La serata trascorre in fretta e dopo un paio di coche malibu è meglio che torni a casa: non ho mai sopportato molto l'alcol.
-"È stato un piacere, Sarah." mi prende in giro Logan, lasciandomi un veloce abbraccio.
-"Se se..." lo prendo in giro io "Ci vediamo domani all'ingresso, Philip." ed esco dalla casa di James che si sta sfollando rapidamente assieme ai miei due migliori amici.
-"Com'è andata con James?" chiedo ad Emma, una volta sul pickup nero.
-"Uh bene, forse domani usciamo." mi informa lei, sorridendomi.
-"Fantastico!" grido io, battendo le mani euforica.
-"Te con Henderson?" mi chiede Carlos, guardando la strada.
-"Uh bene... È un bel ragazzo, è simpatico..." ridacchio io "E non aveva neanche gli occhiali questa sera: una trasformazione radicale!"
-"In meglio?" chiede curiosa lei.
-"Ovvio!" e parto a ridacchiare per ogni stupida e minima cosa.
-"Devo ricordati di Andrea? Domani a mezzogiorno torna dalla Finlandia. Siete ancora fidanzati." dice monotono Carlos.
Merda. Mi ero completamente dimenticata di lui!
Carlos ed Andrea erano migliori amici prima che quest'ultimo partisse per la Scandinavia per uno stage di lavoro di due mesi in cui non poteva comunicare con nessuno che non fosse la sua famiglia. Io e lui stiamo assieme da circa un anno e mezzo, se non ricordo male.
-"Uh, hai ragione. È stata una serata sballata, domani non vedo l'ora che torni!" sorrido.
È tanto che siamo fidanzati. Sono curiosa di vedere come la Finlandia ha influito su di lui. Mi è mancato un sacco in questi mesi e mi è dispiaciuto il fatto di non poterlo sentire per così tanto tempo. Sorrido, guardando fuori. Sento però che qualcosa non va. La freddezza di Carlos, forse? Sarò io che ho bevuto e sono troppo allegra. Mi sciolgo la treccia lasciando cadere i capelli biondi sulle spalle e scendo dal pickup che ha accostato davanti a casa mia.
-"Grazie Los! Ci sentiamo domani? Mezzogiorno all'aereoporto. Vi voglio bene!" non attendo alcuna risposta ed entro in casa: mezzanotte e mezza, rispettato perfettamente il coprifuoco.
La casa è giá buia e silenziosa quindi salgo le scale attenta a non svegliare i miei genitori.
Prendo tra le mani il cellulare.A: Anna
Torna a casa, mamma e papá sono sempre preggio.|Decido poi di cancellare tutto, spegnere il cellulare e metterlo in carica. Dio, che disastro di vita. Speriamo che con Andry vada meglio, domani.
Indosso il pigiama, mi strucco e mi butto a letto. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalle braccia di Morfeo.
Sogno occhi caramello, abbracci tra figure buie e dolore.
Mi sveglio con uno strano ronzio e apro lentamente gli occhi sul buio: dev'essere ancora presto. Mi tiro su con le braccia e mi guardo attorno aguzzando l'udito: un rumore di pianto sommesso. Mi alzo quindi in piedi, preoccupata, ed esco nel corridoio che collega tutte le stanze della zona notte.
-"Avanti Kiara. Tutto di sistemerà Annabeth tornerà a casa, puoi scommetterci." la voce di mio padre rassicurava mia madre in preda ad una delle sue crisi depressive sempre più frequenti.
-"C-cosa abbiamo sbagliato? Il college in Inghilterra non mi pareva così brutto!"
-"Forse l'ha presa male. Tornerà. Hai sentito i carabinieri: forse si è rifugiata a casa di quella sua amica... Oggi con il mandato entreranno e la riporteranno a casa, non preoccuparti."
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Choco
FanfictionLa vita di Callipso è un continuo disastro: i voti che peggiorano, la sorella che fugge da casa, il fidanzato ipergeloso che la tradisce con la peggior ragazza possibile ed una vita sociale che si limita a libri ed internet. Senza parlare degli inut...