We wanna
Alexandra StanDopo la confessione di Luke, rimaniamo per un'oretta al parco, su quella che ormai è diventata la nostra panchina.
Abbracciati come se non dovessimo più lasciarci, a darci tanti baci e a farci foto con espressioni assolutamente stupide e smorfie mai viste prima. Mi sento leggera, spensierata e assolutamente felice.
Una delle foto è talmente buffa che decido di metterla come sfondo del telefono, così da poterla vedere ogni volta che prendo il cellulare in mano.E diciamo che capita piuttosto di frequente.
Dato che Luke e' assai permaloso e non ha mandato giù le mie risate alla vista della sua faccia in una foto, inizia a farmi il solletico per vendicarsi, proprio mentre rispondo al cellulare.
Con il risultato che mia madre, invece di sentire la voce della sua seria e diligente figlia, percepisce solo risate e versi ambigui.
Finirò mai di fare figuracce?
<< Liv? Olivia?>>.
<< Eccomi mamma, scusami. Dimmi tutto.>>
<< Liv, ma stai bene? Dove sei?>>
<< Sisi, tutto bene. Sono al parco, ma tra poco torno a casa a studiare tranquilla. >>
<< Bene, io e papà dovremmo essere a casa per le otto, non più tardi.>>
<< Perfetto.>>
Chiudo il cellulare e cerco di guardare nel modo più spaventoso che riesco il ragazzo accanto a me, ma non appena i nostri occhi si incrociano, mi perdo.
Ancora.
Non posso credere che questo ragazzo, seduti proprio davanti a me, sia il mio ragazzo.
Tutto mio. Solo mio.Il mio piccolo tessoro. No okay, forse sto iniziando a delirare.
Do un ultimo bacio a stampo a Luke e con il mano gli faccio intendere che è ora di tornare alla realtà. Purtroppo. Lui mi guarda per un tempo che sembra infinito, per poi alzarsi, affermarmi per un braccio e darmi un altro bacio da capogiro. Dopo neanche dieci passi, realizzo che sono troppo stanca per camminare e decido di fare una cosa assolutamente infantile, ma decisamente intelligente.
Prendo la rincorsa e salto in spalla a Luke, che
non se lo aspetta, ma per fortuna mi prende e non mi fa cadere. Iniziamo a ridere come due bambini e proseguiamo così fino alla sua macchina, mentre di tanto in tanto la gente che cammina accanto a noi ci lancia sguardi a metà tra la disapprovazione e il divertimento.<< Liv, certo che sei proprio pigra!
Per fortuna pesi poco, altrimenti saresti già con il culo per terra! >><< Che gentleman signori e signori!>>
Gli faccio la linguaccia e subito dopo gli scocco un bel bacio sulla guancia. Uno di quelli rumorosi, ma alla fine anche dolci.
Da quando lui si è aperto con me e mi ha raccontato del suo passato, è come se avessimo gettato un'altra piccola pietra per la costruzione della nostra storia.
Un piccolo passo, ma molto importante.
Mi sento bene, felice e appagata.
Infatti non faccio altro che sorridere e riempirlo di abbracci. Credo che sia anche per assicurarmi che sia tutto vero e non semplicemente uno dei miei tanti sogni.
Adesso che l'ho trovato, sto imparando a conoscerlo e più passo sempre più tempo con lui, piu' mi rendo conto di quanto sia bello avere una persona speciale nella propria vita.
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THE PROPOSAL (COMPLETA)
أدب المراهقينQuesta è una storia nata da un sogno fatto anni fa e scritta di getto, senza alcun tipo di pretesa. Parla di due ragazzi, Luke Hemmings e Liv Cameron, che pur conoscendosi da tanto, in realtà non si conoscono affatto. Ma grazie a una proposta di fug...