22 - Io ti confesso che...

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"Quanto è bella Taormina" - disse Ginevra appoggiata alla balconata che circondava una bellissima terrazza dell'albergo affacciata sul mare. Ignazio era accanto a lei dava le spalle al panorama e guardando lei disse: "Si davvero bella"

Ginevra: "Ma se neanche guardi il panorama come fai a dirlo"

Ignazio: "Guardavo un altro panorama...molto più bello"

Ginevra: "Ahahah Boschetto...non fare il cascamorto su..."

Ignazio rise: "Sei tremenda Dottoressa...cmq è vero che sei bella, sei semplice e non ti trucchi molto...forse in questo sta la tua bellezza!"

Ginevra lo guardava con un sopracciglio alzato: "Ma smettila...e cmq ...grazie"

Ignazio le si avvicinò dicendole: "Posso?" e le diede un bacio sulla guancia. Sorrise Ginevra e abbassò lo sguardo.

Ignazio: "Come sono andate le vacanze a Reggio... sei stata bene con Giulio e Cristina?"

Ginevra si girò verso di lui, il ragazzo non sapeva di Palazzo Della Rocca, B&B praticamente non sapeva nulla della sua vita. Non riuscì a parlare, ogni volta che si guardavano negli occhi e sembravano ipnotizzati.

Ignazio improvvisamente l'abbracciò dicendole: " Ti ho pensato in questi giorni mentre eravamo lontani...non mi accadeva da tempo di pensare così tanto ad una persona, vorrei sapere tante cose, vorrei capirti, vorrei sempre sapere quel che fai...e anch'io - la scostò leggermente per poterla guardare negli occhi - vorrei dirti tante cose, con te mi viene così naturale Gin, non è come con le altre ragazze, su cui volevo far colpo per un unico scopo...e poi troncare lì. Con te è naturale parlare ridere aprirmi...mi fa paura tutto questo...ma mi piace allo stesso tempo. E lo so che tu non ti fidi...lo so che mi reputi uno che...insomma si vuole solo divertire...ma con te no...quando ti ho vicino scatta il bisogno di proteggerti...mi sto attaccando a te...Ginevra voglio essere sincero...ho provato a non pensarti a frequentare delle altre ma alla fine il mio pensiero...corre da te!- e strofinò il suo naso contro quello di Ginevra.

Il cuore della ragazza faceva le capriole e il suo respiro si accellerò, anche Ignazio appariva emozionato. Ginevra abbassò la testa e lui con due dita le riportò il mento su.

Ginevra: "Tu non ti rendi conto in quale pasticcio ci stiamo cacciando Boschetto - disse queste parole con dolcezza quasi sussurrando - perché anch'io provo per te tante cose a volte contrastanti, vedi come adesso per esempio...vorrei scappare via ma non c'è cosa più bella di essere qui abbracciata a te...ho paura del tuo abbraccio...ma allo stesso tempo è accogliente e lo voglio! Due sono le cose o sono diventata bipolare- a questa frase Ignazio scoppiò a ridere rovesciando indietro la testa - oppure mi sto inn

Ignazio tornato serio: "Oppure ti stai....."

La magia venne interrotta da Piero che chiamò da lontano Ignazio perché dovevano iniziare le prove. Ignazio imprecò in siciliano, sempre rovesciando all'indietro la testa e fece ridere anche Ginevra, ma prima di sciogliere l'abbraccio la guardò ridere e senza dire altro le diede un bacio a stampo sulle labbra. Si allontanò da lei dicendole: "Continueremo il discorso...da qui ok?" Ginevra rimase un po' interdetta dal bacio improvviso ma disse di si con la testa.

Teatro Greco

Piero e Ignazio stavano provado il loro duetto "Core ngrato"

Piero: "Igna...ti vuoi concentrare uffa...se non mantieni la respirazione non riusciamo a mantenere la stessa nota e poi rischi di steccare...ma chi hai oi? (Ma che hai oggi?)"

Continuarono le prove...ma Ignazio era distratto.

Piero chiese una pausa, aveva capito e soprattutto "visto" il motivo della distrazione di Ignazio.

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