THE PROPOSAL (COMPLETA)

13.

Sugar? Yes please.
Maroon 5

Quando la sveglia suona, sono stranamente già nel mondo dei vivi, avendo passato una notte alquanto agitata a causa dei miei sogni piuttosto bizzarri. Infatti, nel momento esatto in cui la sveglia sul mio cellulare inizia a spaccarmi i timpani, invece che girarmi dall'altra parte per cercare di ignorarla come ogni singola mattina, la spengo al primo colpo, per poi stiracchiarmi ripetutamente e alzarmi dal letto.

Fortunatamente non mi ricordo un solo sogno, ma ho la certezza matematica che in almeno uno dei tanti, ci fosse lui.

Quel ragazzo mi sta facendo impazzire. Quando, stupida deficiente io, ho accettato di passare quel weekend con lui, mai avrei immaginato che, tra innumerevoli conseguenze che avrei avuto, ci sarebbe stata anche la mente invasa dalla sua stupida faccia. A essere onesta magari stupida faccia non sarebbe corretto, ma almeno mi fa sentire meglio, visto che in questo pasticcio mi sono messa solo ed esclusivamente con le mie mani. Sono partita con la assoluta certezza, che in confronto le principali teorie matematiche mondiali sono dubbie, che tutto sarebbe andato secondo i piani, ossia passare tre giorni di assoluta tranquillità, senza grane o pensiero alcuno, visto che mai ci eravamo filati in tutti questi anni. E invece il karma ha voluto giocarmi un brutto scherzo, dato che non faccio altro che pensare a lui e a quel qualcosa nella sua personalità che mi ha colpito come un pugno dritto in faccia. Perché per quanto mi piaccia dire di essere una persona aperta e attenta ai particolari, per questa volta ho sbagliato appieno, perché ho finito per dare per scontato una persona che neanche conoscevo.

E all'interno di questa frase si possono decisamente raggruppare molteplici significati. Perché mentre io mi sono fermata alla prima linea di confine della personalità di una persona, lui è andato molto oltre e mi ha dato una grande lezione. Mi ha offerto il suo aiuto, a discapito di tutto, senza chiedere nulla in cambio. A parte il silenzio sulla nostra fuga, che però è un punto su cui concordo assolutamente. Già sto diventando scema io a ripensare a ogni singolo momento che abbiamo passato, figuriamoci se la gente sapesse che sono andata in vacanza con lui. Penserebbero subito male e l'ultima cosa che voglio è la gente, pettegola e ficcanaso al midollo, sappia i cazzi miei.

Che poi non ho ancora capito come parte questa cosa dell'interessarsi a una persona che fino a poco prima neanche consideravi. Cosa fa scattare la molla? Perché scatta in quel momento e non in un altro? Perché non si può leggere nella mente di quella persona e sapere cosa pensa, prova? Perché deve essere così contorto il tutto?

Fanculo.

In questo momento userei metà dei miei risparmi per sapere se, almeno una volta da quando siamo tornati, lui mi ha pensato.

Almeno per un attimo, almeno di sfuggita.

Mi aiuterebbe sapere che non sono l'unica a essere ridotta in questo stato, anche se non gli interesso. Fanculo se sono messa male. Sono passata dall'essere forte e indipendente, al chiedermi se uno stangone australiano mi ha mai pensato nell'arco di queste giornate. E dire che non mi sentivo in questo modo da parecchio tempo.

Alla fine mi alzo piuttosto svogliatamente e mentre aspetto che l'acqua della doccia si scaldi, scelgo dall'armadio i vestiti da mettere oggi. Non ho assolutamente voglia di vestirmi o tantomeno di andare a scuola. Come se non bastasse infatti, ho pure il ciclo e visto come mi trasformo quando arriva, sarebbe meglio per me e per chi avrà la sfiga di incontrarmi oggi, se stessi a casa. Non scherzo, sono estremamente pericolosa in questi giorni del mese, per il semplice motivo che passo dall'odio verso chiunque respiri all'amore incondizionato, dal desiderio di mangiare qualsiasi cosa ci sia in dispensa, alle paranoie più assurde o alla tristezza. Io invidio profondamente chi non soffre così tanto il ciclo e la sindrome premestruale, perché a volte sembro quasi esagerata quando arriva, eppure non fingo. Odio seriamente tutti e il primo giorno mi prosciuga fisicamente. Senza se e senza ma.