39 - "Hablando de ti"

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Ignazio: "Resta con me"

Ginevra lo guardò sorpresa ma la sua sorpresa aumentò quando il suo corpo ricambiò il bacio di Ignazio. Lo baciò dapprima con dolcezza fino a far scoppiare la passione. Si accesero e malgrado lui non potesse fare tanti movimenti lei lo aiutò a spogliarsi e mettendosi a cavalcioni su di lui lo portò all'eccitazione massima.

Ignazio: "Ti voglio...ora!" - disse con voce roca

Si liberarono degli ultimi indumenti e degli ultimi dubbi, divennero un corpo solo un 'anima sola, entrambi assetati di quell'amore che non poteva finire, a cui ci si poteva solo arrendere.

Appagati e stanchi tornarono un po' più lucidi, Ignazio accarezzava i capelli di lei che si era rifugiata fra il collo e la spalla di lui, giocava con la peluria sul petto del ragazzo.

Ignazio: "Amore?"

Ginevra: "Mmmm...SI....ehi ma come mi hai chiamato?"

Ignazio: "Amore! Perché lo sei il mio Amore...Io ti amo!"

Ginevra: "Ti amo anch'io maledetto Boschetto"

Risero.

Ginevra: "Noi non possiamo andare avanti così...lo sai!"

Ignazio la guardava adorante mentre lei aveva alzato la testa e lo guardava, lui le spostava i capelli.

Ignazio: "Si lo so...per questo...per questo ti chiedo di nuovo Stai con me? Ti prego...arriverà presto il momento della verità...abbi fiducia in me...Ginevra io non posso lasciarti andare!"

Ginevra lo guardò poi si accasciò di nuovo sul suo petto...e con aria rassegnata disse: "E va bene...mi fa male...ma sarò la tua Amante...ma ti rendi conto che questo non è giusto ....ti rendi conto che io sto andando contro tutti i miei principi?"

Ignazio felice e sorridente si spostò finché lei alzò di nuovo la testa per scontrarsi con le sue labbra.

Ignazio: "Non sei e non sarai mai la mia amante...non voglio che pensi questo...tu sei la mia donna...capito?"

Ginevra: "Come devo fare con te Boschetto?"

Ignazio: "Arrenditi!"

E Ginevra si arrese.

I due ragazzi ebbero un periodo molto caldo, fatto di un completo ignorarsi durante il giorno ma di fughe notturne e passeggiate in riva al mare...di canzoni sotto la Luna complice, di tante coccole e tenerezze...ma anche bollente passione.

E piano piano anche durante il giorno il loro amore prese il sopravento, e furono baci rubati, sguardi di intesa e dolce complicità nascosta a tutti, finché un giorno....

Ginevra stava portando al maestro di piano, durante le prove di un concerto, degli spartiti che gentilmente le aveva chiesto di recuperare in Albergo dove li aveva dimenticati...quando, in modo fulmineo, venne presa da un braccio e trascinata dietro a delle grandi casse, Ignazio la prese fra le braccia e la baciò con passione.

Ignazio si staccò da lei e le disse: "Nicuzza chi fai ca?...non eri in Albergo a studiare?"

Ginevra: "Dovevo...ma Giampiero si era dimenticato questi e glieli stavo portando...mo vasami ca mi 'ndi vaju! (Adesso baciami che devo andare!)"

Mentre i due ragazzi si stavano baciando divertiti sentirono qualcuno che tossiva per richiamare la loro attenzione. Si ritrovarono Piero che li guardava divertito.

Ginevra era diventata paonazza e corse via.

Piero: "Mi sono perso qualcosa Cumpà?"

Ignazio portandosi dietro il ciuffo rideva nervosamente.

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