15 ; Logan

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-"E allora siamo d'accordo?" chiede Kendall, guardandoci negli occhi uno ad uno.

Quello stupido professore hippie ha appena finito di parlare e ho ancora i nervi a fior di pelle: per colpa sua ho dovuto incontrare la ragazza della mia vita per poi vederla volare via come foglie al vento.

'Non sei il mio tipo.'

Aveva detto. Chi è il suo tipo, se non un ragazzo comprensivo e dolce? Cazzo, tutto questo tempo a controllare me ed il mio modo di essere per poi essere respinto per il troppo tatto. Le donne non hanno senso.

Ma basta pensare a lei: mi guardava prima, ma non vuol dire niente. Non le vado bene.

Annuisco convinto verso Kendall. È ora di trovarsi qualcosa su cui svagarsi oltre ai cazzo di libri. Ed una band è quello che ci vuole.

-"Saremmo accompagnati solo da Dustin con la chitarra?" chiede Carlos.

-"No." risponde il diretto interessato "Conosco un altro paio di ragazzi che sanno suonare tastiera e batteria. Forse ne recupero un altro per gli effetti al computer. Sarà una bomba." Dustin è giustamente esagitato.

Sorrido, più o meno convinto: vedo tutto spento senza di lei.

Ma che cazzo: se divento il cantante di una band, potrei avere anche tutto l'istituto ai miei piedi.

È il mio turno di andare dallo psicologo. Sono nella fila a sinistra di quella di Callipso ma lei - forse volontariamente - non mi degna di uno sguardo. Stringo la mascella ed entro nello stanzino.

-"Buongiorno." mi saluta la donna dagli occhiali che le danno un non so che di ridicolo ma particolarmente colto "Il suo nome"

-"Logan Philip Henderson." mi annuncio "Vorrei dirle una cosa."

-"Prego." sorride mostrando dei bruttissimi denti: fuma, è evidente.

-"Ho già deciso di cimentarmi nel canto con altri miei amici. Quindi vorrei sfruttare questo tempo che rimane per parlarle di una questione che non riesco a risolvere."

-"Mi dica, sono qui per questo."

-"C'è una ragazza... Molto speciale per me. L'ho aiutata quando aveva bisogno per questioni di cuore, ho fatto sì che non acellerassimo inutilmente i tempi. Ci sono stati tre baci, uno più bello dell'altro nel corso del venerdì. Il weekend non si è fatta sentire e questa mattina sono andato a chiederle il perchè di questa lontananza, forza volontaria e forse no..." sospiro "Ha detto che non sono il suo tipo."

-"Non esiste l'anima gemella, signor Henderson. Deve rendersene conto. Per questo se una persona pensa di provare un sentimento così forte come l'amore per un'altra deve imparare ad amare i pregi di questa persona ma principalmente i suoi difetti."

-"Dovrei quindi cambiare per lei?"

C'è un momento di silenzio. Dall'altra stanza provengono urla non chiare, dev'essere successo qualche casino. La psicologa guarda il muro alle mie spalle come per capire cosa potesse succedere.

-"No signor Henderson. Una persona non può cambiare, nè per se' nè per gli altri. Deve essere sempre se stesso, senza aver paura di poter essere giudicato e - suonerà strano ed illogico - ma senza paura delle conseguenze di questo essere il proprio se'."

-"Grazie."

-"La segno come musica, quindi?"

Annuisco ed esco dallo stanzino. Vedo Callipso sfrecciarmi davanti nel corridoio - è appena uscita dal suo psicologo e se ne sta andando dalla scuola.

Che cos'aveva da urlare?!

Le stava facendo del male?!

Senza pensarci due volte mi fiondo nell'aula di quel brutto tipo occhialuto e pelato.

-"Brutto pezzo di merda, che le hai fatto?" sbraito, prendendolo per il bavero della camicia e sbattendolo contro il muro, alzandolo da terra.

-"I-io... Ni-niente!" balbetta.

-"A parole tue, stronzo."

-"È ch-che... si è agitata per un sac-sacco di cose, odia il mio la-lavoro e... E ha co-cominciato ad urlarmi un sac-sacco di cose del suo pas-passato!"

Il suo passato. Quello tormentato di cui non vuole parlare. Merda.

Metto giù il poveretto e gli do una pacca sulla spalla.

-"Grazie. Stavo provando per recitazione." gli sfodero il sorriso più carino che possa uscirmi e mi fiondo fuori da quella classe.

Si è messa ad urlare i suoi problemi con uno sconosciuto?! E con me no. Serro mascella.

Forse perchè non voleva addossarti troppe cose, come tu non le hai raccontato del tuo di passato.

La mia vocina interiore ha ragione: ed io odio darle ragione.

La campanella suona ed esco dalla scuola, recupero la mia auto e mi dirigo verso casa mia in religioso silenzio, ragionando sul discorso fatto con la psicologa.

Ha ragione: nessuno cambia. Io non sono cambiato. Sono sempre lo stesso fottutissimo ragazzo che ha violentato Ameliè e l'ha portata al suicidio.

Sono ancora quel ragazzo violento che vive di istinti. Non sono questo cazzo di secchione tutto videogiochi e gentilezza.

No, non abuserò di nessuna ragazza. Voglio solo lei. Non le farò nulla che lei non mi pregherà di fare. Il fatto è che sarò io a portarla ad implorarmi di fare le cose più sporche ed assurde che esistano.

Sorrido: sì, questo sono io. Un ragazzo violento con l'irrefrenabile istinto di volere qualcosa... e poi ottenerlo. Io voglio Callipso Sarah Uber e l'avrò. Sarò me stesso: lei mi vorrá ed io la trascinerò con me nella mia vita incasinata, portantomi dietro anche il suo di passato.

E chi lo sa: come la somma di due numeri dispari da un numero pari, magari anche due vite incasinate, unite, possono diventare qualcosa di buono.

Sono stato infatti bene mentre prendevo a parole quel povero psicologo: sono stato libero di sfogare la mia tensione ed iperprotettività per quel cupcake biondo.

Sono stato bene anche quando ho picchiato Andrea perchè stava per portarmi via il dolcetto che voglio solo io.

Dio, Callipso. Ti avrò.

--CAN U SMILE JUST A SECOND?🌸

Ed ecco che anche Logan rivela qualche parte di se'! Cosa accadrà ora? Lui pare proprio determinato ad avere Callipso. Ma lei? Entrerá in tentazione? Si lascerà trasportare da lui o rimarrà ferma nelle sue condizioni di preservarlo da se stessa? E se venissero a sapere uno del passato dell'altra? E/o viceversa? Cambierà qualcosa? See u soon 💕😏

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