7 - STUDIAR...SI

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La giornata non finiva mai!

Ginevra pensava a quell'appuntamento, era agitata e non sapeva neanche lei perché, ok Ignazio era molto carino...ok più che carino ...ok chi stava prendendo in giro, Ignazio era affascinante e attraente. A differenza di Piero e Gian, ai quali si era affezionata in modo quasi fraterno, Ignazio per lei rappresentava un'incognita e le incognite spaventavano Ginevra. Lei doveva avere sempre tutto sotto controllo, soprattutto le sue emozioni e i suoi sentimenti. Giulio la prendeva in giro per questa cosa le diceva sempre: " Gin si si ... pensala così quando ti innamorerai e davvero ...vedrai... altro che controllo!"

Ginevra aveva paura di essere destabilizzata e Ignazio la destabilizzava...ma forse si era fatta solo un film mentale...

Forse lo stava troppo idealizzando...

Forse conoscendolo meglio avrebbe capito che non era diverso da Piero e Gian ed anche con lui avrebbe avuto lo stesso rapporto d'amicizia.

Poi c'era Marzia...non voleva mettersi contro di lei ...si va be...non erano amiche ...ma la conosceva fin da bambina praticamente e Riccardo era sempre stato dolcissimo con lei.

Sapeva che fra Ignazio e Marzia non c'era un vero rapporto sentimentale, questo lo aveva sentito da Ignazio perché lui non voleva un rapporto serio, ma allora perché la faceva andare a Bologna, e Vienna? Ma soprattutto, pensò Ginevra, perché stava pensando a tutto questo? Cercò inutilmente di concentrarsi sul suo lavoro.

Alle 19 uscì dallo Studio salutando le segretarie e come di consueto il venerdì si diedero appuntamento al lunedì successivo.

Cristina: "Non combinare danni nel week end" - le fece l'occhiolino eloquente e d'intesa!

Serena: "Io neanche se la vedo ci credo che combina danni...troppo una brava ragazza".

In un quart'ora riuscì ad arrivare sotto casa, si fermò in una rosticceria-pasticceria siciliana, prese dei cannoli alla ricotta e al pistacchio, poi anche dei rustici e degli arancini.

Una volta a casa infilò in forno una teglia delle sue lasagne, che non mancavano mai nel suo congelatore. E si andò a cambiare. Si fece una doccia velocissima, si infilò svelta dei leggings neri e una maglietta comoda a righe bianco e nere e le superga bianche, non si truccò...non voleva dare un'immagine sbagliata.

Alle 20 in punto sentì il citofono ed andò ad aprire.

Si ritrovò Ignazio davanti la porta nascosto da un bouquet di fiori di campo, molto carini e tutti colorati confezionati con la juta!

Ginevra: "Che carini ma grazie non dovevi" - esclamò sorpresa chiudendo la porta alle spalle di Ignazio, il quale dopo averle dato un bacio sulla guancia in segno di saluto ammirò molto la sua maglietta con i colori della squadra di calcio del cuore.

Ignazio: "Ginè vestita così mi sei già più simpatica"

Il ragazzo si guardava intorno. Quindi lei gli fece vedere quel piccolo appartamento ma accogliente, il Soggiorno diviso dalla cucina dal muretto-bancone colazione con tanto di sgabelli.

La Camera da Letto con l'annesso bagno, molto particolare con la vasca idromassaggio triangolare. E poi...il pezzo forte di quella casa il balcone terrazza arredato con un tavolo di legno e relative sedie, sul quel terrazzo c'erano tante piantine con fiori colorati, e si godeva un bellissimo panorama sulla Città Eterna.

Proprio in quel momento il cielo di Roma si stava tingendo di arancione e stava per regalare un bellissimo tramonto. Ignazio rimase fermo di fronte a quello spettacolo mentre Ginevra gli indicava le varie zone della città e qualche monumento che spuntava qua e là.

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