THE PROPOSAL (COMPLETA)

37.

Welcome to my life.
Simple Plan

<< Partiamo da quella testa di cazzo di Horan. Ci ho pensato molto e ho capito che, per quanto assurda sia questa cosa, dobbiamo lasciarla esattamente dove sta. Ossia nel passato. Ormai è successo e tornare a parlarne, non ha proprio senso. Oltretutto, nel caso in cui dovesse anche soltanto avvicinarsi a te, gli spacco la faccia. Lui sa benissimo di cosa sono capace e penso gli sia rimasto il senso di sopravvivenza, per cui non lo farà. >>

Prende fiato, mi guarda e prosegue.

Dato che non potrei essere più d'accordo, non lo interrompo.

Niall e' il mio passato.

Non lo rinnego e non me ne pento.

Ho voluto un bene dell'anima a quel ragazzo e gli sono immensamente grata perché insieme abbiamo passato momenti incredibili, ma ormai è un capitolo chiuso della mia vita.

Il ragazzo biondo di fronte a me invece, fa parte del mio presente e anche del mio futuro. Spero.

<< Punto secondo. Mamma, papà ed il nuovo compagno. Il giorno dopo che abbiamo scoperto tutto, sono andato a trovare papà in cimitero. Non so dirti da quanto non ci andassi esattamente e di questo mi vergogno molto. Ti sembrerà assurdo, ma una volta arrivato lì, mi sono seduto davanti alla sua tomba e ci ho parlato. Gli ho raccontato tutto, dalla storia di Niall alla mamma, dalle mie paure fino ad arrivare ai mie sogni, proprio come se lui mi potesse rispondere. E ovviamente gli ho parlato anche di te. Non so spiegarti bene quanto sia stato positivo per me sfogarmi con lui, ma penso che un po' tu lo abbia intuito, conoscendomi. E penso che si possa notare anche dal mio sguardo.>>

Lo guardo e per un attimo mi soffermo sui suoi occhi.

Ho sempre creduto alla frase "gli occhi sono lo specchio di una persona", perché se ci fai caso e ti concentri, gli occhi una persona possono davvero raccontarti molto.

E, in questo preciso momento, i suoi lo stanno facendo.

Sono limpidi, puri e sollevati.

Come se finalmente avesse preso una decisione importante e la stesse mettendo in pratica. E nel rendermi conto di tutto ciò, un improvviso moto di orgoglio mi riempie il cuore.

Può il cuore batterti talmente forte da sentirtelo scoppiare nel petto?

In questo momento mi sento così.

Sono talmente orgogliosa di lui, degli sforzi che sta facendo per reagire ed essere migliore.
Nonostante il suo carattere, le sue brutte esperienze e il suo pessimismo.

<< Quando sono tornato a casa, ho trovato mia mamma che dipingeva in salotto e le ho parlato. Ho preso coraggio e mi sono scusato per il comportamento della sera precedente, perché ero stato proprio uno stronzo. E ho seguito il consiglio che ai tempi Cal mi aveva dato con te, cioè di parlare con il cuore e buttarmi, senza pensare troppo. Le ho raccontato come mi sentivo, cosa provavo e i miei timori. Ma anche che, da quanto ti ho conosciuto, qualcosa è cambiato in me. Tu mi hai insegnato che, per quanto la vita possa essere bastarda, si può tornare a essere felici. Per cui, dato che lei lo è con quel tipo, ho deciso che gli darò una possibilità. Non sarà facile, ma ci proverò, perché voglio davvero che mia mamma sia di nuovo felice, perché ce lo meritiamo entrambi.>>

Non appena finisce di parlare, mi prendo qualche istante per guardare bene questo ragazzo davanti a me e rendermi davvero conto degli enormi progressi che ha fatto nell'ultimo periodo. Ha dimostrato una forza d'animo che non pensavo fosse possibile avere così giovane, per non parlare poi della dolcezza che rivelato avere sotto quella corazza da adolescente vagamente sbruffone. Ed è mio. E non nel senso possessivo, negativo e banale del termine. Quando lo definisco così, intendo che è una delle cose più belle e importanti che ho. È il mio tesoro, la mia luce e la mia roccia. È il mio sole e il fiore più prezioso che ho, per cui farei di tutto. E questa consapevolezza mi spinge subito tra le sue abbraccia, finendo per stringerlo fortissimo, mentre lui ricambia la mia stretta con altrettanta forza e mi sussurra qualcosa all'orecchio.