19 - Storie di Famiglia

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I giorni a Roseto trascorsero sereni ma come tutte le cose belle ebbero una fine. Ignazio salutò Ginevra con un abbraccio dolcissimo una serie di "cerini spenti" e la promessa che si sarebbero rivisti presto. I Ragazzi dovettero partire per continuare il Tour mentre Ginevra rientrò a Roma per poi proseguire per la Calabria. Non le andava molto di scendere nella sua Terra. Da quando i suoi non c'erano più ogni volta che doveva partire tornava a farsi sentire quel dolore, ma questa volta era costretta a dover affrontare i suoi ricordi e le sue tristezze ed i suoi fantasmi, doveva improrogabilmente risolvere delle faccende burocratiche.

La sera dopo il suo rientro da Roseto si incontrò con Giulio e Cristina e i due amici la videro immensamente triste.

Giulio: "Ginè ogni volta che devi scendere giù stai così ...non è possibile forza Ginè...ogni volta cambi ...non sei più Tu...rivoglio Ginevra capito!"- disse alquanto alterato.

Cristina: "Giulio...lasciala stare lo sai che a lei fa male tutta la situazione! Tesoro noi ti siamo vicini..lo sai ti vogliamo bene...Mi è venuta idea...Giulio perché non partiamo con lei...non abbiamo programmato vacanza...andremo in albergo...ovvio!"

Gli occhi di Ginevra si illuminarono all'improvviso: "Verreste davvero...verreste con me? Dai magari...sarebbe una buona idea. Dai Giulio ti prego ...lo sai quanto mi costa non tanto scendere ma andare li per ...quei motivi! E poi non c'è bisogno di andare in Hotel...Giulio lo sa...Palazzo Della Rocca è enorme"

Giulio sorrise guardò Ginevra con affetto le diede un buffetto sulla guancia e le disse: "Va bene sorellina...ma con la promessa che andremo al mare insieme e non ti rintani nel "Palazzo dei Fantasmi"

Cristina li guardò con aria interrogativa.

Giulio: "Ma no ...non avere paura era il gioco che facevamo da piccoli"

Il tempo di fare le valige prenotare i biglietti e Gianfranco li accompagnò in aeroporto destinazione Reggio Calabria.

Sul taxi che li portava a Palazzo Della Rocca, Ginevra ammirava la sua città, situata nel cuore nel Mediterraneo, tra il mare e la montagna. Colma di Storia, di Tradizione, di Cultura, bellissima nei suoi panorami e paesaggi. Il lungomare con i suoi lampioni in stile liberty, "Il più bel Chilometro d'Italia" "D'Annunzio lo definì così" diceva sempre suo Nonno, Il conte Francesco Giuseppe Della Rocca, lui si era fiero di quel lungomare e della sua città. L'Etna dall'altra parte dello stretto sembrava salutarla...dicendole "Ciao Picciotta sei tornata finalmente". Le lacrime le pungevano gli occhi ...ben nascosti dietro gli occhiali da sole.

Al cancello del Palazzo, dove a caratteri dorati brillava in bella mostra la scritta "DELLA ROCCA" con tanto di stemma nobiliare, Ginevra sospirò ed azionò il telecomando per l'imponente cancello che si aprì. Ed eccolo lì Palazzo della Rocca, una Villa Antica...grande autoritaria come lo era stata la sua famiglia...che ora non esisteva più. Lei l'ultima discendente di quella nobile ed antica stirpe.

Cristina era appiccicata al finestrino e diceva: "Ma li Mort....ma questa è casa tua Piccolè? Ma....nun è na casa è un Castello ma allora sei veramente una contessa ...non era uno scherzo."

Giulio rise, Ginevra teneva la testa bassa. Scesero dall'auto e venne loro incontro una signora bassina grassottella con i capelli "sale e pepe" ordinatamente acconciati in uno chignon basso, aveva un grembiule bianco legato in vita e un sorriso enorme, sembrava il personaggio Disney "Mrs Bric", corse verso Ginevra che a sua volta lasciò di scatto le valigie e si rifugiò in quelle braccia familiari entrambe si misero a piangere, singhiozzi di tristezza e disperazione, di lontananza e ricordi, amari e dolci.

Quando smisero di piangere e la Signora tirò fuori un fazzoletto candido con il quale asciugò teneramente le lacrime di Ginevra e poi disse: "Picirija mia tornasti finarmenti!" poi si rivolse a Giulio: "Giulietto, mamma mia chi bellu giovinotto ti facisti! E chista Bella Fijiola cu è?" (Piccolina mia, sei tornata finalmente, Giulietto, mamma mia che bel giovanotto ti sei fatto e questa bella figliola chi è?)

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