Apro gli occhi lentamente, accorgendomi che la luce proveniente dall'esterno sta già iniziando ad attenuarsi: sarà pomeriggio.
Sento delle dita sulla fronte: Logan probabilmente mi stava coccolando i capelli.
Mi tiro su a sedere lentamente e mi accorgo di avere il tipico gusto acre del pianto in bocca.
-"Mmh..." mugugna Logan per poi stropicciarsi gli occhi "Ben svegliata..." mi accoglie sorridendomi.
-"Anche a te." rispondo, sbadigliando.
-"Dormito bene?" mi chiede mentre si riavvia il ciuffo castano con la mano destra. Io in tutta risposta annuisco.
-"Dov'è il bagno?" chiedo, bisognosa di rinfrescarmi il viso e togliermi il trucco colato.
-"Vieni, ti accompagno." Logan si mette in piedi e si volta verso di me: mi prende per le mani e mi tira in posizione eretta, stringendo la parte in eccesso delle maniche della sua felpa bordeaux che ora indosso io "Ti sta bene" commenta, sorridendomi e lasciando una mano per poi trascinarmi dolcemente verso un ampio corridoio.
-"Grazie." lo ringrazio io, in generale, per tutto quello che ha fatto oggi per me.
La prima porta a sinistra è il bagno. Logan me la apre e mi fa cenno di entrare. Io obbedisco, mi chiudo la porta le spalle e mi appoggio al lavandino, guardandomi allo specchio. Sospiro, con uno strano senso di leggerezza e pesantezza assieme.
Mi sciacquo velocemente la faccia dal trucco e sale delle lacrime ed esco dal bagno, trovando Logan appoggiato con le spalle al muro che mi guarda.
È davvero bellissimo: i capelli scuri scompigliati, gli occhi caramello non più coperti dalle lenti degli occhiali, la maglietta grigia larga che gli cade sulle spalle valorizzando le braccia muscolose. Mi sorride ed io arrossisco: dev'essersi accorto che lo stavo osservando.
Si stacca dal muro opposto ed io mi volto per chiudere la porta. Quando mi giro nuovamente, trovo il castano guardarmi negli occhi e divento piccola piccola.
-"Che succede?" mi chiede.
-"N-niente..."
-"No, non è vero. Hai paura di me?"
Faccio di 'no' con la testa. Lui appoggia i palmi delle mani sulla porta, ai lati della mia testa ed io sbatto la schiena sul legno bianco della porta.
-"Sicura?" mi chiede ancora.
-"S-sì." rispondo, deglutendo.
-"Sai una cosa?" chiede, avvicinando pericolosamente il viso al mio "Mi hai sempre attirata." soffia "Da quando sono arrivato a scuola. Prima eri la più intelligente dell'istituto, cosa che in America ero io. Poi d'un tratto sei diventata la più popolare. Ed io non capivo come potessi essere al contempo ciò che ero e ciò che voglio. E quando ti sei imbattuta in me, ho visto finalmente un briciolo di insicurezza che avrei voluto per me. Esclusivamente. Per sempre." si avvicina ancora.
-"Cosa... Cosa intendi?" chiedo ammaliata dalle sue parole.
-"Che non era fastidio ciò che provavo. Era gelosia. Non per quello che sei, ma per quello che rappresenti. Da quel momento ti ho voluta tutta per me. Per quello oggi mi sono arrabbiato dopo che mi hai detto di essere fidanzata. Ma non hai idea..." si avvicina al mio orecchio sinistro con le labbra "...della mia felicitá" inzia a sussurrare coccolando il mio orecchio con le vibrazioni della sua voce "nel vederti arrabbiata, irata con quel ragazzo che non ti merita. Ho sentito di poterti avere mia... Solo ed esclusivamente mia."
-"Q-quindi?" balbetto. Non voglio che finisca.
Quella voce... parla ancora.
-"Penso che mi sto perdutamente, follemente ed irrimediabilmente innamorando di te."
Logan avvicina la bocca all'angolo della mia mandibola e inizia a muovere le labbra piene coccolandomi quel lembo di pelle. Brividi mi percorrono il corpo e un sospiro mi lascia la gola. Sento il ragazzo sorridere contro la mia pelle.
Scorre le labbra con un movimento lento ed estenuante fino al mio mento, per poi risalire fino alla bocca a guardarmi negli occhi.
-"Cosa desideri, Callipso Sarah?" chiede con gli occhi di un color caramello liquido "Io voglio te." afferrma, e avvicina le labbra. Le posa delicatamente sul mio labbro superiore e lo sfiora.
Prima di poter approfondire il bacio, però, suona il campanello di casa e Logan si stacca velocemente facendo cadere le braccia lungo i suoi fianchi.
Si allontana verso l'ingresso senza dire una parola mentre io riprendo a respirare senza essermi accorta che stavo trattenendo il respiro. Mi porto le dita della mano destra al labbro superiore, toccando delicatamente il punto in cui Logan mi stava per baciare. Sorrido senza un motivo.
Mi sto innamorando di lui?
-"Mummy!" sento esclamare felice Logan dal salotto, in inglese. Sua madre è qui?!
Mi incammino fino a giungere dietro una colonna, tanto per ascoltare senza interrompere i loro discorsi.
-"Benvenuta... Come va?" chiede lui.
-"Bene, grazie. Ma tu non dovevi essere a scuola?" chiede la signora Henderson, la voce alta ma non troppo, molto dolce ma con un accenno di severità.
-"Uh... Beh. Sì. Ma c'è stato un problema con una ragazza." dice lui. Probabilmente starà arrossendo.
-"La tua fidanzata?" chiede la donna.
Io, come spinta da una forza invisibile, esco dalla colonna che mi copriva e in due millisecondi mi ritrovo gli occhi castani della madre di Logan e quelli caramello - in panico - di lui.
-"S-salve." saluto io, in italiano e non so perchè. Probabilmente dovrei parlare in inglese.
-"Ciao!" mi saluta la signora.
Okay, sa l'italiano.
Sorrido, molto meno a disagio.
-"Piacere, Callipso." mi avvicino alla bella signora alta e le porgo la mano che lei stringe delicatamente.
-"Piacere, io sono Pamela, la madre di Logan." sorride la donna dai capelli mossi lunghi fino alle spalle e castani "Complimenti Logan, proprio una bella ragazza ti sei scelto!" sorride orgogliosa la donna.
Io divento di una tonalitá molto simile al fucsia e lui altrettanto.
-"G-grazie mamma. Puoi scusarci un attimo?" chiede lui e senza attendere una risposta, mi prende per il polso e mi trascina nel corridoio di prima tanto da non essere osservati.
-"Ma...?!" esclamo, in panico.
-"Shh! Ci sente!" mi rimprovera lui, guardandosi attorno "Ascolta, scusa. È che mia mamma non voleva lasciarmi vivere da solo qui. Quindi mi sono inventato la balla che sono fidanzato... Non pensavo arrivasse oggi a visitarmi. Dio, che casino." si passa una mano tra i capelli, agitato.
-"Nessun problema." lo rassicuro io, sorridendo "Faremo finta di stare assieme." gli prendo la mano e lui mi sorride. Saranno dei momenti molto lunghi.
--CAN U SMILE JUST A SECOND?🌸
Ed entra in scena anche la signora Pamela Ann Wright-Henderson! 😆 Cosa ci farà qui? In che modo contribuirà alla storia?
Cosa pensate di questo momento dolce della Calligan? Vi piacciono?
Preparatevi: molti colpi di scena stanno per arrivare! 💕🌸
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Choco
FanfictionLa vita di Callipso è un continuo disastro: i voti che peggiorano, la sorella che fugge da casa, il fidanzato ipergeloso che la tradisce con la peggior ragazza possibile ed una vita sociale che si limita a libri ed internet. Senza parlare degli inut...