Our love is just a tiring game, I never want a thing to change
John NewmanIl venerdì mattina mi sveglio stranamente carica e positiva, tanto che quando afferro
il cellulare per vedere l'ora, realizzo ho anticipato la sveglia di circa cinque minuti.Diciamo pure che in questo caso si può decisamente parlare di vero e proprio miracolo, vista la mia propensione a dormire sempre, comunque e dovunque.
Prima di cedere nuovamente al sonno, mi alzo con uno sforzo incredibile dal letto e mi avvio verso il bagno, per poi buttarmi, nel vero senso della parola, sotto la doccia. Solo che, essendo ancora leggermente addormentata, invece di aprirla con il getto caldo, parte quella ghiacciata. Con i risultato che caccio un urlo degno delle peggio attrici di Scream e inizio a lavarmi.
Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino.
Una volta finito, esco dal box doccia, per poi asciugarmi e vestirmi con tutta calma, mentre in tutta la mia stanza risuonano le canzoni della mia playlist speciale, con il risultato che mentre mi preparo, canticchio tutta felice.
Io che di solito sbrano chiunque mi si avvicini per interagire con me prima delle dieci del mattino.
Oggi poi mi sento particolarmente romantica, quindi opto per un paio di jeans, ballerine e canotta in tinta con le scarpe, per poi afferrare un golf grigio di parecchie taglie più grandi della mia e indossarlo. Se mia madre mi vedesse andare in giro con un golf così lungo e largo, sicuramente avrebbe da ridire, perché a suo dire non è femminile. Ma a me piace e non soltanto perché è comodo e particolarmente morbido, ma anche perché è suo. Tanto che
prima di metterlo, lo annuso e per un paio di secondi chiudo gli occhi.Sa ancora di lui, dopo quasi due giorni che me lo ha lasciato. Nel rendermi conto del mio gesto, non posso fare a meno che scuotere la testa da sola, per poi ritrovarmi a sorridere come una deficiente al mio riflesso attraverso lo specchio del bagno.
Ormai sono bella che andata. Persa. Fottuta.
Non soltanto il suo profumo è capace di mandare in tilt il mio cervello e ogni minima possibilità di ragionare lucidamente, ma anche ogni minimo collegamento che la mia mente malata riesce a fare con lui. O su di lui.
È semplicemente troppo. Troppo buono. Troppo bello. Troppo magico. Troppo.
Quando finalmente mi riprendo dal mio stato di trans, mi avvicino maggiormente davanti allo specchio e decido di truccarmi con una sottile linea di eye-liner e di lucida labbra, per poi spruzzare qualche goccia di profumo e indossare le lenti a contatto, che puntualmente rischio di dimenticarmi ogni singola volta.
Una volta terminato, mi guardo rapidamente allo specchio e faccio una delle mie solite facce buffe, prima di uscire e dirigermi in cucina per la mia dose mattutina di caffeina e brioche al cioccolato.
<< Ciao tesoro, dormito bene ? Per oggi che programmi hai?>>.
Nel sentire la voce di mio papà, non posso fare a meno di sorridergli a mia volta, per poi andare a dargli un bacio sulla guancia e sedermi accanto a lui.
L'ho detto che sono messa male?
<< Certo papi, come un angioletto. Anzi, ora che ci penso, a pranzo non ci sono perché resto da Bella e torno per le sei circa.>>
<< Non c'è problema, anche perché Emma resta a giocare da una sua amica e poi passa a prenderla mamma, quindi volendo puoi tornare anche più tardi.>>
Si interrompe un attimo per bere un sorso di caffè, per poi scrutarmi attentamente.
<< Perdona la domanda, ma stai per caso tramando qualcosa ? No, perché hai quella tua faccia da guai in arrivo e volevo solo sapere se noi saremo coinvolti o meno.>>

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THE PROPOSAL (COMPLETA)
Teen FictionQuesta è una storia nata da un sogno fatto anni fa e scritta di getto, senza alcun tipo di pretesa. Parla di due ragazzi, Luke Hemmings e Liv Cameron, che pur conoscendosi da tanto, in realtà non si conoscono affatto. Ma grazie a una proposta di fug...