11 ; Callipso

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Inizio a piangere senza un motivo: la frustrazione liquida che mi riga le guance.

Con uno sforzo enorme mi metto supina; giusto in tempo per vedere la scena di lotta tra il mio ex ragazzo e Logan.

-"Lurido pezzo di merda. Sei l'altro americano, giusto?" chiede il primo.

-"Esattamente... Ma penso che la legge contro lo stupro valga anche in Italia." risponde fermo l'altro.

-"Anh sì? Vediamo cosa ne penserá Calli dopo che l'ho presa tanto forte da non farla stare in piedi. La farò godere come nessuno. Smamma." intima Andrea.

-"Oh, no. Tu lei non la tocchi neanche con un dito."

Logan ha la voce ferma, controllata, mentre avanza verso Andrea. Ma da quel poco che lo conosco sta ribollendo di rabbia.

Magari è geloso...

-"Come mai? Cosa ti fa pensare che non posso scoparmi la mia ragazza?" anche Andrea è irato: digrigna i denti da quanto freme.

-"Il fatto che lei non sia più la tua ragazza."

-"E chi te lo dice?" il mio ex ribolle.

-"Io. Perchè io sono il suo nuovo ragazzo." riesco a vedere sfuocato il sorriso sarcastico e macabro di Logan: alza solo un angolo della bocca - il destro - con fare ironico e cattivo ma maledettamente sexy.

La goccia che fa traboccare il vaso: Andrea avanza e con un grido di rabbia cerca di colpire con un pugno il viso di Logan che però si sposta in tempo tanto da far barcollare l'altro in avanti. L'americano intanto si volta e gli tira un pugno nel mezzo della schiena che fa gemere ed inginocchiare il mio ex. Logan avanza di un paio di passi e prende per i capelli il malcapitato, tanto da poterlo guardare negli occhi.

-"Vorrei chiamare un gay solo perchè ti possa sbattere il culo come un tappeto e lasciarti nudo sull'asfalto, tanto da farti capire. Purtroppo però non ho nè tempo da perdere nè voglia di perdermi il divertimento." dice Logan con voce roca e profonda, gli occhi che brillano.

Gira attorno al corpo di Andrea tanto da potersi ritrovare davanti a lui e gli tira un calcio in mezzo alle gambe ed un pugno sul naso. Ferito, si affloscia sull'asfalto come una foglia in autunno.

-"Logan..." lo chiamo, quasi sussurrando, cercando di alzare un braccio nella sua direzione.

-"Shh, piccola. Adesso ci sono io." mi tira lentamente a sedere e mi abbraccia. A quel punto inizio a piangere disperata senza nemmeno curarmi di dove e come sono.

Sento le sue braccia forti afferrarmi e prendermi in braccio a mo' di sposa per poi trascinarmi verso una bella auto sportiva nera che non riesco a riconoscere.

-"Ma la tua macchina non era bianca?" chiedo con voce rotta dal pianto.

-"Sì, ma è quella per andare a scuola. Adesso riposati."

-"Come faccio?" chiedo, ridacchiando nelle lacrime "Sono ancora arrabbiata con te... Sono stata quasi stuprata..." e riparto a piangere.

-"Ne riparliamo domani, okay?"

Mi posa sul sedile del passeggero e lui si mette alla guida.

-"Dove mi porti?" chiedo, accoccolandomi sul comodo sedile.

-"A casa mia." risponde accendendo l'auto.

-"Ma devo andare da mia mamma..." ribatto, ricordandomi della promessa fatta "Che ore sono?"

-"Mancano dieci minuti all'una.." risponde lui, spegnendo il motore "Perchè?"

-"Merda." impreco per poi aprire la portiera e cercare di allontanarmi a piedi verso casa mia. Mia madre stará morendo dalla preoccupazione.

-"Ehi! Cal!" mi urla Logan, scendendo dall'auto, mentre io mi incammindo barcollando "Fermati!" mi blocca lui, mettendomi le mani ai fianchi e girandomi verso di se' "Dove pensi di andare?"

-"Da mia madre. Le avevo detto..."

-"Non mi interessa quel che le hai detto." mi blocca lui, severo, prendendomi le mani nelle sue "Ma quello che le dirai quando entrerai in casa e ti vedrá ubriaca fradicia: scusa, mi hanno stuprata?! Avanti Callipso, non agire solo con l'alcol, mh? Adesso ti porto a casa mia e mi metto d'accordo con Carlos ed... Emma - giusto? - per bluffare e fare in modo che tua mamma non muoia di infarto."

Annuisco, senza aver capito tanto. Ma di lui mi fido.

Mi faccio riaccompagnare verso l'auto da Logan che riaccende l'auto.

-"Cos'è l'amore, Logan?" gli chiedo, di getto.

Lui spegne il motore.

-"Cosa intendi?" chiede, un po' spaesato dalla mia domanda.

-"Dimmi qualcosa che per te significa amore."

-"Non trovo una parola sola..." risponde, passandosi la mano tra i capelli scompigliati.

-"Allora dinne più di una."

-"Rispetto, complicità... Forse dolcezza...?" è in imbarazzo. Chi non lo sarebbe? "E per te?" chiede.

-"E se ti dicessi che per me l'amore stai diventando tu?"

Lui si blocca. Il tempo scorre lentamente, lui che supera il cruscotto dell'auto e si mette a cavalcioni su di me, abbassa il mio sedile al massimo e si piega su di me.

-"Callipso, mi stai facendo impazzire." ammette, con gli occhi che brillano "Ma è la pazzia che vorrei avere per sempre... Non capirti, sforzarmi di farlo e non trovare la soluzione. Sei un dannato cubo di Rubik senza logaritmo, un quadro di metafisica, un segno fatto in matita che però non si riesce più a cancellare. Non hai senso, come non ne ho io quando sto con te. Perdo il controllo, divento un programma perfetto che però da errore. Voglio davvero capire cosa c'è in te che mi fa impazzire, che mi costringe a fare cose che mi ero ripromesso di non provare, di non eseguire. Cazzo Callipso, mi stai trascinando in un oblio in cui non volevo finire. Eppure sono contento di esserne trascinato, a patto di esserlo con te."

Ed in quel momento tutta la mia ebrezza svanisce, sento il cuore battere come non mai, all'unisono del suo. Assieme siamo qualcosa che non da un risultato sensato, ma fino a quando gli addendi siamo noi, tutto andrá per il verso giusto.

Sorrido e lui ricambia, mostrando le fossette scavate.

Si china su di me e mi bacia, assaporando ogni centimetro delle mie labbra, assaggiando a piccoli tratti anche la mia lingua. Gli porto le mani ai capelli ed inizio ad arrotolarli e stringerli tra le dita. È tutto un insieme di dolcezza, morbidezza e delicatezza.

È perfetto.

Dopo un tempo che è parso un'eternitá piacevole, si stacca da me con le labbra più rosee e gonfie. Mi guarda, ed io ho ancora bisogno di lui. Questa volta sono quindi io che mi alzo di poco fino a premere ancora le labbra sulle sue. Non voglio che finisca tutto questo, è lui quello di cui ho bisogno. Gli mordicchio lentamente il labbro inferiore e lo sento espirare più intensamente dal naso: devo aver risvegliato un mostro. A quel punto il bacio si fa più approfondito, veloce e meno casto. Ma dopo poco lui si stacca, affannato, come essersi risvegliato da un sogno.

-"Non sono ancora del tutto sicura di amarti completamente." dico, senza alcun filtro cuore-bocca.

-"Io invece penso di sì." dice "Anche se non volevo innamorarmi. Ci conosciamo da così poco, sono successe così tante cose... Aspetterò i tuoi tempi, te lo giuro." dice, sorridendo, e a quel punto so che andrà tutto bene.

--CAN U SMILE JUST A SECOND?🌸

Awww che cariniiii 😍😍 La Calligan mi sta piacendo molto: voglio dire, sono dolci... Ma anche no. Penso di aver descritto sufficentemente bene (?) il loro bacio ed i loro feelings. Cosa dite? Non vi è chiaro qualcosa? Preferite scene meno sdolcinate? Voglio i papiri! ♡

ChocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora