45 -Tu sei la mia "Casa"

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Ignazio guardava le nuvole attraverso l'oblò dell'aereo e pensava a quanto la vita lo aveva ripagato dei vari dolori che aveva provato negli anni, iniziando dalla malattia di sua madre da piccolo a tutti i piccoli grandi sacrifici che aveva sopportato, compreso il doloroso distacco da Ginevra che aveva dovuto subire per la cattiveria umana. Ma ora guardava la sua Picciridda seduta accanto a lui addormentata sulla sua spalla. Era felice in quel momento finalmente le cose andavano bene e Ginevra lo stava seguendo in qualche tappa del Tour. Stavano volando verso Londra proprio per la tappa del Tour che si doveva tenere in questa metropoli. Aveva organizzato una bella sorpresa per la sua piccola, avrebbero avuto una giornata off e quindi quale occasione migliore per visitare la città e finalmente assaporando un po' la "normalità" di due semplici ragazzi. Per la serata Ignazio aveva prenotato i posti per il Musical "Mamma mia!" . Ginevra amava le canzoni di quel vecchio gruppo musicale svedese, Gli ABBA, ed era una passione che avevano in comune e avevano scoperto per caso.
Ignazio: "Tesoro-la chiamò piano- Tesoro...ehi svegliati dormigliona siamo quasi arrivati- rise, con la sua inconfondibile risata per proseguire dicendo con voce buffa- ah chi sonnu ti facisti!"- prendendo delicatamente il nasino di Ginevra fra le dita.
La ragazza aprì a fatica gli occhi sbattendo più volte le palpebre mentre una hostess avvertiva i passeggeri di allacciarsi le cinture di sicurezza per l'atterraggio.
Ginevra sorrise teneramente al ragazzo che le diede un bacio sulla tempia dicendole: "Ben svegliata...mi sa che avevi proprio bisogno di dormire"
Ginevra lo guardò spalancando i suoi occhioni scuri esclamando: "Perché?"
Ignazio rise: "Non hai fatto neanche in tempo a salire sull'aereo che sei crollata"
Ginevra fece il musino: "Non sono stata di compagnia ...hai ragione"
Ignazio: "No Cucciola non volevo dire questo...intendevo dire che eri proprio stanca"
Ginevra: "Eh si un pochetto...fra i viaggi con te...il lavoro...studiare...!"
Ignazio sussurrandole nell'orecchio: "Le notti con me"
Ginevra: "Shhhhhh Ignà" disse con le guance imporporate.
Ignazio rise un po' più forte.
In viaggio con loro c'erano oltre a Gianluca, Piero, la band e l'immancabile Barbara anche Martina e Sonia, quest'ultima aveva avuto un "Permesso Speciale" da parte dei genitori di seguire Piero a Londra, visti i brillantissimi risultati negli esami universitari che aveva sostenuto, ma anche perché a Londra abitava il giovane zio di questa che aveva promesso ai genitori di "darle un'occhiata" e con la precisa indicazione che la ragazza avrebbe dovuto dormire a casa sua.
Piero non era entusiasta di questa circostanza ma pur di avere quella dolcissima ragazza vicino non fece rimostranze.
Londra, meravigliosa Londra, caotica Londra, la città più cosmopolita del mondo.
Arrivati in albergo trovarono lo zio di Sonia ad attenderli.
Sonia: "Ziooooo che bello finalmente" - esclamò la ragazza con un sorriso emozionato abbracciando l'uomo.
Il rapporto fra Sonia e lo zio era sempre stato di estrema complicità, anche perché lui era giovane e comprendeva le esigenze della nipote.
Zio: "Tesoroooo ma che bella ti sei fatta!" - poi abbracciandola le sussurrò nell'orecchio: "E' merito del Tenore quel luccichio negli occhi?"
Sonia: "Ma Zioooo che dici? Vieni che te lo presento anzi te li presento tutti"
E così Zio Filippo conobbe Piero e gli altri.
Presero un tè insieme e alla fine dell'incontro...
Filippo: "Cara ora vi lascio...devo correre a Studio ho un paziente ad attendermi per una cosa urgente."
Filippo era un giovane e brillante medico che lavorava a Londra.
Sonia: "Mi passi a prendere tu stasera o prendo un taxi?"
Filippo: "Ma perché veramente tu vuoi stare da me?" - le chiese con fare malizioso.
Sonia spalancò gli occhi incredula.
Filippo: "Non fare quella faccia...non sei più una bambina - e sponstando lo sguardo verso gli occhi sorpresi di Piero disse- Credo che il tuo ragazzo si prenderà cura di te più di quanto lo faccia io stesso, vero Piero?"
Il ragazzo spontaneamente lo abbracciò dicendogli : "Non mancherò di farlo...sono onorato della tua fiducia Filippo e Grazie di darci l'opportunità di stare insieme, ma domani tu sarai mio ospite per il concerto con due posti in prima fila."
Filippo: "Sarà un onore venire per me e la mia compagna Caro"
Sonia era emozionatissima all'idea di passare quei giorni e quelle notti con il suo ragazzo, anche un po' agitata ...non avevano mai dormito insieme anzi non aveva mai dormito con un ragazzo in vita sua.
Dopo essersi sistemati nelle stanze i ragazzi uscirono tutti insieme per visitare la città. Mentre passeggiavano tranquilli, Ginevra notò che Sonia era pensierosa.
Ginevra: "Ehi che succede? Sei stanca?"
Sonia: "Un po'..."- disse titubante
Ginevra: "Non so perché ...ma sento che non è solo la stanchezza...c'è qualcosa che ti preoccupa?...scusa forse ti sembrerò invadente"
Sonia spalancò i suoi occhioni preoccupati dicendo: " in effetti non è solo la stanchezza...non so come spiegarti"
Ginevra la prese sottobraccio: "Ehi con me ti puoi sfogare lo sai...che sta succedendo? avete litigato?...lo sai per me Piero è come un fratello ma se lo devo prendere a schiaffi sono qui...tranquilla!"
Vedendole così e soprattutto vedendo la faccia di Sonia preoccupata, si avvicinò a loro anche Martina che con fare comprensivo disse: "Tutto bene So?"
Sonia: "Si ...ma io..."
Ginevra: "Ehi io e Marty siamo tue amiche tranquilla dobbiamo farci forza tutte insieme se possiamo aiutarti eccoci...vero Martina?"
La ragazza annuì dicendo: "Certo Sonia...come possiamo aiutarti?"
Sonia: "Vedete....la mia vita fino ad ora è stata solo famiglia e studio...non ho mai avuto il tempo per un ragazzo men che meno per un fidanzato...lo so mi prenderete per scema, ho 20 anni, ma i ragazzi non mi interessavano finchè non ho conosciuto Piero ad un concerto...e poi non mi sarei mai sognata di averlo come amico pensate come il mio RAGAZZO...ma lui mi è venuto ad ascoltare una volta mentre cantavo nel coro di Santa Cecilia ad Agrigento e li ho conosciuto il vero Piero...un ragazzo normale dolce simpatico e...non ho più smesso di pensarci...poi lui mi ha fatto capire in tutti i modi che era interessato a me, che poi io tutta questa bellezza non sono, sono una normale io, provengo da una città siciliana niente di che insomma, ma cmq è nata la nostra storia e anche se non abbiamo avuto molto tempo per stare insieme...lui non mi mai fatto mancare i suoi messaggi...quando era in America mi chiamava sempre ...insomma mi ha fatto capire che ci tiene veramente a me...ha conosciuto anche i miei genitori...ed io ho conosciuto il padre e Franz...ma non abbiamo mai...insomma ...non abbiamo mai...."
Ginevra: "Cosa Piccola...?"
Martina le prese una mano.
Sonia: "Mi vergogno ragazze!"- disse rossa in viso
Martina: "Ho capito ...non avete mai fatto l'amore?"- disse piano
Sonia: "Non solo... noi non abbiamo mai dormito insieme!"
Le altre ragazze sorrisero teneramente e complici di quella confidenza così dolce e accorata.
Ginevra mise un braccio intorno alle spalle di Sonia: "Ehi non ti devi preoccupare ...anch'io ero vergine prima di stare con Ignazio e lui ha atteso il mio momento...è il mio primo ragazzo in tutti i sensi! Quindi stai tranquilla...Piero è un ragazzo dolcissimo e anche lui aspetterà il tuo di momento...non penso che ti forzerà a fare niente di quello che tu non voglia fare. Vi state conoscendo capendo e vi cominciate ad amare. Penso che Amore significa proprio questo. Vedrai che sarà comprensivo come ha sempre fatto e non lo deluderai se non ti senti pronta anzi...e poi lui ti rispetta tanto! E ti apprezza proprio per quello che sei! Non ti rovinare questa piccola vacanza con questo pensiero perché devi viverti questo amore e Lui come viene"
Mentre Ginevra parlava, Martina annuiva e abbracciava Sonia e la ragazza, a questo punto, finalmente sorrise rispondendo un timido "Grazie"
Vedendole così vicine e impegnate nella conversazione i Ragazzi le guardarono.
Gian: "Ma che stanno confabulando quelle tre" -disse curioso.
Piero: "Hanno delle facce serie"
Ignazio: "Soprattutto a zita tua Piè ...chi combinasti?"
Piero: "Io nenti...figurati... a Picciridda mia...guai a cu ma tocca..."- disse con uno sguardo dolce rivolto a Sonia.
Ignazio sorrise: "Ti rovinasti puru tu...ahahah"
Piero: "Ruvinatu cottu...Picciò io non pensavo mi prendesse così... le voglio un bene dell'anima e ci penso sempre ...e sono troppo felice che sia qui...finalmente un po' di giorni insieme"
Gian: "Ah l'Amore..."- disse in tono canzonatorio.
Ignazio: "Parri Tu Gianluco...ca ogni vota chi parri di Martina voli"
Gian: " Faccio parte de Il Volo...giustamente"
Ignazio spinse Gian in modo amichevole e tutti e tre scoppiarono a ridere. Dopo si diressero verso le "loro" ragazze curiosi.
Ignazio abbracciando Ginevra: "Cos'è una riunione fra donne? Che vi state dicendo tutte serie serie?" - disse marcando il suo accento siciliano e dando un bacio sulla tempia della ragazza.
Ginevra: "Siculo curioso...ma tu i fatti toi no eh?"
Ignazio la guardò con la faccia da cucciolo: " Ma picchì ai esseri accussì? Giustu Calabra potivi esseri"
Ginevra sorrise : "Ammore...chi duci sii"
Ignazio fece labbruccio per poi sorridere quando Ginevra lo baciò dolcemente.
Una volta tornati in Hotel Ginevra trovò la sua sorpresa sul letto della stanza...due biglietti per il Musical "Mamma Mia!"
Passarono una serata stupenda, dopo lo spettacolo cenarono in un localino vicino al Tamigi e poi passeggiarono per un po' come piaceva a loro come due giovani della loro età amano fare, scherzando prendendosi in giro, stuzzicandosi e scambiandosi dolci baci in quella bella serata.
Ginevra aveva le braccia al collo di lui lo guardava dolcemente sorridendo: "Ogni momento è magico passato con te!"
Ignazio con fare burlone: "Perché io sono magico!"
Ginevra: "Si anche modestino direi"- risero poi all'improvviso lei tornò seria.
Ignazio aggrottò le sopracciglia: "Che c'è?"
Ginevra: "Niente...così..."
Ignazio: "Così ...che?"
Ginevra: "Mi sto abituando troppo a stare insieme a te...e..."
Ignazio: "E..."
Ginevra a voce bassa: "...e mi rendo conto che non esiste più casa se non ci sei tu...cioè...sei tu la mia casa...va be dai è una cavolata"
Ignazio spalancò gli occhi: "Nica mia ma che cavolata e cavolata ...è bellissimo quello che hai detto" - disse questa frase emozionato.
Ginevra: "Non ti spaventa?"
Ignazio l'abbracciò più forte e con una voce dolcissima disse: "Mi avrebbe spaventato se non la pensassi come te...io ti voglio sempre vicino perché anche tu sei la mia casa e non importa se siamo a Bologna Roma Londra Parigi in cima ad una montagna isolata o in mezzo a miliardi di persone...l'essenziale è che girandomi trovo il tuo sguardo..il tuo sorriso e ti possa abbracciare - prese le braccia di Ginevra- queste sono le mura della mia casa" dicendo questo l'abbracciò forte tenendo la testa di lei premuta contro la sua spalla. Poi la baciò dolcemente e vendendo lei emozionata le sorrise dicendole: "Non cingiri mo...eh?"
Lei sorrise felice poi ripresero a passeggiare abbracciati scambiandosi tenere effusioni.
Ginevra: "Amore?"
Ignazio si girò baciandole una tempia: "Dimmi Piccolina"
Ginevra: "Voglio tornare in Hotel!"
Ignazio: "Hai freddo Amore?"- disse preoccupato
Ginevra: "No voglio stare con te"
Ignazio sorrise l'abbracciò e la tirò su: "Ok Piccolina!"
Poco dopo un taxi colorato portava quei due giovani nel loro nido d'amore.
Nello stesso Hotel si stava svolgendo un'altra scena un po' più imbarazzante per i suoi protagonisti.
Piero: "Picciridda hai da fare ancora per molto in bagno?" disse il ragazzo dietro la porta del bagno, anche un po' preoccupato perché Sonia era chiusa dentro da quasi mezz'ora.
Dall'altra parte di quella porta Sonia era appoggiata con le mani all'enorme lavandino a fissarsi i piedi...aveva messo il suo pigiama maglietta e pantaloncino e non aveva il coraggio di uscire da quel luogo che in quel momento sentiva come un rifugio sicuro. Quando sentì la voce di Piero alzò la testa e si guardò allo specchio vi lesse qualcosa mai visto prima sulla sua faccia che raccoglieva varie espressioni...imbarazzo vergogna emozione paura insomma non sapeva neanche lei cosa stava provando era rossa come un peperone, ricordò le parole di Ginevra e lavandosi il viso rispose: "Si Piero ho finito...esco subito"- e così prese il coraggio a due mani ed uscì.
Piero vedendola impacciata e imbarazzata sorrise.
Piero: "Picciridda tutto bene?" - le disse avvicinandosi e accarezzandole una guancia. Sonia annuì più volte con la testa.
Piero: "Dai mettiti a letto faccio in un attimo e ci mettiamo a dormire...sei stanca eh?" - le disse con tono premuroso.
Sonia in un soffio disse: "Si" e si mise velocemente a letto.
Piero capì ... la purezza di quella ragazza lo intenerì tantissimo.
Quando uscì dal bagno la trovò ancora sveglia le disse: "Tesoro se ti imbarazza dormire con me...mi metto sul divano.. tranquilla." E fece per prendere il cuscino.
Sonia guardò il divano ma lo vide al quanto scomodo per dormirci.
Lo fermò: "No Piero tranquillo dormi qui...non ci sono problemi"
Piero: "Sei sicura? Ti vedo strana ...non vorrei crearti problemi...ti vedo imbarazzata e non voglio che ti preoccupi per niente ...voglio vederti serena!"
Sonia lo guardò con i suoi occhioni nocciola, sembrava una bambina perduta in quel momento.
Piero le accarezzò una guancia: "Picciridda se mi guardi così mi si stringi u cori"
Sonia: "Piero io ...scusa insomma io ...Piero..." - si nascose il viso con le mani. Piero dolcemente le tolse le mani dal viso e le prese fra le sue : "Piccola mia lo so ...l'ho capito"
Sonia: "Cosa? che sono una stupida che mi vergogno da morire che ..che ..non ho mai dormito con un ragazzo? Ecco l'ho detto ora penserai che sono una bambina stupida di paese e non sono alla tua altezza che ti..."
Piero: "Shhhhh non parlare male della mia ragazza ok? - sorrise- "Io mi sono ...si mi sono innamorato di te proprio perché sei così...non sei una stupida bambina ma una ragazza dolce e pura così ti vedo ... franca leale e se non sei mai stata con un ragazzo questo non può che farmi un immenso piacere ...perché se avverrà con me sarai solo mia...Siculo sono e anche geloso purtroppo ...quindi ...sono felice di questo e quando e se avverrà fra noi ...mi reputerò fortunato non sai quanto...per ora mi sento solo molto ma molto orgoglioso di te. Io ti ammiro e mettitelo dentro questo fantastico cervellino da futuro medico"- dicendo questo le picchiettò dolcemente l'indice sulla fronte.
Piero: "Ora su mettiti sotto le coperte che qui fa un po' freddino anche se siamo a giugno e non siamo in Sicilia...anzi vuoi che acceda il condizionatore con l'aria calda?"
Sonia non rispose lo abbracciò forte e gli diede un bacio sulle labbra prima dolcissimo poi diventò un po' più passionale ...quando si staccarono lui la vide tutta rossa e accaldata.
Piero rise: "Ok non credo serva l'aria calda ahahahah , ora però ci mettiamo a dormire dai vieni qui ...ti coccolo un po'" dicendo questo le fece appoggiare la testa sul suo petto mentre le accarezzava i capelli finchè lei si addormentò rilassandosi completamente con quel tocco delicato.

"L'amore è sapere tutto su qualcuno, e avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona."
(Albert Einstein)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 02, 2017 ⏰

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