38 - Il Pezzo Mancante

519 41 55
                                    

"Potrei anche dire che l'amore è come l'alcool. Lo provi una volta, ti fa girare la testa, ne vuoi ancora e ancora. Ti fa sentire male, tanto male che dirai di non voler provare mai più. Ma poi, al prossimo bicchiere ci ricascherai. E non dirai di no." (Cit)

Ginevra si era svegliata incastrata dal corpo di Ignazio...deliziosamente prigioniera non solo di un corpo ma di un amore forte che non riusciva ad allontanare. Guardava dormire Ignazio, al suo fianco, sembrava un bambino con i capelli scompigliati...Era Sua...lui lo aveva ripetuto per tutta la notte e lei gliene aveva dato la dimostrazione, aveva ceduto anima e corpo con tutto l'amore che provava, aveva ceduto disperatamente come era successo a Roma. Ormai era certa che lui l'amava ancora, che non era solo passione fisica...ne aveva avuto la conferma guardando quegli occhi lucidi...ma allora perché quel loro amore era divenuto così complicato? Perché Marzia?

Cosa si nascondeva sotto quella faccenda? Ginevra stava raccogliendo tutti i pezzi di quell'intricato puzzle: il cambio repentino di Ignazio, la freddezza verso Marzia in contrasto con il calore che invece dimostrava a lei Ignazio, le giustificazioni che gli davano Piero Giulio e Gianfranco, i gesti affettuosi di Ignazio nei suoi confronti e il menefreghismo nei confronti di Marzia, che addirittura doveva anche inventarsi l'invio di un mazzo di fiori per far credere a tutti l'esistenza di una storia, poi la gelosia che il ragazzo aveva dimostrato la sera prima e poi quelle notti infuocate che non potevano essere solo uno sfogo fisico! Tutti i pezzi del puzzle...ma ne mancava uno...sempre uno...il più importante...il motivo di tutta quella Farsa perché ormai era certa che di questo si trattava!

Ginevra era seduta sul letto avvolta dal morbido piumone...Ignazio si mosse, lei lo guardò.

Ignazio: " Buongiorno...sei già sveglia?"- bofonchiò con la voce ancora impastata dal sonno.

Ginevra non rispose...si alzò, lui guardò il suo splendido corpo nudo...lei cercò una maglietta di lui, la indossò e andò verso la grande vetrata della camera aprendone la pesante tenda, da lì filtrarono i raggi del sole. Ginevra guardò la città innevata che scintillava sotto quei raggi.

Ignazio si infilò un paio di boxer e la raggiunse, l'abbracciò da dietro appoggiando la testa sulla spalla della ragazza dopo aver depositato un bacio.

Ginevra: "Bello spettacolo eh?"- disse senza spostare lo sguardo

Ignazio: "Tu sei più bella!" disse con voce dolce.

Ginevra: "Ignazio dobbiamo parlare"

Ignazio: "No"- capendo dove voleva arrivare Gin.

Ginevra: "Si invece...e non voglio discutere...voglio capire!"

Ignazio: "Non posso farti capire!"

Ora erano uno di fronte all'altra...occhi negli occhi...due cuori che sanguinavano!

Ginevra: "Mi devi far capire qual è la farsa...quella con Marzia o quella con me? Credimi perché io non ci capisco più niente."

Ignazio era visibilmente agitato e ormai Ginevra lo aveva messo con le spalle al muro.

Ignazio abbassò lo sguardo e disse: "Non posso dirti niente Ginevra...niente capisci? Un giorno capirai tutto ma ora voglio chiederti di restare con me...di vederci di nascosto...nessuno ma proprio nessuno deve sapere di noi due o saranno guai e guai grossi intendo...tu non sai quanto mi costa chiederti questo"

Ginevra allibita sbottò: "Cioè? fammi capire tu vuoi una relazione clandestina?"

Ignazio: "Io non la chiamerei così...diciamo che la nostra storia non la deve sapere nessuno punto"

The Law Of Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora