata.

O meglio, lui decide e io decido semplicemente di fidarmi.

Ancora.

Dice che mi piacerà un sacco e, in questo modo, potrò spuntare un altro punto della mia lista. Basta questo per convincermi ad accettare e dopo aver finito di mangiare, salgo in quella che ormai considero camera mia, per preparami.

Faccio una doccia veloce e ghiacciata, giusto per svegliarmi del tutto, e mi vesto con un paio di pantaloncini di jeans, una canotta azzurra e le all star bianche.  Mi lavo i denti, spruzzo giusto un filo di profumo sul collo e indosso le lenti a contatto, senza cui sarei persa e mi concedo un ultimo sguardo allo specchio.

L'immagine che mi rimanda è quella di una ragazza sorridente, rilassata e serena. Le occhiaie che tanto gentilmente mi seguono sempre, sono ancora ben presenti, ma meno evidenti del solito, forse perché da quando sono partita ho dormito meglio che nell'ultimo periodo, pur essendo in un letto a me del tutto estraneo.

Niente male, niente male affatto.

Infine prendo borsa, cellulare e occhiali da sole e mi fiondo giù in ingresso, dove Luke mi sta aspettando per portarmi alla prossima pazzia del nostro assurdo weekend.

Non ho assolutamente idea di che cosa aspettarmi da lui, né da ciò che potrebbe aver pensato di farmi fare, ma mentre lui sfreccia verso la nostra destinazione, mi accorgo che per la prima volta dopo secoli, non mi importa. Sto andando incontro all'ignoto e questa consapevolezza, invece di inquietarmi, mi accende come una lampadina il giorno di Natale.

🙈🍀
Scusate l'assenza e la brevità, ma sono nella fase in cui ho troppo poco tempo e troppe cose da fare... spero che nonostante i primi capitoli, ci sia curiosità verso i personaggi (vi assicuro che pur sembrando banale, entrambi hanno dei loro scheletri che finiranno per essere svelati). Fatemi sapere! A presto

THE PROPOSAL (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora