Corro, corro fino a che non sento i polmoni esplodermi e le gambe quasi cedere.
Mi fa male tutto, e fatico a respirare, ma ci sono riuscita. Sono arrivata sotto casa sua, e dalla totale assenza di macchine di fronte al vialetto, deduco che non siano ancora tornati.
Poco male, aspetterò.
Se prima ero stanca morta, adesso sono piena di energie. Carica, ma sopratutto piena di gioia, di prospettive, di felicità.
Come se tutto avesse assunto una nuova sfumatura. Decido di sedermi su una sdraio posizionata nella veranda di casa sua e nell'attesa inizio a osservare l'ambiente circostante. Casa Hemmings fa parte di un bel quartiere, costituito da ville di medie dimensioni, con grandi giardini sia davanti che dietro, insieme ovviamente alla immancabile piscina, tipica della casa media Australiana. Questo quartiere poi è particolarmente tranquillo e ciò sembra quasi un contro senso, considerando che è abitato principalmente da famiglie con bimbi piccoli che, per definizione, sono tutto fuorché tranquilli.
Ed è proprio mentre vago con lo sguardo, che la vedo.Una ragazza dai capelli rosso fuoco, seduta sul marciapiede, che aspetta. Se non fosse che da le spalle a casa di Luke, direi che aspetta proprio lui. Immobile, con le ginocchia strette al petto e il respiro a tratti irregolare.
Sei paranoica, Olivia.
Non tutto gira intorno al tuo ragazzo.Ma quando la ragazza si alza, per poi stiracchiarsi e voltarsi leggermente, non so bene se il mio istinto, il mio lato paranoico o la troppa caffeina, mi spingono a fare qualcosa di estremo. Mi getto a terra, per poi strisciare leggermente verso la colonna principale e nascondermi dietro essa, in attesa.
Se sto esagerando, a breve quella se ne andrà.
Se invece la mia memoria non mi inganna, rimarrà qui finché Luke non tornerà a casa.
Perché purtroppo per me, o fortunatamente, dipende dai punti di vista, una volta che vedo una faccia, che sia per una sera oppure solo per brevi minuti, non la dimentico. Magari il nome mi scivola via dopo pochi giorni, ma i tratti del viso, se sono particolari oppure quella persona ha qualcosa di interessante, non la dimentico.E quella ragazza, fa decisamente parte di quella categoria. E non soltanto perché è oggettivamente una bellissima ragazza, con due gambe chilometriche, due labbra perfette e due meloni al posto delle tette, ma anche e soprattutto perché se la faceva con il mio ragazzo. Non mi ricordo quanto tempo fa, se un anno o forse più, ma un dettaglio del genere, una volta appreso, non si scorda.
Non so il nome, non so l'età o cosa voglia.
Ma una cosa la so di sicuro.
Se sta aspettando Luke, perché di questo ormai non ho più dubbi, io non me ne vado.E neanche a farlo apposta, il biondo in questione sceglie proprio questo momento, ossia quello in cui sono seduta per terra, completamente appiattita contro una colonna di marmo larga il doppio di me, per fare la sua entrata in scena. Sono abbastanza lontana da non farmi notare, ma abbastanza da sentire stralci della conversazione.
E ciò non so se sia un bene oppure un male.
<< Che cazzo ci fai tu qui?!>>.
Dal tono che sta usando Luke, deduco non ne sapesse nulla e ciò un po' mi conforta, anche se non fornisce alcuna risposta.
<< Non hai letto il messaggio?>>.
Dal tono della tipa invece, traspare calma e assoluta tranquillità, come se presentarsi a casa sua fosse la cosa più normale del mondo.
Fermi tutti. Il messaggio era suo?!
<< Si. Ma non vedo come questo ti riguardi.>>

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THE PROPOSAL (COMPLETA)
Teen FictionQuesta è una storia nata da un sogno fatto anni fa e scritta di getto, senza alcun tipo di pretesa. Parla di due ragazzi, Luke Hemmings e Liv Cameron, che pur conoscendosi da tanto, in realtà non si conoscono affatto. Ma grazie a una proposta di fug...