32 - Stiamo insieme

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Ignazio

Il concerto era finito, era sceso dal palco e l'unica cosa che voleva fare in quel momento era stringere la sua Cucciola e iniziare il nuovo anno fra le sue braccia. Le aveva fatto una sorpresa cantando "Alleria" e dallo sguardo aveva visto che Ginevra si era emozionata tanto! Quella canzone sarebbe stata uno dei due suoi assoli per Il Tour Italiano.

Era felice e la stava aspettando, c'era tanta gente quella sera e lei e Martina si erano messe in un punto da dove vedevano benissimo il palco, ma da dove avrebbero avuto un po' di difficolta a raggiungere il backstage, "quelle due pazze!" - pensò Ignazio. Perso nei suoi pensieri ad un certo punto venne preso per un braccio, si girò con un sorriso smagliante che però gli morì sulle labbra riconoscendo il viso malefico di Marzia.

Marzia: "Buon Anno Caro"- gli disse abbracciandolo.

Ignazio dopo un primo momento di fastidio la respinse dicendogli un freddo: "Buon Anno Marzia"

Marzia: "Devo parlarti Ignazio"

Ignazio: "Scusa ma sto aspettando Ginevra"

Marzia: "Boschetto! Devo parlarti e ti conviene ascoltarmi altrimenti chi ne farà le spese sarà la tua Orfanella e di riflesso tu e il tuo Gruppo!"

Ignazio sbuffando e con occhi di fuoco trascinò Marzia in una delle roulotte: "Forza che cosa vuoi?...dimmi! E sbrigati"- le disse appoggiandosi alla consolle con le braccia incrociate.

Marzia: "Ehi quanta foga...ma ci tieni proprio a quella deficiente!"

Ignazio: "MARZIA!"- ringhiò il ragazzo

Marzia: "Ok ok...non ti alterare...arrivo al punto. Tu sai come sono morti i genitori di Ginevra?" - Ignazio annuì semplicemente chiudendo e riaprendo gli occhi e lei continuò- "Bene ...ma non sai chi li ha fatti fuori in realtà!"

Ignazio: "Marzia dove vuoi arrivare? Sono morti in un incidente!"- era visibilmente irritato

Marzia: "Questa è la versione ufficiale, la verità la conoscono in pochi, mio padre e Gianfranco per la precisione ed io... ho ascoltato un loro discorso. Il padre di Ginevra era un Avvocato penalista molto bravo e alcuni mafiosi di quel posto di merda dove stavano-Ignazio la fulminò- Insomma si di là, essendo lui uno pulito ed onesto, chiesero la sua collaborazione per una difesa in un processo. Ovviamente Alberto rifiutò, troppo ligio ai suoi ideali, ma quelli se la legarono al dito, promettendogli di fargliela pagare...manomisero i freni della sua auto e..bam...incidente! Furono fatte le indagini e venne fuori la verità e un anno dopo vennero presi i responsabili, ovviamente nessuno sa, tutto fu insabbiato, Gianfranco e mio padre si occuparono di tutto. Venne taciuta la verità a Ginevra per non dargli un altro dolore poverina- disse questa frase con sarcasmo Ignazio sconvolto la fulminò ancora una volta con lo sguardo e poi a denti stretti le disse: "Cosa vuoi Marzia? Cosa centri tu?"

Marzia con insolenza disse: "IO? Ahaha io...io voglio te!"

Ignazio si agitò.

Marzia: "Ignazio la faccio breve se tu non vuoi che Ginevra sappia la verità ...che le riaprirebbe brutte ferite...Ah tu non l'hai vista quando i suoi sono morti, occhi fissi senza espressione una pazza praticamente, ma soprattutto che la notizia del tuo "fidanzamento" con lei e lo scandalo vi travolga...pensa alla gente, giornalisti e Company, come vi darebbero la caccia e parlerebbero dietro a tutta questa storia...Tu la devi lasciare...e ti devi mettere con me alla luce del sole...lo devono sapere tutti anche e soprattutto i media...prendere o lasciare!"

Ignazio disse a denti stretti: "MALEDETTA TROIA"

Marzia: "Guarda che stai parlando della tua futura fidanzata! Hai tempo fino al concerto di Roseto per darmi una risposta ma prima voglio un assaggio di te"- E dicendo questo si avventò sulle labbra di lui, mettendogli una mano sui genitali cercando di eccitarlo.

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