10 - Dormire

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"Solo i veri amici ti diranno quando il tuo viso è sporco"- esordì Piero! Pulendo il viso di Ginevra dalla Nutella che era sparsa sulle guance e sul naso della ragazza. Gianluca rideva. Ignazio, invece, stava discutendo al cellulare con Marzia, che era molto arrabbiata per il fatto che non era stata avvertita del suo arrivo a Roma. Rientrato dal mare si era unito a loro anche Giulio...che addentava concentrato la sua crepes alla Nutella voglioso. Tutto questo all'una di notte.
Erano riuniti a casa di Ginevra dopo aver mangiato una pizza, avevano preso delle crepes ed erano andati a casa. Ginevra aveva tirato fuori Nutella Miele Marmellate varie per farcirle. Giulio Gian e Piero erano seduti sugli sgabelli al banco colazione mentre Ginevra era davanti a loro. Ignazio finalmente terminò la chiamata e si avvicinò a Ginevra che gli consegnò la sua crepe...erano allegri e ridevano come pazzi. Giulio e Ginevra non avevano udienze il giorno dopo quindi sapevano che potevano far tardi.
Finite le crepes i ragazzi si andarono a sedere sul terrazzo mentre Ginevra riordinava la cucina. Ad un certo punto si sentì abbracciare da dietro...pensò fosse Giulio: "Arrivo Giù..."
"No sbagliato sono io..."- sentì dire da Ignazio che mise il volto fra la spalla e il collo di lei.
Ginevra si girò di scatto imbarazzata e gli disse: "oh Ignà scusa...hai bisogno di qualcosa?"
Ignazio la guardò un attimo e poi disse: "Dai vieni fuori" -la prese per mano.
Quando furono fuori sentirono gli altri parlare di una giovane cantante che doveva duettare con loro l'indomani, prima serata dei concerti romani. La descrivevano bella e brava. Gian e Piero ridacchiavano. ..
Giulio: "Perché ridete?"
Gian: "Domandalo a Igna perché?"
Ignazio era visibilmente imbarazzato e guardava Ginevra che non capiva.
Gian: "Non è solo brava a cantare vero Ignà...ahahaha "
Ginevra capì...e guardò Ignazio che disse di essere un gentiluomo e non commentare certe cose...Ignazio, a quel punto, non riusciva più guardare negli occhi Ginevra. Ma che gli faceva quel ragazzo alle donne ...Mistero!
Piero riuscì a cambiare argomento portandolo sull'automobilismo. Gian nel frattempo disse a Ginevra: "Devo dirti una cosa...Ho preso la mia decisione mi iscrivo all'università, Giurisprudenza, qui a Roma. Per il momento faccio la triennale. Poi vediamo."
Ginevra: "Siiiiii sono contenta! Grande Gianluchino!" Si abbracciarono li sotto lo sguardo sorpreso di tutti e Gian disse: "Non malignate le ho detto dell'università!"
Ignazio facendo lo sbruffone si alzò e li abbracciò anche lui.
Piero: "Ed io? ...."- e ovviamente si unì anche lui. A quel punto Giulio si buttò su di loro urlando in modo comico: "Sono contento anch'io!"
Finì in una caciara generale.
Piero: "Shhhhh non facciamo casino altrimenti i vicini si lamentano"
Giulio: "Un vicino lo hai di fronte a te ora! Gli inquilini del piano di sotto sono i miei ....e sono al mare...tranquillo possiamo fare casino!"
Ginevra: "Giulio ma quanto hai bevuto?"
Giulio rideva: "Non ho bevuto molto...ma sono contento per altro! Poi ti dirò!" - tutti si guardarono in faccia dicendo "mah!"
La serata si concluse alle 2 di notte. Giulio se ne andò a casa. Piero era con la sua macchina e uscì con Gian. Ignazio si attardò un attimo perché non trovava le chiavi della macchina.
Ginevra: "Eccole erano cadute vicino al mobiletto qui all'ingresso!"
Ignazio: "Oh meno male...Grazie mia salvatrice!" - e abbracciò Ginevra dolcemente. Poi si scostò da lei le sistemò la solita ciocca di capelli ribelle e la guardò teneramente negli occhi poi le disse prima di baciarla sulla guancia e stringerla a se: "Sto bene con te Ginevra...non vedo l'ora che venga domani...sei libera per pranzo? Vieni in Hotel poi andiamo a mangiare una cosa insieme eh?"
Ginevra: "Io e te?"
Ignazio annuì aggiungendo: " Da soli!"
Ginevra: "Perché?"
Ignazio: "Picchì picchì! Picchì si!
Risero insieme. E lui le diede un bacio sulla fronte e poi uno sulla guancia ma non la mollava.
Ginevra: "Ignà..."
Ignazio: "Shhhhh non voglio andarmene"
Ginevra: "Ma sei stanco morto!"
Ignazio: "Si...Posso dormire con te?"- facendo la faccia da cucciolo.
Ginevra: "Ma sei scemo?"
Ignazio: "Voglio solo dormire Ginè ...Non voglio fare altro che dormire come quella notte che abbiamo studiato!"
Ginevra: "Ignà quella notte fu un caso- era imbarazzatissima- ma perché questa cosa? Ignà io non sono quel tipo di ragazza. ...io non..."
Ignazio: "Te lo giuro - la interruppe lui- ...come quella notte ...solo dormire ...siamo amici e ti rispetto troppo!"
Ginevra: "Tu sei tutto strano! Nel frattempo Ignazio buttò sul tappeto i cuscini e si stava per distendere, quando Ginevra lo ammonì: ma non sul tappeto però!!" - Risero
Si preparano per la notte. Lui si fece trovare solo in maglietta con un mega sorriso già a letto, sotto il lenzuolo...lei aveva indosso un magliettone e dei pantaloncini. Si distese al suo fianco dandogli le spalle per non far vedere la sua faccia imbarazzata e gli disse: "Buonanotte!" Lui ricambiò la buonanotte baciandola sulla nuca.
Ginevra: "Ignà perché vuoi dormire con me?"
Ignazio: " Non lo so .. ma stasera non riesco a lasciarti"
Si addormentarono così ascoltando i respiri l'uno dell'altra!
Il mattino dopo Ginevra era nel dormiveglia e sentì qualcuno che le baciava le guance e la fronte...dolcemente aprì gli occhi e si ritrovò due occhi scuri che la scrutavano. "Buongiorno!" disse con la voce assonnata e si sentì trascinare su un petto caldo ed accogliente. Alzò lo sguardo e incontrò un magnifico sorriso.
Ignazio: "Sai che sembri proprio una bambina quando dormi?"
Ginevra: "Daiiiii !!!!!"- disse mettendo una mano sugli occhi e accasciandosi di spalle sul materasso- Facciamo colazione Igna?"
Fecero colazione seduti al bancone e Ignazio non le staccava gli occhi di dosso.
Ginevra: "Che hai da guardare Boschetto?" - disse addentando un biscotto al cacao.
Ignazio fece un gesto con la mano come per dire "Niente"
Si vestirono e Ignazio la vide uscire dalla stanza con vestitino blu scuro a microscopici pois bianchi, la gonna un po' svasata corta sopra al ginocchio, la scollatura all'americana in vita una cintura bianca come le ballerine. I lunghi capelli racconti in una morbida treccia era truccata pochissimo, ma era bella già di suo non occorreva ritoccare la perfezione, pensò Ignazio.
Ignazio: "Wow sei bellissima Dottoressa finalmente ti vedo con una gonna...belle gambe complimenti."
Ginevra gli diede uno scappellotto dietro al collo e gli disse: "Non fare lo scemo e prendi le chiavi della macchina....mi dai uno strappo fino a studio?"
Ignazio la fermò gli diede un bacio sulla punta del naso dicendole con tenerezza: "Certo Nica!"
Ginevra prese la sua cartella di cuoio e gli sorrise!
Uscirono di casa allegri e Ignazio, una volta arrivato vicino al suo studio fermata l'auto, le prese il viso fra le mani e le disse: "A stasera Nica...sei la mia ospite d'onore...lo sai?"- detto ciò strofinò delicatamente il suo naso contro quello di lei. Per tutta risposta lei gli baciò una guancia e gli disse: "Grazie Igna...A stasera"
Si lasciarono con quella promessa e con sorriso che illuminava entrambi i visi.

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