30 - L'Arena ...dell'Amore

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Il capitolo Verona si concluse senza grossi problemi malgrado la presenza di Marzia seguita da uno stuolo di dame di corte. Le due ragazze non si rivolsero la parola ma sguardi eloquenti.


Marzia ovviamente andò a salutare Ignazio che si dimostrò cordiale ma freddo e distante, con somma soddisfazione di Ginevra.


Il concerto andò alla grande riscuotendo il massimo del successo. Ignazio era al settimo cielo e Ginevra di riflesso.


La notte dopo il concerto fu bellissima. Fare l'amore quella notte per Ignazio e Ginevra non fu l'attesa di arrivare al piacere massimo, non fu l'attesa della soddisfazione fisica, ma lo scambio di promesse, lo scambio di anime. Fu inteso per entrambi quella notte...fu rendersi conto che si era trovata la metà mancante. Rimasero abbracciati tutta la notte scambiandosi i battiti del cuore, cullandosi reciprocamente con i loro respiri. Si sarebbero dovuti allontanare forzatamente per un po' di tempo ma non sarebbero mai stati distanti perché ormai si appartenevano Corpo e Anima. Si promisero questo...quella notte.


Ignazio quando Ginevra si addormentò la guardò per un tempo incalcolabile ne seguiva i contorni del volto sfiorandola leggermente, la guardava dormire serena. Quella sera aveva cantato le canzoni d'amore con più impeto, le aveva dedicate inconsciamente tutte a lei e ogni volta che chiudeva gli occhi aveva davanti il suo sorriso immenso e bellissimo.


Fu turbato, però, dall'arrivo di Marzia, più che altro dalle parole che lei gli rivolse: "Prima o poi Boschetto caro sarai mio di nuovo, con le buone o con le cattive" -


Ignazio ignorò le sue parole come ignorò lei. Ma doveva ammetterlo la cosa lo inquietava, soprattutto aveva paura per Ginevra, anche se sapeva che la sua Cucciola sapeva diventare una Tigre quando era il caso, sorrise continuandola a guardare nel suo sonno, sfiorando le sue labbra rosse carnose ma dolci nel espressione leggermente schiuse in quel momento. Ma inutile negarlo, l'arrivo di Marzia aveva creato un'ombra sulla felicità che stava provando in quei giorni. Il suo sentimento nei confronti di Ginevra era grande, più grande di lui forse, doveva proteggerlo e sopra ogni cosa giurò di proteggere Lei.


Di nuovo aeroporto... di nuovo partenza.


L'autunno fu caratterizzato proprio da questo da arrivi e partenze, da valigie in giro per l'Italia. Perché appena Ignazio era in Italia correva da Lei o Lei da Lui. Anche per poche ore si dovevano vedere, si rincorrevano come potevano ma l'essenziale era stare insieme.


E fu anche l'Autunno della passione, a dispetto dei primi freddi, fu un periodo molto caldo per quei due ragazzi innamorati.


Ginevra non aveva mai vissuto in quel modo la sua vita e spesso si chiese se avesse mai vissuto prima di Ignazio o solo sopravvissuto agli eventi che scandivano la sua esistenza.


Valutò la sua vita Ginevra.


Era impegnata sul lavoro, sia nello studio legale sia con il B&B a Reggio, nella sua veste di "imprenditrice" come l'aveva bonariamente soprannominata Gianfranco. Inoltre stava studiando per il suo esame da Avvocato, anche se mancava un anno alla prova scritta lei faceva le cose per tempo non trascurando mai i libri.


Era innamorata e ricambiata da un ragazzo straordinario che la faceva sentire importante e speciale, che le riempiva il cuore e che la faceva sorridere anche solo pensarlo.


Era coccolata dalla suoc...seconda mamma, e si...Caterina più volte era andata a trovarla a Roma ed avevano passato giornate bellissime insieme, ed aveva trovato una sorella in Nina, anche lei era andata a trovarla o insieme si erano ritrovate a Bologna. Insomma aveva trovato un'altra famiglia.


ERA SEMPLICEMENTE FELICE! FINALMENTE.


Anche a Studio le cose sembravo essersi sistemate, non si erano più verificati imprevisti con Marzia. Si ignoravano tacitamente.

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