L'ho fatto. Le ho detto tutto di me, del mio passato. Cazzo, ho confidato tutto all'unica persona che non meritava di sapere, di stare con me.
Ma io ho bisogno di lei, più di qualsiasi cosa. E se c'è una cosa che ho imparato a mie spese è che bisogna sempre pensare alle conseguenze.
Se non le avessi detto la verità e l'avesse scoperta da sola - o ancora peggio l'avesse saputa da altri - sarebbe scappata.
Ma lei è il mio respiro, non posso permettermi di perderla.
Ed ora la sto baciando, ancora. Non voglio che smetta, sono persa di lei. Ha detto che mi ama, cazzo. L'ha detto sul serio.
Un cellulare suona. Sono costretto a staccarmi.
La guardo: le guance arrossate, le labbra gonfie, il fiato corto, i capelli un po' arruffati. Non oso pensare i miei dato che lei ci ha affondato le dita per quasi tutta la durata del bacio.
Le sorrido e lei ricambia, per poi cambiare completamente la situazione e rotolare fino a mettersi sopra di me.
-"Cosa pensi di fare, ragazzina? Qui comando io." intimo, sorridendo e girando ancora.
-"Mi scusi padrone, ma dovrebbe lasciarmi le redini!" scherza lei, ridacchiando.
Rotoliamo un altro paio di volte e poi mi arrendo, lasciando lei seduta sui miei fianchi con le mani sulle mie spalle.
Cazzo, non ora. Non ora...
Troppo tardi. Alzabandiera avvenuto.
Fai finta di niente, magari non si accorge. Magari non...
-"Oh, ora capisco perchè volevi stare sopra." ridacchia, mettendosi la mano davanti imbarazzata.
Ruoto la situazione e mi rimetto sopra di lei.
-"Perchè, non ti piace?" sorrido storto. So che le piace quando faccio così.
Avvicino il mio bacino al suo, lentamente. Una, due volte. Le guance le si tingono mano a mano sempre di più.
-"Emh, Logan..." cerca di fermarmi, ma ha la voce roca: le piace.
Mi chino su di lei e le bacio il collo, leccando di tanto in tanto. Sento la sua pelle candida bramare ogni mio tocco. Nessun altro corpo reagisce al mio come fa il suo.
Arrivo fino alla sua clavicola sinistra, dove passo il bordo dei miei incisivi sulla pelle prima dell'osso.
Involontariamente, lei inarca la schiena e finisce col far scontrare in nostri bacini.
Un gemito strozzato lascia le nostre labbra: il suo più contenuto, il mio più grutturale.
-"Logan..." mi chiama. Io con i baci risalgo fino alla mascella.
-"Dimmi piccola." soffio sulla sua pelle.
-"Cosa mi stai facendo?"
-"La domanda corretta, però, è cosa stai facendo tu a me." la correggo "Mi ero ripromesso di non amare nessuna ragazza per paura di poterla vedere suicidata. Eppure sei arrivata tu e hai mandato il mio cervello a puttane."
Lei ridacchia.
-"Cosa vuoi farmi, allora?" chiede con voce roca. Dio, quanto mi piace farla sentire così.
-"Quello che sarai tu a chiedermi di fare. Non ho intenzione di violarti." confesso, leccandole il lobo.
-"Toccami." mi dice. Ed io rimango spiazzato.
Mi allontano da lei e la guardo in viso.
-"Cos'hai detto?" chiedo.
-"Toccami, Logan Philip Henderson."
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Choco
FanfictionLa vita di Callipso è un continuo disastro: i voti che peggiorano, la sorella che fugge da casa, il fidanzato ipergeloso che la tradisce con la peggior ragazza possibile ed una vita sociale che si limita a libri ed internet. Senza parlare degli inut...