4.

1.8K 169 85
                                    

We feel sorrow, we feel pain, but there's sunshine after rain.
Jake Miller

Una volta usciti dal supermercato, portiamo la spesa in macchina e, nel giro di dieci minuti, arriviamo alla villa.

Se è possibile innamorarsi di un edificio, io sono ormai totalmente cotta. Perché dico così? Semplice, la casa e' a dir poco stupenda e in questo preciso momento, Luke è in cima alla lista delle persone che amo di più al mondo. Cosa che fino a qualche giorno fa non avrei mai reputato possibile, ma si sa che la vita è davvero assurda e imprevedibile.

Di colpo mi vengono in mente una serie di cose che posso fare per rilassarmi, rilassarmi davvero e subito un enorme e sincero sorriso mi compare in volto.

Istintivamente mi giro e gli salto addosso, avvolgendolo in un abbraccio da orso e non smettendo un attimo di ringraziarlo per avermi portato lì. Considerando che normalmente io non compio assolutamente gesti del genere, si capisce subito quanto questa fuga stia facendo effetto.

Lui, chiaramente in imbarazzo, prima mi stringe debolmente, poi mi fa un cenno e si stacca da me, facendomi poi segno di entrare. Mi mostra la casa e la mia stanza, ma dato che io ho una fame da lupi, liquido il disfare la valigia a dopo e mi fiondo in cucina a cucinare. La cucina è piccola, ma spaziosa e dotata di tutto ciò che potrebbe servire per una grande cena. A una seconda occhiata poi, devo riconoscere che è estremamente confortevole ed elegante. Per quanto possa esserlo una cucina di una casa di vacanza.

Insisto nel preparare il pranzo, dato che Luke ha guidato e come se non bastasse ha anche pagato la mia parte di spesa e lui, seppur leggermente dubbioso, mi lascia carta bianca. Mi viene da ridere ripensando alla sua smorfia, che più che dubbiosa, definirei preoccupata. Estremamente preoccupata.

Mica ho intenzione di avvelenarlo!

Dopo qualche attimo di indecisione, decido di preparare la pasta alla carbonara, dal momento che me l'ha insegnata mia nonna ed è uno dei pochi piatti che mi viene davvero bene, e mi metto subito all'opera. Come dolce abbiamo comprato il gelato al cioccolato e non potrei essere più soddisfatta, considerando che sono alcuni tra i miei cibi preferiti.

Scegliamo di mangiare sul terrazzo e in quel momento, con quel cibo squisito, quella vista mozzafiato e il tempo così bello, non potrei essere più felice. Mi correggo, non potrei reputarmi più fortunata. Il terrazzo, oltre a essere ampio e molto spazioso, è posizionato in modo tale da farci guardare dall'alto tutto il lago, che in questo momento della giornata, è semplicemente strepitoso. A guardarlo bene, sembra quasi blu, al contrario del cielo che invece è di un azzurro strano. Strano perché è talmente limpido, che mi ricorda gli occhi di qualcuno.

Luke.

Non siamo insieme che da poche ore e già sto subendo il fascino di quel bellimbusto.

Com'è che si dice?

Male ma non malissimo?

Scuoto la testa un paio di volte, per cercare di scacciare via questi pensieri improvvisi e del tutto insensati, per concentrarmi piuttosto su come mi sento in questo momento. Mi sento libera, leggera e spensierata. Senza ansie, né piani scolastici sulla divisione delle materie da studiare o di progetti da consegnare. Per tre giorni potrò sentirmi così, e ancora non ci credo. E tutto ciò è merito di Luke Hemmings, un ragazzo che fino a un giorno fa era sulla mia lista nera. Ora che ci penso, lista nera può sembrare un tantino eccessivo, dato che in linea teorica non mi ha fatto mai nulla di male. Diciamo pure un ragazzo che fino a qualche giorno fa, reputavo il perfetto esempio di biondo palestrato e leggermente menosetto.

THE PROPOSAL (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora