13 - Perché

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Il Concerto stava per cominciare, Ginevra si scoprì emozionata, era seduta vicina a Cristina che stava in mezzo a lei e Giulio, e quest'ultimo teneva teneramente la mano alla "sua" ragazza. Ginevra vedendo quel gesto sorrise, era contenta per i suoi amici.


L'orchestra partì con le prime note, l'intro di "Grande Amore" poi cominciò "Il Mondo". Eccoli sul palco ed eccolo quel sorriso tanto atteso!


Mentre cantavano "Io che non vivo senza te" Ginevra lo guardò fisso e ad un certo punto, Ignazio si posizionò difronte a loro. Giulio si sporse in avanti e guardò Ginevra che si sentì avvampare, Cristina le prese la mano. E così per un po' il ragazzo continuò a cantare occhi negli occhi con Ginevra e poi le fece un cenno con la mano.


Il Concerto andò tutto così tra sguardi sorrisi ammiccamenti e gesti...finché Ignazio si sedette al piano e intonò le note di "Napul'è" seguita da "Quando Quando" e "Quanno Chiove"...Ginevra senza parole ...però in lacrime! Erano le canzoni preferite da suo padre ...lei lo aveva detto a Ignazio...non poteva essere una coincidenza ...ma non poteva averlo fatto per lei? Ma glielo avrebbe chiesto ...si...doveva!


Ad un certo punto duettò con loro una giovane Cantante, quella di cui parlavano la sera prima a casa di Ginevra i ragazzi, Serena ...molto bella, molto sensuale e molto brava. Notò con un certo disappunto una certa complicità fra Ignazio e lei. E casualmente guardò Marzia illuminata dalla luce in quel momento, la vide furibonda lei la conosceva bene ...chi sa perché stava così?


Sulle note di "Grande Amore" finì il concerto, ma non finirono certo le emozioni. Era entusiasta Ginevra, voleva incontrare Ignazio...doveva chiedergli parlagli ...voleva abbracciarlo...voleva...voleva ...non sapeva neanche lei cosa voleva... cosa gli avrebbe detto ma voleva abbracciarlo, veramente voleva abbracciarli tutti. Disse a Giulio di aspettarla fuori....tanto sarebbero andati tutti a cena insieme ai ragazzi.


Si avviò verso i camerini...usò il pass che gli aveva dato il padre di Piero prima e la fecero passare. Stava per arrivare ai camerini dove vide la mamma di Gianluca...sentì delle urla, riconobbe quella voce...era Marzia! Non poteva crederci, perché urlava così... Si stava avvicinando ma Leonora la fermò.


Leonora: "Tesoro, aspetta...non andare!"


Gianluca: "Che casino"- disse mentre si avvicinava a loro.


Ginevra: "Gian ma che succede?"


Gianluca rosso in viso: "Te l'ho detto l'altra sera, si che insomma fra Igna e Serena non c'era solo una collaborazione artistica...be pensavo fosse finita, ma pare di no, perché Marzia è entrata nel camerino e li ha visti mentre si baciavano."


Ginevra rimase di sasso, arrivò Piero e vide Ginevra, cercò di portala via...Ma in quel momento uscirono dal camerino Ignazio, Serena e Marzia stravolta e Caterina che la trascinava via.


Ignazio incrociò lo sguardo di Ginevra che lo guardò fredda...poi prese la mano che le tendeva Piero e si allontanò.


Piero mandò un messaggio a Giulio si sarebbero visti direttamente al ristorante e gli disse che Ginevra sarebbe andata con lui.


In macchina. Gaetano Barone Michele Torpedine, e seduti dietro Ginevra e Piero che le teneva la mano. Sapeva che dietro quell'apparente freddezza era sconvolta.


Piero si avvicinò a lei e l'abbracciò. Una volta arrivati entrarono in un parcheggio privato per evitare l'assalto delle fan.


Piero non la fece entrare subito, rimasero un po' li fuori. Ancora non erano arrivati tutti.


Piero: "Bedda come stai?...Ecco che volevo dirti prima del concerto. Tesoro mio Ignazio ha combinato un casino stasera...Prima non riesce a mandare a quel paese Serena poi Marzia....e da un po' che dura questo dualismo fra quelle due ...da Sanremo...che ti devo dire? Io da come si erano messe le cose con te, pensavo i mandassi a l'autru paisi tutti e dui! Pensavo che avesse intenzioni serie con te... veramente. Ehi Picciridda mi dispiace...ma non credo che ti abbia preso in giro...a te no! Ci dev'essere qualcosa sotto, ci dev'essere una spiegazione!"


Ginevra lo ascoltava a testa bassa.


Ginevra: "Che può esserci Piè? Chi ci po esseri? Ma tu ti rendi cuntu o no? E Marzia e Sta Serena ...e dorme con me... e mi vuole conoscere meglio e ....no troppo complicato Piero io lascio...io non ce la faccio se ancora non c'è niente e siamo già a questo punto...figurati!"


Piero: "Tesoro - l'abbracciò- Io sono qui lo sai che ti voglio bene eh? Lo sai? E con me anche Gian ...siamo molto affezionati a te!"


In quel momento arrivarono Giulio e Cristina ...gli raccontarono tutto. Giulio abbracciò Ginevra.


Ginevra: "Andate dentro...non voglio entrare subito scusatemi."


Piero rimase con lei...cercava di farla ridere ma con scarsi risultati...furono abbagliati dai fari di un'auto.


Eccola l'auto di Ignazio, guadava lui e dentro c'erano i suoi genitori.


Ignazio riconobbe le figure di Piero e Ginevra. Fece entrare i suoi mentre lui si avvicinò quasi di corsa ai ragazzi.


Ignazio: "Ginevra ascolta...non è come..."


Ginevra fredda: "Non mi interessa com'è ...non abbiamo nulla da dirci Ignazio...mi dispiace!"


Piero stava entrando per lasciarli soli...ma Ginevra lo prese per mano.


Ginevra: "Andiamo Piero...!" - ed entrò.


Ignazio rimase lì solo un attimo poi si precipitò dentro.


Ginevra si sedette in mezzo a Giulio e Piero. Mentre di fronte aveva Gian e altri due componenti della Band...si era trincerata.


Ignazio si andò a sedere dalla parte opposta vicino ai suoi, a Torpedine e altri dello staff ma non le scollò gli occhi di dosso per tutta la cena.


Ginevra quando poteva prendeva la mano di Piero...e lui l'assecondava. Gian e Piero seguiti dai componenti della band raccontarono un sacco di anneddoti successi durante il concerto...facendola finalmente sciogliere e ridere. Ignazio era nero. Anche Giulio e Cristina parteciparono a quella allegra compagnia.


Ad un certo punto Caterina disse qualcosa all'orecchio del figlio e lui le rispose quasi male. Era sempre più furibondo. Si alzò si avvicinò a Ginevra si chinò e all'orecchio le disse: "Ti devo parlare!"


Ginevra lo guardò con uno sguardo glaciale e piano al suo orecchio: "Io non voglio ascoltarti!"- gli disse ferma.


Ignazio chiuse un attimo gli occhi. Poi si alzò e tornò al suo posto. Vide Ginevra che confabulava con Piero qualcosa e poi la vide alzarsi e andare a salutare tutti Torpedine i Ginoble, i suoi genitori il padre di Piero quelli dello staff, la vide abbracciare e baciare quelli della band con cui aveva scherzato per tutta la sera, Patrizio e Giovanni, poi un grande abbraccio con Gian e Piero che l'accompagnarono fuori, stava andando via con Giulio e Cristina e anche loro salutarono tutti.


Una volta fuori...Ginevra abbracciò più forte Piero...stava crollando, mentre Gian dolcemente le accarezzava i capelli.


Piero: "Gin tu sei forte...non immaginavo tanto davvero!"


Ginevra: "I problemi nella vita ...Sono un grande allenamento! Ti voglio bene!" Poi rivolta a Gian " Anche a te Gian...grazie per stasera!"


I ragazzi quasi all'unisono le dissero che l'aspettavano il giorno dopo...se non voleva andare al concerto almeno a cena insieme. Gin non sapeva che fare...ne avrebbero parlato il giorno dopo con più calma.


Giulio Cristina e lei andarono via. Cristina rimaneva a dormire da Giulio. In macchina regnava il silenzio più totale.


Una volta sul pianerottolo. Si congedarono abbracciandosi tutti e tre forte.


Cristina: "Tesoro io sono di là...qualunque cosa!" Ginevra la ringraziò.


Appena entrata in casa si levò le scarpe...andò sul balcone e si sedette ...assaporando l'aria fresca di quella notte...rimase così per un tempo indefinito.


Sentì il campanello della porta...doveva essere Giulio che si voleva accertare di come stesse.


Aprì e...: "E tu che vuoi ora"








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