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LIV

E anche l'ultimo esame, è ufficialmente fuori dalle palle. Se non fosse che ci troviamo tutti in mezzo al cortile, a saltare, urlare e cantare di gioia, probabilmente non ci crederei. Mancano solo le formalità, ma ormai posso dirlo.
Ho finito il liceo e ciò significa che sono ufficialmente libera.
Adulta. Pronta per affrontare il mondo e qualsiasi cosa mi accadrà.

La settimana degli esami è volata con il tempo di un battito di ciglia, il che è stata una vera fortuna, perché abbiamo avuto appena il tempo di capire cosa stava succedendo e di pregare, che era già tutto finito. Tra qualche giorno avremo i risultati, ma onestamente non mi importa più di tanto. Negli ultimi tempi sono successe talmente tante cose, che credo di avere capito cosa davvero conti per me. E il numero di A non rientra certo tra queste. Perché a prescindere da come andranno, so che il valore di una persona, mio o di qualche mio amico, non si valuta in base ai suoi successi accademici. Certo, sono simbolo di straordinario impegno e orgoglio personale, ma un individuo non è solo un pezzo di carta, ma molto di più.

<< Hey, a cosa stai pensando?>>.

Luke, dopo essersi avvicinato a me e aver appoggiato il mento sopra la mia testa, una delle sue due posizioni preferite, mi stringe forte, per poi lasciarmi un veloce bacio sulla testa e attendere la mia risposta.

<< A quanto ho imparato quest'anno. In tutti i sensi.>>

<< Condivido appieno.>>

Sono passati cinque giorni e ancora non ho fatto passi avanti sulla questione di cui sono venuta casualmente a conoscenza domenica sera. Zero de zero. Ho provato a pensare a qualche modo per introdurre il discorso, ma non sono giunta a nessuna conclusione valida, perché da ogni possibile punto di vista, sarebbe saltato fuori il fatto che lo avevo spiato. Ho provato allora a far finta di niente e aspettare che fosse lui a introdurre l'argomento, ma anche li buco nell'acqua. Mi ha raccontato della cena in maniera completa e esaustiva, ma ha completamente omesso l'incontro con Roxy, come se dal suo punto di vista non fosse per niente rilevante.

E io mi fido di lui.

Però allo stesso tempo non posso scordare la sua faccia di paura quando la rossa tutta tette ha tirato in mezzo la questione del favore con Lucky.

Una ragazza normale sorvolerebbe e lascerebbe stare, rispettosa del fatto che se il proprio ragazzo non ha aperto bocca al riguardo, qualcosa significa.

Ma io non sono normale, non sono pacata e soprattutto non sono capace di ignorare il mio istinto quando si fa sentire in questo modo. L'unica cosa a cui riesco a pensare, e' la faccia preoccupata di Luke. Luke è il mio ragazzo. Quindi il mio compito è aiutarlo, proteggerlo e tentare di schiacciare qualsiasi cosa si interponga fra lui e quel meraviglioso sorriso che tanto amo.

Come, ancora non lo so.

Ma sicuramente qualcosa mi verrà in mente.

Dopo tutto sono del segno del leone e si sa che uno dei segni distintivi, è la testardaggine ogni oltre immaginazione.
E chi conosco pazza almeno quanto me?

Bella, ovviamente.

<< A cosa pensi?>>.

Se solo sapessi, biondo...

Dato che non posso certo dirgli che sto progettando un modo di ficcanasare ancora di più, sparo la prima cosa che mi viene in mente, sperando regga.

<< Ai meloni.>>

Un secondo dopo aver aperto bocca, mi rendo conto della cazzata appena detta e se non fosse per la faccia buffa di Luke, mi sotterrerei da sola.

<< Ai meloni. Scelta interessante.>>

THE PROPOSAL (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora