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Forse è solo questione di punti di vista.

Mi risveglio qualche ora dopo, totalmente riposata e in pace con il mondo, vuoi perché finalmente ho dormito senza fare uno dei miei sogni assurdi e senza senso o più semplicemente perché sono quasi dieci ore che non bevo della caffeina. E considerando i miei livelli da vera dipendente, è davvero un piccolo miracolo. Dopo essermi stiracchiata come un gatto, mi alzo leggermente e mi metto a gambe incrociate, per poi dare una veloce occhiata intorno a me, notando infine con profondo stupore che il sole sta lentamente calando e, cosa più importante, Luke non è più vicino a me. Mi volto subito verso la casa e con lo sguardo provo a cercarlo all'interno del soggiorno, ma di lui nessuna traccia.

Dove diavolo si sarà cacciato quel ragazzo?

A causa del mio stato di profonda beatitudine, sono combattuta se rimanere sulla sdraio oppure alzarmi per dare un'occhiata in giro, dato che fino a prova contraria, sono totalmente sola in una grande casa a me sconosciuta e quando farà buio, un ragazzo alto il doppio di me potrebbe rivelarsi utile nel caso in cui dovessero arrivare i ladri.

Non sono una fifona. No, proprio per niente.

Alla fine, la curiosità vince sulla pigrizia e dopo essermi alzata dalla sdraio, inizio il mio giro di esplorazione del magnifico giardino della villa. Se fino a quel momento ero convinta di trovarmi nel giardino principale, con questa breve camminata e relativo cambio di prospettiva, cambio del tutto idea. A quanto pare infatti le sdraio sono state posizionate in una piccola porzione, subito sotto il terrazzo, mentre il giardino vero e proprio si estende tutto intorno alla casa. Più cammino, più ciò  che vedo mi lascia senza parole. Dopo aver percorso una piccola scala fatta di pietra, arrivo di fronte un prato immenso, pieno di alberi giganteschi e fiori colorati, in fondo al quale si intravede un pontile, e non uno di quelli moderni ultra elaborati, ma uno di quelli vecchio stampo, proprio come nei romanzi che tanto amo leggere durante la settimana rossa della mia vita. Dato che ogni secondo che passa, mi convinco sempre di più di trovarmi in una specie di sogno a occhi aperti, sbatto più volte le palpebre per convincermi che tutto ciò è assolutamente reale e quando l'immagine che ho di fronte a me non cambia, decido di avvicinarmi di più. Passo dopo passo, arrivo finalmente alle prime assi di legno, che non appena percepiscono il mio piede posarvisi sopra, iniziano a traballare leggermente, ma nonostante il preoccupante rumore, decido di proseguire e non fermarmi. Voglio arrivare fino alla fine, così da potermi sedere e lasciare penzolare le gambe, proprio a ridosso dell'acqua. Una volta seduta, mi tolgo le calze, dato che le scarpe le ho abbandonate tempo fa accanto alle sdraio e lascio che i miei piedi arrivino quasi a sfiorare l'acqua.

Non so per quanto tempo rimango così, a fissare il sole che tramonta, ma quando finalmente decido di alzarmi, Luke mi raggiunge e, senza dire una parola, si siede accanto a me. Ero talmente assorta nei miei pensieri, che neanche mi ero accorta del suo arrivo e questo fatto mi fa capire quanto questo posto mi stia facendo bene. Negli ultimi tempi infatti, sono sempre stata presa da mille cose, motivo per cui ero sempre all'erta e pronta a scattare per il minimo motivo. Mentre ora non mi sono neanche accorta di una persona che mi stava arrivando alle spalle. E tenendo presente le dimensioni e la delicatezza nel muoversi di quel ragazzo, ciò la dice lunga.

Ed è così rimaniamo, in totale silenzio è perfettamente immobili, a guardare il tramonto e il cielo che lentamente si colora di mille sfumature, dal rosa all'arancione, purtroppo troppo velocemente per i miei gusti.

È Luke stavolta a parlare per primo, pronunciando la parola che trasforma quel momento da dieci, in uno da dieci e lode.

<< Ho ordinato la pizza, dovrebbe arrivare a momenti >>.

THE PROPOSAL (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora