22 ; Callipso

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Sempre tutte a me. Sempre e costantemente tutte le cose orribili capitano a me.

-"Andiamo." mi incita Logan, prendendomi per il polso ed alzandomi.

-"Andiamo dove, cazzo?!" strepito, piangente e mettendomi le mani nei capelli.

-"Dai cazzo! Da tua sorella."

-"Vaffanculo." sussurro, a denti stretti.

-"Scusami?! Vaffanculo? Ma sei scema?!" lui mi molla ed inizia ad urlare "Arrangiati cazzo, allora. Ti lascio qua?! Smettila di fare la fottutissima bambina piccola e viziata e sali su quella cazzo di moto. Tutto quello che ho fatto per te e mi mandi pure a quel paese. Vaffanculo dovrei dirlo io!"

-"Scusa." sono nergosa ed agitata. Devo imparare a starmene zitta.

Lui sale sulla moto ed io dietro di lui. Sono incerta sul fato di tenermi a lui oppure no.

-"Attaccati." risolve la questione lui, mentre indossa gli occhiali da sole. Gli cingo i fianchi con le braccia e con le mani sfioro accidentalmente il cavallo dei suoi pantaloni.

Porco cane.

Lui tossicchia imbarazzato e partiamo. Almeno adesso è un po' meno arrabbiato con me.

In poco tempo arriviamo all'ospedale ed io inizio a piangere.

È colpa mia.

Continuo a ripetermi.

Logan mi slaccia il casco e mi metto le mani davanti al viso mentre singhiozzo.

-"Ehi..." mi richiama lui "Guardami."

Io scuoto la testa.

-"Perchè, Logan? È tutta colpa mia!"

-"Ehi, dai." mi toglie delicatamente le mani dal viso e mi guarda negli occhi "Non è colpa tua."

-"Sì, invece." ribatto "Io sapevo dov'era nascosta, ma non l'ho mai detto a nessuno."

-"E perchè?"

-"Perchè lei mi aveva chiesto di non farlo."

-"Ascolta..." inizia lui, prendendomi per i fianchi "Andrá tutto bene. Tu hai semplicemente seguito ciò che lei ti aveva chiesto, e tu non potevi far meglio: se tradisci la fiducia di una persona shockata - come poteva essere tua sorella per essere scappata di casa - poteva far di peggio, mi hai capito?" annuisco. Forse ha ragione "Ed ora fammi un bel sorriso."

Io obbedisco, asciugandomi le guance con il dorso della mano.

-"Andrá tutto bene." mi dice, prima di chinarsi su di me e lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.

***

-"La signorina Ubert è in coma." ci informa il medico. Mamma e papà sono abbracciati, tristi ma non piangono "Dopo il suo tentato suicidio buttandosi dal terzo piano di una palazzina nel centro ha riscontrato gravi lesioni alla colonna vertebrale. Molto gravi." precisa "Siamo riusciti a portarla qui in tempo e, per il momento, l'abbiamo indotta ad un coma farmacologico."

-"Cioè?" chiedo io.

-"Sono le macchine a cui è attaccata che la tengono in vita. Senza di quelle, morirebbe." mi spiega semplicemente il dottore "Se entro un paio di settimane il danno alla spina dorsale almeno in parte non si rimargina, ci sono poche probabilità che si risvegli."

***

Sono seduta in braccio a Logan, su una sedia della sala d'aspetto. Sto giocando a Color Switch, un gioco con cui sono in fissa ed almeno mi aiuta a non pensare alla situazione merdosa in cui sono.

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